di Giuseppe Pennisi – IlSussidiario.net
Guardando alla possibilità che porti crescita, che faccia scendere il debito e abbia sufficiente copertura, la manovra non sembra poter funzionare.… continua a leggere sussidiario-vigilia della manovra
APS-LEONIDA – Pensionati Esasperati
SALVIAMO LE PENSIONI – VIA L'ASSISTENZA DALLA PREVIDENZA !
di Giuseppe Pennisi – IlSussidiario.net
Guardando alla possibilità che porti crescita, che faccia scendere il debito e abbia sufficiente copertura, la manovra non sembra poter funzionare.… continua a leggere sussidiario-vigilia della manovra
Ieri (mercoledì 9 ottobre 2019) i Colleghi Dr. Giorgio Spadaro e Dr. Stefano Biasioli hanno incontrato (su mandato del Consiglio Direttivo dell’APS-LEONIDA), a Mestre, il Prof. Vittorio Angiolini.
Il Professore ha brillantemente spiegato Loro i temi fondamentali del ricorso contro la legge 145/2018, specificandone le peculiarità e la tempistica. In particolare si è soffermato sulla mancata/parziale rivalutazione, sulla “continuità” dei tagli pensionistici e sulla Sua strategia legale.
Si è trattato di un incontro cordiale, che ha confermato la fiducia della nostra Associazione nei confronti del Prof. Angiolini, un luminare del diritto.
N.B.) La documentazione dei 394 ricorrenti è già stata inviata dalla Nostra Segreteria allo studio milanese del Prof. Angiolini, che ha già completato la stesura del ricorso stesso, includendo anche la quantificazione economica dei tagli fatti alle nostre pensioni.
da Libero del 05.10.19
Ben 3,3 milioni di lavoratori hanno lasciato la quota mensile della liquidazione (7% del salario) in un fondo dell’ente: 68 mld, in buona parte usati per tappare buchi e regalare sussidi.
… leggi tutto l’articolo Libero_04.10.19_pag_1-3
Libero 03.10.2019, pagina 5
Si evade al Sud ma i controlli si fanno al Nord
Libero 03.10.2019, pagina 3
Case, colf, medicine: è caccia a chi paga le tasse
Libero 03.10.2019, pagina 2
Articolo di Pietro Gonella e Stefano Biasioli (su Startmag.it del 2.10.19)Siamo abituati a ragionare solo coi i documenti governativi scritti e non sulla base delle dichiarazioni estemporanee dei Presidenti del Consiglio e dei vari Ministri in carica.Ciò è tanto più doversoso da quando in Italia abbiamo avuto Presidenti del Consiglio identici a Giano-bifronte. Pensateci : Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2…..Per non parlare dei ministri economici di turno. Tutta gente capace di sparare “fake news” quotidiane sia sulle alleanze politiche che sulle misure economiche.Per ora, sulla NADEF la pensiamo come l’economista Giuseppe Pennisi, nostro buon amico. Le proposte governative sono fantasiose e basate su presupposti falsamente populistici e certamente punitivi per la maggioranza degli italiani e per 5.300.000 pensionati INPS.Infatti:a) ipotizzare un aumento del PIL 2020 pari allo 0,6% è pura fantasia, perche’ la vera % di aumento del PIL sarà tra +0,2 a +0,4%; Lo dimostrano i conti della Agenzia di rating Fitch (global economic outlook);b) ipotizzare un recupero di 7 miliardi di euro dall’evasione fiscale è un pio desiderio (dati le somme recuperate a tale titolo nell’ultimo triennio);c) sostenere che l’IVA non aumenterà su nessun prodotto di consumo è una storiella sentita da mesi (quella che ha giustificato il voto di Renzi a questo governo giallo-rosso);d) ci sarà un aumento dei tickets sanitari . Roberto Speranza dixit e scrixit : (” pag.101 del NADEF). Riportiamo integralmente il testo:” La sostenibilità è la sfida che il SSN dovrà affrontare nei prossimi anni, ossia la capacità di assicurare il mantenimento del principio di universalità del sistema, nel rispetto dei LEA (livelli essenziali di assistenza) coniugando al tempo stesso equità, appropriatezza, qualità, ed efficienza delle cure, governo dell’innovazione , salvaguardando gli equilibri economico-finanziari”.Paroloni, sentiti da decenni….Paroloni che significano una cosa sola: LA