Graffio di Lenin: “CI AVETE ROTTO!”

Siamo convinti che, anche ai più lontani dalla politica, anche a coloro che non comperano giornali o non guardano le “reti televisive ufficiali” (Rai e non Rai) siano ormai chiari alcuni concetti del “vivere europeo”.

UE: “Le baruffe ciozzotte”

  1. La pandemia, la guerra in Ucraina, le drammatiche carenze energetiche, l’inflazione, l’immigrazione incontrollata rendono evidente che NON ESISTE UNA VERA COMUNITÀ EUROPEA. Quella di oggi non è l’Europa dei Padri Fondatori (“L’Europa non cade dal cielo”, 1961) ma un’accozzaglia di Paesi, divisi su tutto. DIVISI SU TUTTO.
  2. Questa è un’Europa divisa tra chi pretende di comandare (Germania, Francia, Olanda, Paesi nordici) e chi dovrebbe avere un ruolo subalterno: l’Italia innanzitutto, poi tutti gli altri.
  3. Sul vaccino, la Germania ha fatto da se’. Sul gas, idem. L’UE ha secretato i contratti di acquisto fatti con la Pfizer, ditta privilegiata per motivi sconosciuti, boicottando altre proposte e non divulgando i pesanti effetti collaterali di questo farmaco, utilissimo soprattutto nel 2020-2021. Utilissimo ma con pesanti effetti avversi sottaciuti dai Governi, dall’EMA e dall’AIFA. Commissione di inchiesta? Si sa come finiscono i lavori di queste commissioni! Arcuri & C pagheranno mai per quello che hanno fatto? Per le spese inutili sulle forniture sanitarie e scolastiche? Speranza chiederà mai scusa agli italiani, costretti ai domiciliari, al green pass, a regole prive di buon senso clinico? Chi spiegherà mai le motivazioni che stanno alla base del record italico relativo ai morti durante la pandemia? Con COVID o da COVID? Viene prima l’uovo o la gallina?
  4. Ci hanno detto che il vaccino impediva la diffusione del contagio. Ci hanno detto che il green pass era “salvifico” per il possessore e per i suoi frequentatori. Ci hanno detto che i vaccinati non si infettavano. Da medico affermo di aver visto – in un mese – almeno 5 pazienti con 4 vaccinazioni che, nonostante ciò, si sono beccati il COVID, in forma non sempre leggera. Curabile a domicilio con OKI o similari ma con una pesante sindrome simil-influenzale e con tampone positivo per 7-10 gg.

…continua ⇒ GraffiodiLenin_11.11.2022

Resoconto Assemblea straordinaria APS-Leonida 29.10.22

Sabato 29/10/2022, come ampiamente annunciato e programmato, si è tenuta (a Padova, presso l’hotel Four Points) l’Assemblea straordinaria Aps-Leonida dedicata a 3 temi principali:

  1. il varo dell’articolo 24 bis dello Statuto APS, inteso a favorire l’entrata in Leonida di altre realtà associative pensionistiche (articolo approvato all’unanimità dei Soci presenti, incluse le deleghe);
  2. un prezioso aggiornamento (ad opera del Dott. Pietro Gonella) della situazione pensionistica attuale, suddivisa analiticamente per fasce pensionistiche;
  3. una proposta “innovativa” dell’APS-Leonida di “casellario centrale dell’assistenza e della previdenza”.

Ulteriori dettagli potrete trovarli su questo sito nella sezione “Documenti” – mentre le Slides presentate le potete trovare nella sezione “Home” di questo sito.

A cura di R. Mencarelli e S. Biasioli

News da Leonida

L’Assemblea straordinaria dell’APS-Leonida di sabato 29 ottobre prossimo (dalle ore 10:00 alle 12:30) presso l’hotel Four Points di Padova* (per tutte le istruzioni, vedere la sezione “Convegni”).

Dovrà decidere in merito ad una modifica statutaria e soprattutto informerà i presenti sulla situazione pensionistica 2022-2023 con relazioni da parte del Presidente Dott. Roberto Mencarelli e del Dott. Pietro Gonella esimio Socio e nostro esperto in tema pensionistico.

L’accesso è libero ma, potranno votare le modifiche statutarie solo gli iscritti in regola con il pagamento della quota 2022.

Tra una settimana troverete sul sito il Verbale dell’Assemblea e la documentazione relativa alle “Slides di presentazione dei dati pensionistici”

S.B.

PENSIONI RICCHE, È FATTIBILE IL RICALCOLO CONTRIBUTIVO?

Da StartMagazine – Economia, 22.09.22

L’intervento di Michele Poerio, Presidente nazionale FEDER.S.P.eV., Stefano Biasioli, Componente Consiglio Direttivo nazionale FEDER.S.P.eV. e Pietro Gonella, Responsabile Centro Studi FEDER.S.P.eV.

Già in precedenza l’On.le Meloni, quale prima firmataria del PdL 310 C (presentato il 23 marzo 2018 e ritirato il 10 ottobre 2018), aveva proposto un ricalcolo delle pensioni superiori a 10 volte il trattamento minimo INPS – al tempo 5.074 euro mensili lordi – con il sistema contributivo, al fine di utilizzare i risparmi di spesa per misure di natura assistenziale.

L’articolo 1 di tale PdL disponeva: “I trattamenti pensionistici obbligatori, integrativi e complementari che garantiscano prestazioni definite in aggiunta o ad integrazione del trattamento pensionistico obbligatorio […] i cui importi risultino superare complessivamente […] dieci volte l’integrazione al trattamento minimo dell’INPS, sono ricalcolati e corrisposti secondo il sistema contributivo di cui alla legge 8 agosto 1995, n. 335”.

