Pensioni e quota 62. Cioè la scoperta del cavallo da corsa – Formiche.net

Giuseppe Pennisi, 26 maggio 2022


È essenziale che se e quando si aprirà il “tavolo” sulla previdenza non ci si focalizzi sulla transizione immediata da Quota 100 ma si guardi al medio e lungo periodo per iniziare da ora ad allestire una riforma graduale e progressiva. Il commento di Giuseppe Pennisi.

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Formiche_PensionieQuota62CioèlaScopertadelcavallodacorsa _26.5.22

Pensioni, AGGIORNATI i coefficienti per rivalutare le retribuzioni nel 2022

da pensionioggi.it di Bernardo Diaz, 25 maggio 2022 (con tabella esplicativa)

Recepito dall’Inps l’aumento dell’1,9% all’inflazione. È quindi possibile calcolare con esattezza una pensione con decorrenza 2022. I coefficienti servono per rivalutare le retribuzioni per la determinazione della base annua pensionabile delle anzianità anteriori al 31.12.1995 (31.12.2011 per chi ha 18 anni di contribuzione al 31.12.1995)…

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La guerra ci ricorda perché hanno tolto il Colle a Draghi

Alberto Brambilla, Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
23/05/2022

Con la guerra in Ucraina, la “friggitoria” della politica italiana nei confronti di Draghi è ripartita: a molti partiti non sembra chiaro che un’eventuale fine prematura dell’attuale governo significherebbe dire addio anche al Next Generation EU

Il prologo… Per comprendere la complessità e i rischi per il governo dell’attuale fase politica, è utile fare un salto all’indietro nel tempo e tornare a sabato 29 gennaio, quando dopo 5 giorni in cui i nomi dei possibili presidenti della Repubblica venivano espressi e bruciati nel breve volgere di poche ore da una classe politica che, per unanime giudizio, non ha certo brillato, Sergio Mattarella è stato rieletto tredicesimo Presidente della Repubblica italiana per un secondo mandato, all’ottavo scrutinio, con 759 voti. Ovviamente si sapeva da settimane, mesi e anni che, a gennaio del 2022, il mandato di Mattarella sarebbe scaduto e peraltro lo stesso Presidente aveva avvertito per tempo di essere indisponibile per un secondo mandato, giudicandolo giustamente inopportuno anche con una raffinata interpretazione costituzionale. Eppure i partiti che, nel simbolo elettorale, hanno il nome del capo come fosse lo stemma araldico del feudatario (Grillo, Salvini, Berlusconi), spesso chiusi al “merito”, non sono stati in grado di accordarsi né prima né durante…

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Il popolo dei no e i governi del “giorno per giorno”: cosa non si sta facendo per l’energia

Alberto Brambilla, Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
16/05/2022

Anche ora che la guerra in Ucraina ha dimostrato tutti i limiti dell’eccessiva dipendenza dal gas russo, l’Italia fatica a dotarsi di una strategia condivisa sul tema energia. Il problema? Un “popolo” abituato a dire no, viziato da una classe politica alla perenne ricerca del (facile) consenso

In tema di energia ma non solo, basti pensare alla strenua opposizione a discariche controllate o termovalorizzatori, potremmo definirci il “popolo del no” su tutto o quasi: no al nucleare, no alle pale eoliche perché turbano il paesaggio, no alle trivelle per gas e petrolio, no ai rigassificatori e tentato no verso il TAP che, fortunatamente, è l’unica opera realizzata per renderci un poco più autonomi dai Paesi autocratici come la Russia….

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Spiagge, catasto, giustizia. Larga maggioranza avviluppata, ma le soluzioni ci sono – Formiche.net

Giuseppe Pennisi, 24.05.2022

L’Italia ha firmato un “contractual arrangement” con l’Ue con impegni specifici in materia di riforme, ben sapendo che solo se queste verranno attuate e saranno di qualità, i finanziamenti per gli investimenti verranno erogati. Il commento di Giuseppe Pennisi.

La larga maggioranza che sostiene (forse più a parole che con fatti concreti) il governo Draghi è avviluppata su tre riforme: la più chiassosa e colorita è quella relativa alla concessioni balneari, si è quietato il rumore su quella della giustizia (soprattutto dopo la bassa partecipazione allo sciopero indetto dall’Associazione Nazionale Magistrati), e su quella del catasto che ha preso le sembianze di un fiume carsico in quanto raggiunto un accordo, sparisce e poi riappare….

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Cos’è lo Spazio sanitario europeo, la rivoluzione dei dati sulla salute – Formiche.net

Giuseppe Pennisi, 19/05/2022

La Commissione Europea ha redatto un documento che non propone una nuova politica europea in materia di Sanità, bensì ha come obiettivo avviare il coordinamento in materia sanitaria utilizzando meglio ciò che molti Paesi dell’Unione europea hanno già: i dati sulla salute dei cittadini, omologarne la raccolta e l’analisi grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e renderli fruibili.

Il 3 maggio la Commissione europea ha inviato al Parlamento Europeo ed al Consiglio Europeo un documento finale sulla sanità europea.

Il documento è intitolato “A European Health Data Space: harnessing the power of health data for people, patients and innovation, (Uno spazio europeo per i dati della sanità: organizzare il potere dei dati sanitari per la popolazione, i pazienti e per l’innovazione)….

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Di cosa parlerà Draghi alle Camere.

Le priorità secondo Pennisi – Formiche.net – 18.5.2022

Domani il premier è atteso al Senato e alla Camera per l’informativa sulla questione ucraina. Ma quali sono i principali problemi del Paese e dell’Europa su cui riflettere? Siamo in una tempesta perfetta destinata a durare almeno sino a quando durerà la guerra. Il commento di Giuseppe Pennisi…

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Sanità, come arrivare dalle stalle alle stelle. Il commento di Pennisi – Formiche.net

L’Italia risente della mancanza di investimenti nel settore sanitario, soprattutto nell’ambito della tecnologia e della ricerca. La testimonianza e il commento di Giuseppe Pennisi

La stampa quotidiana e la televisione hanno mostrato il vero e proprio caos in ospedali e pronto soccorso per la carenza di medici, infermieri e personale socio sanitario.

Si è messo l’accento sul caso di Vicenza ma la situazione è tale e quale in gran parte d’Italia, come sostengo da quando, oltre due anni fa, il Paese aveva la possibilità di avere accesso al Mes (Meccanismo europeo di stabilità) sanitario.

Per circa un mese, la mia firma non è apparsa né su questa né su altre testate perché sono stato ricoverato in un prestigioso ospedale romano e, per un pasticcio burocratico, non ho potuto essere ospitato tra i solventi, utilizzando le mia assicurazione Casagit, ma ho dovuto transitare tramite il pronto soccorso – un giorno e mezzo – prima di arrivare al reparto. Personale medico valentissimo ma scarso ed ancora più scarso quello infermieristico e socio sanitario, pur essenziale per la cura personale dei pazienti. Dopo un mese e mezzo dal ritorno a casa, non mi sono ancora ripreso dal mese circa in una piccola branda, che ha causato la perdita delle capacità motorie e di 15 chili. Quindi, ritengo verissime le cronache riportate in questi giorni da stampa e televisione…

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