TUTELA della SALUTE, in Italia, DIPENDE INNANZITUTTO DAI LIVELLI (sottofinanziati) di SPESA., ossia dal PARAMETRO della RAGION di STATO ECONOMICA.Esattamente come è avvenuto per le recenti sentenze della Consulta sulle Pensioni.e) Ci sarà un taglio sulle agevolazioni di vario tipo (di certo, sulle spese sanitarie ) ;Una cosa è certa, aumenterà il debito pubblico italiano e la riduzione del rapporto DEBITO/PIL resterà una chimera !.INFINE DUE PENSIERI1) NOI PENSIONATI INPS ABBIAMO CAPITO A COSA SONO SERVITI, SERVONO e SERVIRANNO i TAGLI PENSIONISTICI dei governi Letta,Renzi, Gentiloni, Conte 1, Conte 2:A PAGARE REDDITO di INCLUSIONE e REDDITO di CITTADINANZA a BRIGATISTI ROSSI (Saraceni, Etro etc), a gente condannata penalmente, financo a mafiosi ( Binnu Provenzano, da La Verità, 2/10719, pag.2-3).2) Le dichiarazioni trionfanti di Speranza “Ticket in relazione al reddito (pagano di più chi percepisce redditi alti” se troveranno conferma in Legge ci costringeranno a protestare e, se ritenuto possibile, a ricorrere contro una norma ultra-incostituzionale per il fatto che:a) l’articolo 53, secondo comma, della Cost. afferma che ” Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.I Padri Costituenti (di cui si è persa ogni approfondita conoscenza: penso a La Pira, ex Sindaco di Firenze e prossimo alla Santità) hanno giustamente affermato che chi dispone di più risorse concorre alle spese pubbliche scontando aliquote di prelievo più elevate;b) orbene i c.d. pensionati d’oro, dopo che lo hanno fatto per l’intera stagione di esercizio dell’attività professionale, continuano a pagare il 43% sui loro trattamenti quale aliquota marginale massima, unica realtà in ambito europeo in quanto tali soggetti godono di prelievi fiscali inferiori, in Portogallo addirittura scontano il 7%!!!;c) quindi assolto l’obbligo costituzionale di partecipazione consistente alle spese pubbliche, è davvero inconsulto ed inverecondo che, dopo i tre periodi triennali di prelievo forzosi e le ripetute mancate o parziali rivalutazioni, si aggravi ulteriormente la tassazione complessiva con un altro balzello oneroso. È questa la situazione di “POTENZIAMENTO” incostituzionale del criterio della progressività;d) condividiamo con Cazzola ed altri che fosse preferibile rimodulare l’IVA anzichè sterilizzarla, in modo da reperire 8/10 miliardi da utilizzare per la riduzione significativa del cuneo fiscale in favore dei lavoratori e delle imprese così da rilanciare concretamente i consumi.È purtroppo, anche questa, un’occasione persa.
Associazione Nazionale Magistrati – Sezione Autonoma Magistrati in Pensione – Giunta esecutiva
Roma 21 settembre 2019
Care Colleghe e cari Colleghi,
il mese di giugno è stato per tutti noi il mese della verità perché abbiamo potuto renderci conto del contributo [in]volontario che stiamo dando alle magnifiche sorti e progressive della previdenza italiana e perché si avvicina il tempo della conoscenza della sorte delle nostre pensioni.
A tal riguardo vi informo che il giorno 18 settembre u.s. ha avuto luogo, in Trieste, davanti alla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Regione Autonoma Friuli- Venezia Giulia l’udienza per la discussione del primo ricorso giurisdizionale sulla legittimità costituzionale della legge di bilancio nella parte di interesse.
Tale ricorso, come già precisatovi, non riguardava uno dei nostri colleghi, ma un magistrato iscritto alla Associazione Nazionali dei Magistrati amministrativi, circostanza ininfluente dal punto di vista degli effetti di un eventuale rinvio delle questioni di costituzionalità alla Corte e di eventuale decisione positiva, essendo del tutto uguali le modalità di liquidazione del trattamento di pensione, uguali le disposizioni che prevedono il prelievo, non uguale (forse) la base imponibile per il calcolo della pensione per la diversità (non certamente a nostro favore) del trattamento economico complessivo.
