Governo: soldi a lavoratori e pensionati?

…. articolo di L. Sbarra e M. Bussoni da ⇒ Stampa_28.7.22_pag_1-2

Nostro commentino:

Vedremo a giorni il testo definitivo del Provvedimento Governativo.

Per l’ennesima volta dobbiamo però rimarcare che anche il Draghi 1, come tutti i governi dal 2011 in poi, ha ancora una volta interloquito solo con la triplice confederale, bypassando tutte le altre Confederazioni autonome, ancora una volta non considerate “degne” di essere convocate!

L’OPUS MACCARONICUM

di Vincenzo Olita da Società Libera online

È la seconda occasione in cui mi servo di un titolo plagiato che rende plastico il mio pensiero e immediatamente fruibile il nocciolo della narrazione.

Tra il XV il XVI secolo, vide la sua massima espressione il latino maccheronico come vero e proprio stile letterario, utilizzato dal potere dotto per rendere più garbata e accessibile la lingua ufficiale simbolo d’intellettualità. L’estensivo e gratificante uso popolare spinse, però, a conferirgli una connotazione burlesca che finì nel caratterizzarlo come linguaggio confuso, contraddittorio, dalle svariate interpretazioni che segnò una divaricazione, anche linguistica, tra strati sociali.

Il monaco benedettino Teofilo Folengo nel 1517 pubblicò l’Opus Maccaronicum, in latino maccheronico, appunto, un lavoro di grande successo contenente diversi poemi con molti effetti caricaturali tra cui la Moscheide che racconta il conflitto tra le mosche e le formiche.

Una ruffiana e falsamente amichevole cinquecentesca classe dirigente, nell’impapocchiare il popolo ne resta sostanzialmente impapocchiata, nel senso che sarà proprio il suo linguaggio a essere sopraffatto e pian piano sostituito dal volgare, dal latino vulgus proprio del popolo, anche se è corretto evidenziare che il declino del latino classico era iniziato già al tempo di Carlo Magno…

… continua ⇒ SocietaLiberaonline_OpusMaccaronicum_28.7.22

 

Lo scherzo è finito male ma forse è un bene…

di Alessandro Sallusti… 

Lo scherzo è finito male, Mario Draghi si è schiantato in Senato dimostrando ancora una volta di non essere un politico, il suo governo finisce qui e pure la legislatura.  Un po’ il premier se l’è cercata – c’è chi dice voluta e cinicamente costruita per vendetta alla sua mancata elezione al Colle – con il suo intervento “sono qui solo perché gli italiani me lo chiedono” stile Marchese del Grillo (“io sono io e voi…”)… ⇒ Libero_21.7.22_pag_1

«Graffio» di Lenin – DRAGHI CHI?

di Stefano Biasioli, 20/07/2022, ore 10:40

Siamo troppo vecchi e scafati da un’esperienza sindacale durata più di 40 anni, per non aver previsto le mosse di Draghi. In una settimana è passato dalle DIMISSIONI IRREVOCABILI a una chiara sceneggiata gesuitica. Semplifichiamo.
Ha plasticamente rammentato per 30 minuti quanto di buono ha fatto il Suo governo finché è stato coeso, prima di essere danneggiato dai problemi sollevati – negli ultimi mesi – da una serie infinita di “mal di pancia e di ostacoli”.
Non ha mai citato i 5S, non ha mai citato la Lega, non ha mai citato i “suoi” ministri e il comportamento distonico di molti di loro.
Ha elencato una serie di cose da fare (per rispettare tempi e modi del PNRR), una serie di leggi  (riforme dei processi, riforme tributarie, riforme del fisco) iniziate e da completare. Ha ribadito che l’Italia deve essere a pieno titolo nella UE, facendo chiaramente capire il ruolo del suo personale prestigio.
Ha parlato di agenda sociale, di legge di bilancio senza scostamenti, di ridurre il carico fiscale sui lavoratori, di rinnovare i CCNL, di rivedere il reddito di cittadinanza e il 110%, di riformare le pensioni, di sistemare la crisi energetica (anche contro il volere delle comunità locali…).
Insomma ha delineato un PROGRAMMA di GOVERNO non per i prossimi 8 mesi, ma per i PROSSIMI 10 ANNI.
Ha rivendicato gli appoggi recenti della comunità civile (Sindaci, Confindustria, Bambini, Sindacati) e ha – nei fatti – contrapposto la CONFUSIONE PARLAMENTARE a QUESTA VOLONTÀ POPOLARE.
I Senatori, che nulla hanno capito, lo hanno ripetutamente applaudito. Esattamente come, qualche mese fa, avevano applaudito il Mattarella bis.
Ma, LUI – gesuiticamente – ha posto loro una domanda carogna: “Senatori, Parlamentari… SIETE PRONTI A QUESTO NUOVO PATTO PER UN GOVERNO COESO e NON di FACCIATA? Le risposte non dovete darle a me, ma al PAESE !”.
Già, un TECNICO SENZA MACCHIA e SENZA VOTI ha bacchettato i quasi mille eletti dal Popolo! Come finirà? A TARALLUCCI e VINO.  Con un governicchio che sopravvivrà fino alle elezioni.

