GEO-FINANZA Il disastro europeo (e italiano) in arrivo che ancora non vediamo

articolo di Giuseppe Pennisi su ilSussidiario.net

La lotta al Covid-19 non è un problema esclusivamente o principalmente di sanità pubblica, ma la terza guerra mondiale. E l’Ue la sta perdendo.

Dopo un anno e mezzo e tre milioni di morti credo sia chiaro al tutti: la lotta al Covid-19 non è un problema esclusivamente o principalmente di public health, di sanità pubblica, ma la terza guerra mondiale, iniziata (forse per errore) in Cina, coperta per un po’ dall’Organizzazione mondiale della sanità (di cui l’Italia è uno dei maggiori contribuenti tra apporto al bilancio ordinario e contributi “volontari”, anche se non conta nulla) ed estesasi in tutto il mondo. 

La guerra al Covid-19 sta cambiando non solo l’economia internazionale, ma anche la geopolitica dei prossimi decenni. Ci sono Paesi che hanno subito capito che si trattava di una guerra, a livello mondiale. Il primo è stato la Repubblica Popolare Cinese, dove tutto è iniziato: una chiusura ferrea, con metodi polizieschi, delle zone colpite con misure che solo una dittatura millenaria può permettersi. Taiwan, l’Australia e la Nuova Zelanda hanno bloccato le frontiere in autodifesa e adottato programmi severi di tracciamento. Qualcosa di simile ha caratterizzato le difese erette dalla Corea del Sud, che poteva basarsi anche sull’esperienza di una precedente pandemia di origine cinese. Africa e America Latina sono nel caos. Di India meglio non parlare. Poche notizie arrivano da Federazione Russa e da Asia centrale. … continua a leggere ⇒ sussidiario UE e terza guerra mondiale_3.5.21

Le guerre pacioccone contro la variante indiana

… il corsivo di Pennisi da formiche.net

Speranza ha firmato un’ordinanza con cui si bloccano voli dall’India e per l’India. Sempre possibili triangolazioni quali volare da New Delhi a Dubai e da lì a Roma o Milano, ma più complicato e costoso. L’ordinanza esenta dal divieto di giungere in Italia i congiunti di chi risiede nel Belpaese e chi viaggia per lavoro: in pratica si applica solo ai turisti indiani che vengono a vedere il Colosseo. Signori del ministero della Salute, la vogliamo correggere questa ordinanza?

Basta sfogliare, neanche leggere con cura, il New York International, Le Mondee Frankfurter Allgemeine Zeitungper avere una sensazione di quanto sia grave la variante indiana del Covid-19: pagine e pagine su ospedali al collasso, mancanza di ossigeno, corpi che vengono bruciati in strada per carenza di forni crematori o luoghi per sepoltura. Da inorridire e da pensare a nuovi lockdown di ciò che è stato appena riaperto. Contro un virus che si diffonde tanto rapidamente ed uccide tanto velocemente ci vuole quella che viene chiamata “la guerra totale”. Gli italiani, quindi, hanno accolto con gioia la notizia che il ministro della Salute Speranza aveva firmato, proprio mentre in Parlamento si votava una mozione di sfiducia contro di lui, un’ordinanza con cui si bloccavano voli dall’India e per l’India. Sempre possibili triangolazioni quali volare da New Delhi a Dubai e da lì a Roma o Milano ma più complicato e costoso.

Leggi l’articolo completo ⇒    Guerre pacioccone_30.4.21

LA DOCCIA FREDDA del DEBITO PUBBLICO sul RECOVERY PLAN

Articolo di Giuseppe Pennisi

su Formiche.net – Economia

La Recovery and Resilience Facility del Next Generation Eu non è né una graziosa concessione all’Italia né un atto di carità dato che il Belpaese è stato tanto severamente colpito dalla pandemia, ma uno strumento essenziale per fare reggere l’unione monetaria. Occorrerebbe, quindi, pensare a una misura strutturale. Ma l’Italia può suggerirlo unicamente se il Pnrr e la sua realizzazione vengono giudicati eccellenti dal resto dell’Ue. Il commento di Giuseppe Pennisi