Il prof. Massimo Luciani ha partecipato in prima persona all’udienza, come ci aveva anticipato, e la discussione è stata molto ampia, con replica avversaria e controreplica del nostro difensore.
Al termine il giudice unico si è riservato, fissando nuova udienza per lettura del dispositivo al 16 ottobre p.v. .
Ovviamente non è dato conoscere quale sarà il contenuto dell’emananda ordinanza e, quindi, non resta che attendere fiduciosi che uno dei tanti motivi esposti nel ricorso “tipo” possa essere accolto.
A tal fine la Sezione ha ottenuto dal prof. Luciani l’autorizzazione a diffondere in rete il contenuto del ricorso. Ovviamente alcune questioni di fatto, ed i conseguenti motivi, possono riguardare soltanto alcuni ricorrenti, in considerazione delle diverse classi di età e dell’ammontare dell’importo del trattamento, ma come direbbe la Corte EDU, mutatis mutandis, i motivi di ricorso e l’impostazione dello stesso è comune per tutti.
In successione sono già state fissate altre udienze. In particolare, con l’intesa che la Sezione fornirà altre notizie non appena ne verrà a conoscenza, risultano fissate in data odierna le seguenti:
5 novembre 2019 Corte dei Conti Marche
19 novembre 2019 Corte dei Conti Toscana
3 dicembre 2019 Corte dei Conti Puglia
10 dicembre 2019 Corte dei Conti Veneto
21 gennaio 2020 Corte dei Conti Basilicata
22 gennaio 2020 Corte dei Conti Molise.
Come potete constatare il calendario è già abbastanza nutrito, anche se in definitiva le udienze più importanti sono queste perché possono servire da punto di riferimento sia per i giudici che per il nostro Difensore, che potrà eventualmente modificare o integrare i motivi dei ricorsi ancora da presentare in base alle motivazioni delle ordinanze.
Infine, vi informo che lo Studio ci ha comunicato di avere provveduto a spedire tutte le diffide man mano che venivano inviati tutti i documenti necessari sulla base del criterio territoriale e della omogeneità dei ricorrenti (quest’ultima riferita anche alla data del pensionamento ed all’età del ricorrente).
In ultimo, per quanto riguarda la spesa complessiva individuale, la Giunta sta esaminando la possibilità di aumentare congruamente l’intervento della Sezione con i fondi di cui la Sezione stessa, in modo che la quota già versata per la partecipazione al procedimento coincida con la spesa complessiva individuale.
Nella speranza di essere stata chiara ed esauriente, restando a disposizione per ulteriori informazioni, la Giunta invia a tutti cordiali saluti.
Per la Giunta esecutiva, il presidente
a cura di Alessandro Seracini
1. PENSIONI MILITARI: è in via di ultimazione la richiesta della documentazione a coloro che hanno preaderito ai ricorsi.
2. PENSIONI PUBBLICHE: la richiesta della documentazione è completata per le prime sei Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia/Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia).
3. PENSIONI PRIVATE: la richiesta della documentazione è completata su Milano e Roma. A breve si aggiungeranno Bergamo e Brescia.
4. PENSIONI PRIVATE E PUBBLICHE: a breve la richiesta della documentazione partirà per i Soci residenti in Puglia.
5. Ai primi di Ottobre sarà inviata comunicazione ai titolari di pensioni private dispersi sul territorio per le quali non si ritiene dunque economico fare riscorso.
VARIE:
♦ L’udienza che interessa il primo ricorso presentato da una Associazione aderente al Forum, prevista per oggi 18/9 a Trieste, è stata spostata al giorno 19/09 p.v.
♦ Si informa che martedì 29 Ottobre il Presidente del Forum Poerio sarà a Parma per una Assemblea Federspev alla quale possono presenziare, per avere aggiornamenti e/o risposte ad eventuali quesiti, anche i soci Unpit.
Si è tenuta ieri (19/09/19) alla C. Conti di Trieste, la prima udienza sui ricorsi contro i tagli alle pensioni, ricorsi proposti dalla ASSOCIAZIONE MAGISTRATI IN PENSIONE.
L’udienza ha visto come protagonista il Prof. Luciani, noto avvocato costituzionalista romano, il quale, al termine dell’udienza sembrava “molto soddisfatto” (voci di corridoio) .
NB) È cominciata la “danza dei ricorsi…”…..