3 articoli su Pensioni

Da Libero del 08/03/2025 di Ignazio Stagno

ARRIVA IL BONUS MARONI: ECCO COME FARE PER RICEVERLO – Più soldi in busta a chi rinvia la pensione… Chi aderisce può chiedere che i contributi a suo carico, pari al 9,19% dello stipendio, vengano versati sul conto. ⇒ Libero_8.3.25_pag_13

Da Milano Finanza del 08/03/2025 di Paola Valentini

PENSIONE, OBIETTIVO 100%… Così avrete il 100% dello stipendio. ⇒ MilanoFinanza_8.3.25_pag_1-32

Da Milano Finanza del 08/03/2025 di Carlo Giuro

IL GAP DELLE PENSIONI… Gli assegni pubblici degli uomini sono il 35% più ricchi delle donne. E solo un terzo delle lavoratrici ha la previdenza integrativa. ⇒ MilanoFinanza_8.3.25_pag_42

Terzo Settore, ok UE al nuovo fisco

Da Sole24Ore del 9/03/2025 pagina 16

Il ministero del Lavoro annuncia la lettera di Bruxelles che conferma la compatibilità della riforma con le regole degli aiuti di Stato. Dal 1° gennaio 2026 la defiscalizzazione degli utili per gli Ets e il regime di esenzione per le imprese sociali… ⇒ Sole24Ore_9.3.25_pag_16

Le novità 2025 sulle pensioni: quali sono i requisiti per lasciare il lavoro?

Quando si parla di pensione è facile che sorgano dubbi riguardo le prestazioni, l’importo e le modalità di accesso.
In uno scenario in cui le nuove politiche previdenziali stanno via via ridefinendo l’orizzonte delle pensioni future, sono tanti i timori e le preoccupazioni che affliggono i lavoratori prossimi al pensionamento.

Le stime e gli impatti sul futuro delle pensioni.

Le ultime previsioni Istat sul futuro demografico dell’Italia, diffuse a luglio 2024, evidenziano un crescente squilibrio tra nuove e vecchie generazioni. Nel 2023, infatti, il rapporto tra lavoratori attivi (15-64 anni) e non lavoratori (0-14 e 65+ anni) è di circa 3 a 2, ma entro il 2050 si prevede che questo rapporto si ridurrà a circa 1 a 1. Uno scenario preoccupante dal punto di vista previdenziale: con un numero sempre maggiore di pensionati rispetto ai lavoratori attivi, il sistema pensionistico rischia di trovarsi sotto pressione.

PENSIONI 2025_Le novità 2025 sulle pensioni

 

Enpam, approvate all’unanimità ultime modifiche allo Statuto prima del voto 2025-2029

Roma, 3 mar. – L’Assemblea nazionale di Enpam, con 167 sì, ha approvato all’unanimità dei votanti le ultime modifiche tecniche allo Statuto, che consentiranno di avviare a breve le elezioni per il rinnovo degli organi dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. Entro l’estate è infatti prevista l’elezione della nuova Assemblea nazionale, delle consulte e del nuovo Consiglio di amministrazione, al termine dell’attuale mandato 2020-2025. Le ultime modifiche approvate riguardano la possibilità di tenere assemblee a distanza e una norma transitoria e finale sul conteggio della durata delle cariche espletate.
L’impianto del nuovo Statuto, già approvato dall’Assemblea a fine 2023, prevede una serie di novità sulla composizione degli organi, con l’aumento della componente assembleare eletta direttamente dai contribuenti, il rafforzamento della presenza femminile e una modifica ai requisiti di professionalità per facilitare l’elezione di giovani nel Cda.

Cambierà anche la durata massima dei mandati, che viene accorciata da cinque a quattro anni, in sincronia con quelli della Fnomceo, mentre si potrà essere eletti tre volte e non più due volte. I prossimi rappresentanti saranno dunque in carica dal 2025 al 2029.
L’iter elettorale, che coinvolgerà circa mezzo milione di medici e dentisti attivi e pensionati, sarà avviato appena i ministeri vigilanti avranno dato il via libera alle ultime modifiche approvate.
(Red)

Link della pubblicazione:

https://direnl.dire.it/odm/anno/2025/marzo/03/?news=N01

Pensioni, tutte le novità sulla perequazione

Sentenza della Consulta 19/2025 sulla perequazione delle pensioni: fuori dalla realtà e dalla Costituzione vigente? L’intervento di Michele Poerio e Stefano Biasioli
La sentenza della Consulta 19/2025 ha “promosso” le misure di “raffreddamento” della rivalutazione automatica delle pensioni, di cui alla legge di bilancio 197/2022 per il 2023, perché non avrebbero leso i principi di ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza posti a garanzia dei trattamenti pensionistici, come da artt. 1, 3, 4, 23, 36, 38 Costituzione.
Vediamo se i Giudici della Corte sono entrati nella materia e hanno ragionato secondo logica e giustizia…

continua a leggere ⇒ StartMag_17.2.25_Pensioni-tutte le novita sulla perequazione

SENTENZA 19/2025 del 14/02/2025. PEREQUAZIONE delle PENSIONI

Ieri è stata diffusa la sentenza della C. Cost. relativa ai ricorsi contro i tagli alla rivalutazione delle nostre pensioni.

Nonostante le ripetute fake news, dopo 15 gg di meditazione, la Corte Costituzionale “se ne è lavata le mani” accettando integralmente le posizioni dell’INPS e dell’avvocatura dello Stato.