Mentre in Parlamento e sulla stampa si gioiva per l’invio a Bruxelles del Programma nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’Istat ha assolto con puntualità al suo compito istituzionale di rammentarci quanto la Pubblica amministrazione italiana è indebitata.

continua ⇒ formiche il debito pubblico ed il recovery_29.4.21

Qui comincia l’avventura… del Pnrr. Cosa bisogna fare adesso

Di Giuseppe Pennisi, 28.04.2021 formiche.net

Una cabina di regia a Palazzo Chigi e composta da ministri dovrebbe approfondire e migliorare le riforme, e il ministero dell’Economia dovrebbe guidare le altre amministrazioni nell’effettuare le analisi micro-economiche di valore progettuale mancanti al fine di verificare che le risorse verranno impegnate con efficienza ed efficacia. L’analisi di Giuseppe Pennisi

Qui comincia l’avventura… Chi ricorda il Signor Bonaventura, il primo e più originale fumetto italiano che dal 1917 al 1978 ha raccontato ogni settimana su Il Corriere dei Piccoli una vicenda comico-satirica della borghesia italiana che, nell’arco di sessantun anni, cambiava? L’autore delle belle tavole era Sergio Tofano. Le avventure del Signor Bonaventura diventarono anche oggetto di pièces teatrali e di film, nonché anche di serie televisive.

Perché ricordarsene oggi? Al vostro chroniqueur il Signor Bonaventura e le sue avventure sono venute in mente mentre passeggiava a Montecitorio e a Palazzo Madama tra deputati e senatori visibilmente lieti che il “tormentone” – come si dice in gergo giornalistico – del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sia terminato. Invece, è proprio ora che comincia l’avventura. continua a leggere ⇒ formiche-Qui comincia l’avventura_28.4.21

Il coprifuoco, Androclo e il leone.

Il commento di Pennisi, 27.04.2021

Le forze politiche prendono posizione secondo i loro obiettivi elettorali specifici, così come nella commedia di George Bernard Shaw, Androclo e il leone, faceva l’Imperatore Vespasiano: convertitosi, da ben cinque anni al Cristianesimo, mandava i cristiani alle fiere al Circo Massimo perché i suoi sondaggisti gli avevano assicurato che per uno che, nell’arena, veniva divorato, cinquanta si convertivano alla religione venuta dalle province orientali dell’Impero. Il commento di Giuseppe Pennisi.

Il coprifuoco, sia alle 22 sia alle 23, evoca ai più tristi ricordi di guerra, bombardamenti, corse ai rifugi. Le reazioni delle forze politiche al coprifuoco richiamano una bella commedia di George Bernard Shaw, Androclo e il leone, di cui venne anche fatto un film di grande successo al botteghino, ma di scarsa qualità una sessantina di anni fa.

Andiamo con ordine. Ai fini della lotta alla pandemia che il coprifuoco sia alle 22 od alle 23 non credo faccia una grande differenza. La fa per i ristoranti e – non ne parla quasi nessuno – per gli spettacoli all’aperto, quali i festival musicali. La misura sembra una dichiarazione di impotenza: dato che le forze dell’ordine non riescono a frenare la movida (causata un po’ da atavica indisciplina italica, un po’ da ribellione nei confronti di restrizioni che in varia guisa si estendono dal marzo 2020, un po’ da pura insipienza), si spera che il coprifuoco serva a farlo.

continua ⇒ formiche il coprifuoco, androcolo ed il leone_27.4.21

The quality of mercy

da ilcommentopolitico.net

di Bagehot

The quality of mercy è il discorso di Porzia, travestita da avvocato, nel quarto atto de The Merchant of Venice. 

Viene generalmente riconosciuto come uno dei discorsi più belli in tutto il teatro di Shakespeare. Siamo certi che quando, alla fine di questa settimana, la Commissione europea riceverà il Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) darà ampia prova di the quality of mercy.Non solo per l’autorevolezza di chi lo firma – il Presidente del Consiglio Mario Draghi – ma anche perché Bruxelles sa della difficile situazione a Roma, dove si è lavorato in queste settimane per rendere accettabile un documento le cui versioni precedenti non lo erano affatto ma i cui autori siedono in Consiglio dei Ministri nell’ambito di una grande coalizione di emergenza nazionale….

continua a leggere ⇒ The quality of mercy_25.4.21