Questa politica è diventata un affare privato

di Vittorio Feltri… 

Nonostante la nostra Costituzione definisca il presidente del Consiglio primus inter pares, rendendo in tal modo la sua figura omogenea rispetto ai suoi ministri, dunque non gerarchicamente superiore, e stabilisca altresì che la fiducia delle Camere è votata al governo nel suo complesso, sulla base e in considerazione del suo programma, e non alla persona del premier, nella prassi si è imposta una applicazione, o visione, distorta di queste regole e procedure, evidentemente in queste ore più che mai. La gente scende in piazza per sostenere Draghi e non il governo… ⇒ Libero_20.7.22_pag_1-6

INPS: “Una pensione sotto i 1000 euro al mese per il 32% de pensionati”

Da Agenzia Ansa.it

Presso la Sala della Regima di Montecitorio si è tenuta la presentazione del XXI Rapporto annuale InpsHa illustrato il Rapporto il presidente dell’ente previdenziale, Pasquale TridicoSono intervenuti il ministro del Lavoro, Andrea Orlando e il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato. Ha partecipato anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

… continua a leggere ⇒ Ansa_su XXI rapporto INPS al 11.7.22l

L’INK per scaricare il XXI Rapporto Annuale INPS 2022

Una proposta innovativa per separare l’assistenza dalla previdenza

… da startmag.it di Pietro Gonella, 9 luglio 2022

L’intervento di Pietro Gonella, già coordinatore dei direttori generali delle Asl venete.

Se, in Italia, c’è una scarsa conoscenza delle “stato”  della PREVIDENZA PUBBLICA (INPS) lo si deve al fatto che solo riviste specializzate pubblicano e commentano le regole generali dell’INPS e i conteggi corretti (entrate/ uscite) della previdenza stessa, separandone gli aspetti previdenziali “puri” da quelli assistenziali. Partendo dai concetti di GPT (gestione prestazioni temporanee) e di GIAS (gestione interventi assistenziali), Gonella ha ribadito il CONCETTO FONDANTE della FEDERSPeV e dell’APS-LEONIDA, ossia che – nel bilancio INPS- vadano chiaramente DISTINTE le VOCI PREVIDENZIALI PURE da QUELLE ASSISTENZIALI. Distinzione di voci e di conteggi economici (entrate ed uscite)…

… continua a leggere ⇒ PropostaInnovativaperseparareAssistenzadaPrevidenza_STARTMAG

Verso la quarta dose: obbligo o libera scelta?

di Corrado Perricone – La voce dei medici, 11 luglio 2022 da Redazione

Ipotizzare la quarta dose con vaccini che all’inizio erano stati messi in commercio a scopo sperimentale e senza esperienze pregresse, a mRna i vaccini Pfizer e Moderna e a dna Johnson&Johnson ed Astrazeneca, ci conferma la sensazione di trovarci di fronte al fatto che in questi due anni trascorsi non si è fatto nessun passo avanti, per cui bisogna prendere atto di due grosse problematiche:

  1. non si è verificata l’ipotesi di un vaccino ideale, come richiesto anche dall’Ema (European Medicines Agency), che abbia un’elevata immunogenicità ed una capacità consolidata di indurre risposte immunitarie efficaci;
  2. la programmazione della vaccinazione di massa non è nient’altro che una vaccinazione di gregge.

Pertanto mi sarei aspettato che, di fronte alla nostra impotenza di programmare un vaccino ideale, ci fosse un’ampia collaborazione così come aveva promosso la Fondazione Mediterraneo poiché, trovandoci di fronte ad una guerra contro un nemico occulto, soltanto con la collaborazione di tutti potremmo raggiungere una situazione di maggiore tranquillità anche per quanto riguarda la vaccinazione di massa.

CONTINUA A LEGGERE ⇒ laVocedeiMedici_Vaccino_obbligo o libera scelta_11.7.22

In Umbria il Consiglio di Stato boccia le unità di degenza infermieristica

Di Redazione Nurse Times del 27 giugno 2022

Esulta il sindacato dei medici CIMO (Cordinamento Italiano dei Medici Ospedalieri) della regione Umbria

“È una sentenza storica, viene finalmente ripristinato il principio che è in capo al medico, il ruolo organizzativo nella gestione clinica del paziente”, è il primo commento di CIMO Umbria.

Una sentenza che farà giurisprudenza e che bloccherà in tutta Italia la nascita delle UDI.

E dopo il “super oss” del Veneto istituito con il beneplacito dalla FNOPI e del coordinamento degli OPI regionali, seguita dall’iniziativa della Lombardia con la creazione del “vice infermiere”, l’infermiere sempre più relegato ad un ruolo marginale nel nuovo sistema di riorganizzazione del territorio con il PNRR….

Continua a leggere ⇒ nursetimes_InUmbriailConsigliodiStatoBoccialeUnitadiDegenza_27.6.22

«Graffio» di LEONIDA

Finalmente ci siamo arrivati.
Dove?
A  riesumare, rinvigorendola, la “vecchia DC”. No, non mi riferisco a Tabacci, a Scotti, a Casini e agli allievi di Bisaglia. Mi riferisco a Di Maio, all’ex “capo” dei 5 stelle, a colui che – qualche anno fa – aveva orgogliosamente e trionfalmente annunciato di “aver sconfitto la povertà”

Bisogna ammettere che il soggetto in questione ha saputo costruire la sua immagine e la sua carriera (non solo politica ma anche relativa alla vita personale) con grande abilità e con grande astuzia. Facendo il populista è arrivato al parlamento, come fido scudiero del comico genovese. Conscio della sua modestia culturale ha per anni (2009-2018) mantenuto un basso profilo, imparando il congiuntivo e andando alla scuola di Scotti. Quando si è trattato di guidare un governo, si è messo da lato, scegliendo come capo dei 5 Stelle e del governo un avvocato abbastanza famoso a Roma, ma frenato dalla sua vanagloria e dal suo ego. Mentre Conte consumava piano piano il suo presunto carisma, con  drammatiche sceneggiate televisive in tempi di Covid e con decine di DPCM più o meno illegittimi, l’ALTRO se ne stava buono buono, protetto da un ministero che gli consentiva una certa autonomia, pur se zoppicante in inglese….

…CONTINUA A LEGGERE ⇒ GRAFFIO di Leonida_23.6.22_DiMaio