 In sintesi la posizione dei SOLONI di Palazzo dei Marescialli è questa: “tocca ai pensionati INPS over 4 volte il minimo INPS salvaguardare i conti dello Stato e quelli dell’INPS stesso…. I denari di costoro sono stati correttamente adoperati per fini assistenziali….. solo la tutela delle pensioni inferiori a 4 volte il minimo INPS è doverosa….tutte le altre possono essere taglieggiate dal governo di turno….L’effetto cumulativo dei tagli alle rivalutazioni è modesto….Voi “pensionati ricchi” avete avuto un TFR/TFS più alto (??!!)…e avete delle pensioni più alte, che Vi proteggono dall’inflazione….State buoni e non protestate…..Un futuro governo potrà modificare le regole e darVi una rivalutazione piena…”.

Già, CORNUTI e MAZZIATI, NOI PENSIONATI INPS, NOI PENSIONATI della DIRIGENZA PUBBLICA e PRIVATA.

E, questa, sarebbe giustizia ? Mi fermo, per evitare denunce. Ma ricordo a TUTTI che non finisce qui e che troveremo il sistema per fermare queste decisioni ingiuste e irrazionali. Questi giudici non sanno fare di conto e non conoscono gli effetti cumulati dell’inflazione, ma parlano di tagli fino al 2032, ovviamente tutti a carico nostro!

Stefano Biasioli
Presidente APS
15/02/2025

CC pronuncia_19_2025 perequazione –  CC_CS perequazione 2025

ARTICOLI del  15.2.25 (che troverete completi, nella sezione “Documenti” di questo sito)

Corsera_15.2.25_pag_15;  Italia Oggi_15.2.25_pag_29; Messaggero_15.2.25_pag_1-9; Foglio_15.2.25_pag_3; Giornale_15.2.25_pag_11; Sole24Ore_15.2.25_pag_22; FattoQuotidiano_15.2.25_pag_1-10.

La Corte Costituzionale continua a prendere tempo…

Sono passati 9 giorni 9… dall’udienza che la C. Costituzionale ha dedicato ai ricorsi contro i tagli alla rivalutazione delle pensioni, senza che sia stato ancora formulato il parere finale.

È la prima volta (a quanto ne sappiamo) che la seduta del 29/01/25 non sia stata chiusa con l’emissione di un comunicato stampa, come è stato invece fatto con le questioni costituzionali dibattute dall’inizio di febbraio ad oggi.

Ci chiediamo se questo silenzio sia positivo o negativo; se la Corte voglia emettere una sentenza innovativa oppure se voglia nascondersi riconfermando la sostanza dei tagli 2023-2024-2025 fino al lontano 2032.

Un ulteriore commento:

È la stessa Corte che in 24 ore ha deciso sul “fine vita” confermando le scelte precedenti.

S.B.

SANITÀ – I medici di famiglia dipendenti pubblici? La svolta che divide

LA RIFORMA DEI MEDICI DI BASE DIVIDE. LA SPINTA PER IL SÌ DAI GOVERNATORI… Il ministero: «In fase di elaborazione». C’è anche un progetto di FI: senza snaturare l’inquadramento… di Margherita De Bac da ⇒ Corsera_4.2.25_pag_1-14_Medici di famiglia dipendenti pubblici

LA CATEGORIA CHE SI OPPONE, IL NODO DEI CONTRIBUTI. SCHILLACI: PRONTI AL DIALOGO… La migrazione dalla cassa privata all’Inps: contrario il sindacato… di Margherita De Bac da ⇒ Corsera_4.2.25_pag_15_La categoria che si oppone-pronti al dialogo

(si veda anche articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza del 3/02/25 pubblicato nella sezione “Documenti” di questo sito).

Commento:

“È dal 2003 che diciamo che i medici delle medicina generale debbono diventare dipendenti e dimostrare quello che fanno nell’orario contrattuale.
La pensione Enpam non può essere un problema: avranno una pensione mista Enpam + Inps.
Va modificata la organizzazione del SSN nel territorio.”
Ci hanno massacrato per questa idea nel 2000, finalmente ci danno ragione…

S.Biasioli

Corte Costituzionale – Taglio perequazione pensioni

A Tutti, il 29 gennaio scorso la Corte Costituzionale ha discusso i ricorsi per
incostituzionalità, conseguenti al rinvio delle Sezioni della Corte
dei Conti, Toscana e Campania, delle questioni relative
al taglio della perequazione dei trattamenti pensionistici degli anni
2023 e 2024, disposto nella legge di bilancio del 2023.

La sentenza non è ancora disponibile. Dobbiamo attenderne la
pubblicazione ed esaminarne il dispositivo. In linea teorica, se fosse
dichiarata l’incostituzionalità del blocco si dovrebbe
applicare per il 2024 la perequazione con le modalità del 2001, e
forse anche per il 2023.

Dobbiamo però essere prudenti. Qualora i ricorsi fossero accolti, si
dovrebbero attendere anche le decisioni del Governo. Rammento che dopo
la sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015
relativa alla incostituzionalità del blocco della perequazione per gli
anni 2011 e 2012, l’allora  Governo (Presidente Renzi, Ministro del
Lavoro Poletti), invece, di applicare come
avrebbe dovuto il criterio del 2001, emanò un decreto retroattivo che
ristorò molto parzialmente e non per tutti il blocco della
perequazione degli anni 2011 e 2012.
L’intervento impose la retroattività di una legge, così violando il
principio sancito dall’art. 11 del Codice Civile “la legge non dispone
che per l’avvenire: essa non ha effetto retroattivo”.
La Corte Costituzionale poi con la sentenza del 24/10/2017 ne sancì la
costituzionalità.

In fiduciosa attesa della sentenza, Vi saluto molto cordialmente.

Michele Poerio (Segretario Generale CONFEDIR)
Stefano Biasioli (Presidente APS-Leonida)