Va evidenziato che al tempo la Commissione Lavoro della Camera era a conoscenza (cfr. audizione precedente dell’INPS per l’esame dell’AC 1253, prima firmataria sempre l’On.le Meloni) che per i dipendenti della Pubblica Amministrazione assicurata con l’ex INPDAP non è possibile ricostruire tutta la contribuzione versata durante l’attività lavorativa….

continua a leggere ⇒ StartMag_Pensioni Ricche è fattibile il riccalcolo contributivo_22.9.22

Graffio di Leonida: Meloni e le PENSIONI: un esempio di DISINFORMAZIONE

Leonida, 17 settembre 2022

Per l’ennesima volta dobbiamo registrare un’ennesima dichiarazione della Meloni sulle “pensioni ricche”.
Giovedì sera, alla TV, ha ribadito ancora una volta la sua proposta di “RICALCOLARE le PENSIONI RICCHE, SULLA BASE dei CONTRIBUTI REALMENTE VERSATI”.

Sono mesi che abbiamo invitato la “prossima leader vittoriosa del centro-destra” a informarsi meglio sul problema pensionistico e, in particolare, sulla correttezza del calcolo che ha portato  i “presunti pensionati ricchi” a fruire di “pensioni ricche”.
Ripetutamente abbiamo pubblicato i nostri conteggi relativi a questo tema, ripetutamente abbiamo chiesto (FEDERSPeV, CONFEDIR, APS-LEONIDA) un confronto con la Meloni su questo tema.
Purtroppo ci è stato negato e la Meloni e i suoi consulenti si sono negati.

Pur con la consapevolezza di avere a che fare con “sordi ignoranti sul tema in questione”, per l’ennesima volta riformuliamo una serie di domande, cui la Meloni dovrebbe rispondere PRIMA delle elezioni.

  1. COSA SI INTENDE PER “PENSIONI RICCHE”? Quelle superiori a 5 volte il minimo INPS (524,35 euro/mese) , quelle superiori a 10 volte il minimo INPS? Quali altre? E il valore in questione è al lordo o al netto, detratte le tasse?
  2. Secondo la MELONI, quali categorie di PENSIONATI INPS godrebbero di PENSIONI SUPERIORI ai CONTRIBUTI VERSATI?
  3. Lo sa, la Meloni, che il sistema contributivo è partito dal 1996 e che – quindi – ancor oggi esistono pensionati con pensioni “miste” (quota retributiva e quota contributiva), pensioni totalmente retributive e pensioni totalmente contributive?
  4. Conosce, la Meloni, la variegata normativa che ha portato all’INPS attuale, con inglobamento nell’INPS di Enti pensionistici attivi (INPDAP) e Enti pensionistici cronicamente passivi (Artigiani, Commercianti, Agricoltori) ? Passivi, perché erogatori di pensioni non legate ai contributi versati?
  5. Lo sa, la MELONI, che l’INPS non è in grado di ricostruite l’entità dei contributi versati pre-gennaio 1996?
  6. Lo sa, la Meloni, che la politica – tutta – ha gratificato alcuni settori della P.A. (su tutti le forze armate) con scatti di carriera pre-pensionamento e, quindi, regalie pensionistiche?
  7. Lo sa, la Meloni, che – dal 2011 in poi – tutti i governi hanno taglieggiato le “cosiddette pensioni ricche” fino al 31/12/2021 ?
  8. Lo sa, la Meloni, che il BILANCIO PREVIDENZIALE INPS è IN ATTIVO e che le criticità economiche dell’INPS sono invece legate alle sue VOCI ASSISTENZIALI, non adeguatamente coperte da entrate statali (tasse)? Voci, falsamente imputate alla previdenza.
  9. Lo sa, la Meloni, che la SPESA PENSIONISTICA “PURA” INPS rapportata al PIL è esattamente in linea con i valori europei ?

SE NON LO SA, è COLPA SUA e dei SUOI TECNICI.
Noi, lo sappiamo, perché abbiamo fatto e rifatto i conti.
E, Meloni, se non crede a Noi, creda almeno a Alberto Brambilla !

Graffio di Leonida

Mentre ci sono quasi 15 mln di italiani al limite di povertà e gli stipendi si sono depauperati di oltre il 30% e le pensioni oltre questo non hanno più la scala mobile da decenni, ieri il CDM ha tolto il limite di 240 mila euro ai dirigenti pubblici cioè più dell’appannaggio annuale del Presidente della Repubblica.

Graffio di Leonida – Ricalcolo contributivo delle pensioni?

In aggiunta ai commenti fatti in precedenza, vorremmo aggiungere questa “chicca”, con due passaggi.

1) A quei partiti che, in campagna elettorale, ipotizzano un ricalcolo contributivo delle pensioni, “ricche o non ricche”, chiediamo.

Come faranno a fare il RICALCOLO CONTRIBUTIVO  per il personale statale (ufficiali dell’ esercito, magistrati, alti dirigenti ministeriali, etc.) cui è  stato acceso  un conto dei contributi effettivamente versati  soltanto dal 1 gennaio 1996?

2) La verità è che, In precedenza – per tutte le categorie citate- i contributi venivano iscritti – in entrata e in uscita-  nei  conti/poste d’ordine dei singoli bilanci ministeriali, ma mai sono stati versati ad alcun ente previdenziale.

3) E siamo sicuri che in casa INPS siano in grado di ricostruire i contributi versati ante 1996? Ricordiamo che, per la sanità, le cose sono andate in modo diverso, fino al passaggio INPDAP—> INPS, con la sanità che ha “foraggiato” le casse dell’INPS.