PNRR e pandemia, Draghi: da “drago” a “lucertola”

Da Redazione:  

Ci scrive il Dottor Stefano Biasioli, endocrinologo e nefrologo, per condividere le sue riflessioni sul PNRR e la gestione della pandemia da parte del premier.

Povero Draghi. È arrivato a Palazzo Chigi per salvare il salvabile. Voluto da Mattarella, come Napolitano aveva voluto Monti. Ma il bocconiano era stato premiato (in anticipo) con un seggio di senatore a vita. Draghi, invece, non ha un posto stabile in parlamento, anche se non ha bisogno certo di prebende accessorie, rispetto a quanto finora maturato nei suoi stratosferici incarichi.

Monti ha portato l’Italia in recessione, obbedendo a regole (anzi “tegole”) euro-tedesche.

Draghi, finora, non ha fatto molto di più o di diverso da Monti.

La differenza sostanziale sta nel PNRR e nella massa di denari che arriva/arriverà in Italia, ma si tratta principalmente di denari a debito. Denari che dovranno essere restituiti, con interessi, e che riceveremo solo se saremo in grado di rispettare le “regole” imposteci dalla UE.

Su tutte, la bufala della rivoluzione verde che, in pochi mesi, ha fatto rincarare del 30 % (12,2 % in una settimana) le quotazioni dell’energia. Prezzo medio di acquisto= 224,16 euro ovvero 0,1352 euro/Kwh. Draghi non ha fatto nulla per controllare i costi dell’energia, per far partire un piano che portasse l’Italia all’autonomia energetica (gas, idrogeno, centrali idroelettriche, eolico, nucleare), tutti temi da cui s’è tenuto distante, per timore delle reazioni degli ambientalisti (quanti voti hanno?) e della sinistra più antiquata.

Draghi non ha voluto rendere obbligatorio il VACCINO ANTI-COVID, perché non ha saputo disfarsi di Speranza e C. E così, da adesso in poi, l’Italia avrà il problema del GREEN PASS e dei TAMPONI a go-go, imposti surrettiziamente ai 6 milioni di italiani no-vax.

Draghi non ha voluto liberarsi della Lamorgese, che accumula errori su errori in tema di immigrazione e di ordine pubblico. Le cronache degli ultimi 6 mesi sono piene di insuccessi della ministra in questione.

Draghi non è stato capace di affermare che vadano colpite tutte le violenze, qualunque sia la loro genesi politica. Si tratti di Forza nuova o dei famigerati Centri sociali o di coloro che occupano (a Roma e altrove) stabili pubblici e privati, senza pagare né il fio né le bollette.

Draghi è stato imposto dalla UE, esattamente come Monti. Dopo mesi di “tranquillità”, ora si trova a dover affrontare la rabbia crescente della gente: inflazione, tariffe in ascesa, poca libertà di movimento, ideologie di riporto, no-vax e si-vax. E che dire del problemino pensionistico?

Ci fermiamo qui… Meditate, gente, meditate.

Link dell’articolo pubblicato su “La Voce dei Medici”

Il green pass e la Sanità europea che non c’è

Lettera da Bruxelles

di Nicolò Rinaldi

Nella nostra Lettera del 28 aprile scorso si scrisse del certificato verde e si passò in rassegna i settori che durante la pandemia l’Europa ha affrontato con azioni comuni e quelli dove invece è andata in ordine sparso. L’adozione del Certificato Verde appartiene alla prima categoria in quanto strumento comune e da tutti riconosciuto, ma alla seconda in quanto a modo d’uso. All’indomani di una generalizzata applicazione in Italia, occorre rilevare che il famigerato e divisivo “green pass” viene maneggiato in modo molto diverso da ciascun paese. Indispensabile per lavorare e studiare in Italia, richiesto solo per viaggiare all’estero e per affollati eventi in altri paesi, e ogni genere di via di mezzo in altri. Basta un colpo d’occhio a una tabella comparativa sulle attività per le quali è richiesto in Italia e altrove, per capire che il certificato verde è molto poco “comune” e ha un significato assai diverso nei ventisette paesi dell’Ue.

Il risultato è che quella “Europa della Sanità”, invocata da oltre un anno, non c’è. Ed è difficile plasmarla tanto più distanti sono le scelte di fondo praticate dai paesi europei rispetto all’attuale fase della pandemia.

…. continua a leggere su ilCommentoPolitico.net

L’Inps in un anno brucia altri 15 miliardi

Il patrimonio torna in rosso

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, presieduto da Guglielmo Loy, ha approvato in via definitiva la nota di assestamento al bilancio preventivo per l’esercizio 2021 che si chiude con15,4 miliardi di disavanzo economico d’esercizio, a fronte di entrate contributive per 230,8 miliardi di entrate contributive, 363,4 miliardi di prestazioni istituzionali.

In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 241,3 miliardi. Al 31 dicembre 2021 previsti anche 904 milioni di disavanzo patrimoniale, mentre la situazione patrimoniale netta al 31 dicembre dello scorso anno risultava positiva per 14,5 miliardi. Il Comitato di vigilanza auspica la ripresa del tavolo di confronto tra ministeri e Inps per «contenere i riflessi negativi della nuova disciplina relativa alle prestazioni Covid 19 che aggrava il saldo negativo e riduce la consistenza patrimoniale dell’Istituto».

… ⇒ Libero_14.10.21_pag_21

La rivoluzione verde a chi giova?

Non siamo esperti del settore, perché – di professione – facciamo tutt’altro. Ma, vecchietti come siamo e per l’esperienza acquisita, nei decenni, in ambito romano, ci siamo sempre chiesti CHI FORAGGI QUESTO INCUBO MONDIALE: la cosiddetta rivoluzione verde.

In nome di questa fantomatica rivoluzione abbiamo visto ricoprirsi i campi e i tetti di pannelli solari: prodotti in Cina e dintorni, utilizzando il carbone.

Abbiamo visto fastidiose, insistenti e assurde campagne per imporre l’acquisto e la diffusione di auto elettriche, costose e con poca autonomia (per chi, come Noi, macina circa 4500 chilometri al mese). Propaganda a go-go, come se – tra una decina di anni- non ci fosse il gigantesco problema di come smaltire le batterie in questione.

Continuano a circolare vetusti bus e tram a gasolio, con Amministratori comunali incapaci di acquistare mezzi di trasporto a GPL, in attesa di quelli a idrogeno.

Abbiamo visto e vediamo l’Italia circondata da decine di centrali nucleari, vietate in Italia, per motivi sconosciuti. E, così, Noi importiamo elettricità dall’estero, generata con il nucleare, pagandola cara. Perché?

… continua a leggere ⇒ LA RIVOLUZIONE VERDE A CHI GIOVA_13.10.2021     

… e pubblicazione su laVocedeiMedici.it

Con la scusa dei violenti in piazza…

Il Pd ha perso la testa: abolire la Meloni per legge

Provenzano, vicesegretario dem: Fdi è fuori dall’arco costituzionale. Mozione dei progressisti: eliminare i gruppi di estrema destra. Però se è la sinistra che dà le patenti, addio democrazia. Venerdì scatta il Green pass al lavoro, ma il governo studia un DpcmLeggi l’articolo completo di Alessandro Sallusti su Libero_12.10.21_pag_1

Il pasticciaccio brutto del catasto

Di Giuseppe Pennisi

FORMICHE.NET – ECONOMIA

Il disegno di legge delega prevede all’art. 7 modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e revisione del catasto fabbricati. Sacrosanta la mappatura. Attività che prenderà alcuni anni. Più complicato definire il valore patrimoniale dell’immobile. Ancora più complesso ricavare la “rendita attualizzata”.

formiche_8.10.21_pasticciaccio brutto del catasto_G. Pennisi

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