Risposta di A. Oliveti a Michele Poerio
SAVE THE DATE – Attenzione Attenzione… a Tutti i Pensionati del Triveneto
Vi informiamo che la prossima Assemblea dell’APS-Leonida si terrà Sabato 11 maggio 2019 dalle ore 10:00 alle ore 12:30 a PADOVA – (Hotel FOUR POINTS ex Sheraton) uscita PD-EST.
Ordine del giorno:
- sintesi sulla situazione pensionistica e sui tagli ai pensionati italiani;
- presentazione e consegna della modulistica relativa alle azioni legali 2019;
- istruzioni per l’uso;
- breve sintesi della situazione contabile dell’Associazione;
- modulistica per assegnare il 5×1000 alla nostra Associazione;
- varie ed eventuali
VI ATTENDIAMO NUMEROSI e PARTECIPI !
Beneficienza di Stato “Perché contribuiscono solo i pensionati?”
Notizie in Breve: nr 12 e nr 13 – Da Marco Perelli Ercolini
Vi racconto la bizzarra storia di noi medici pensionati (chiamati nuovamente alla leva)
L’intervento di Stefano Biasioli – startmag.it – 30.03.2019
L’Italia è proprio uno strano paese. Un posto in cui la memoria storica o è scomparsa o non serve a nulla. Un posto dove le “notizie false ” (ad esempio la modella morta per contaminazione nucleare) prevalgono su quelle vere, messe sempre in angolo, reiette.
Adesso, finalmente, la politica ha preso atto che la sanità è in crisi: crisi di finanziamenti (quasi bloccati dal 2008 in poi, e con una percentuale di finanziamento rispetto al pil inferiore alla media europea); crisi strutturale (pochi posti letto per acuti, insufficienza di posti letto per cronici, vetustà media degli edifici ospedalieri); crisi di affidabilità (come dimostrata dalle numerose cause sanitarie); crisi di organici (personale medico, infermieri, tecnici).
La politica se ne è accorta tardi, ma – come al solito – pensa di affrontare questa grave criticità con i “pannolini caldi” e non con soluzioni rapide, drastiche, ragionate.
Sono partite le giunte leghiste del nord (Veneto e Lombardia) a proporre il “richiamo alle armi” dei pensionati.
Si sono aggiunti i ministri dell’università e della salute a proporre lo sblocco del numero chiuso a medicina e 2000 borse di studio specialistiche in più.
Pannicelli caldi. Da parte di regioni teoricamente virtuose sul piano sanitario. Da parte di ministeri che, per decenni hanno ignorato il problema……. continua a leggere QUI
Pensionati usati come “Bancomat”
RIVALUTAZIONE ANNUALE delle PENSIONI: aggiornamenti (del 22.03.2019 – da sito INPS)
La legge di bilancio 2019 ha introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni per il triennio 2019-2021, che ha interessato in particolare i trattamenti pensionistici di importo complessivo lordo superiore a tre volte il trattamento minimo. L’importo complessivo lordo è la somma di tutte le pensioni di cui un soggetto è titolare, erogate sia dall’INPS che dagli altri Enti presenti nel Casellario centrale, assoggettabili al regime della perequazione cumulata.
L’introduzione del nuovo meccanismo di rivalutazione ha comportato il ricalcolo delle pensioni che, in occasione del consueto rinnovo generalizzato, erano state inizialmente rivalutate secondo i criteri previgenti (legge 23 dicembre 2000, n. 388; circolare INPS 27 dicembre 2018, n. 122).
I nuovi criteri di ricalcolo, illustrati nella circolare INPS 22 marzo 2019, n. 44, (potete scaricarla in PDF anche da questo sito nella Sezione “Leggi e Decreti”) sono riportati nella tabella seguente. Le fasce di importo sono costruite in base al valore del trattamento minimo (TM) mensile dell’anno 2018, pari a 507,42 euro. ….. continua a leggere QUI
I PENSIONATI CHIEDONO e l’INPS (al solito) RISPONDE “PICCHE”
PREMESSA
Le 17 Associazioni pensionistiche aderenti al FORUM PENSIONATI d’ITALIA l’avevano annunciato e promesso. Se la Finanziaria 2019 avesse proditoriamente deciso i tagli alle pensioni over 1522-30 euro lordi/mese, il FORUM sarebbe partito al contrattacco.
La legge 145/2018 (art.1, commi da 260 a 269) ha previsto – su volontà dei grillini e con il consenso di Salvini – tagli alle pensioni INPS, sia come tagli alla rivalutazione che come contributo di solidarietà. Tagli alla rivalutazione, per tutti. Contributo di solidarietà – alias nuova tassa più o meno di scopo – per i pensionati over 100.000 euro lordi anno.
Nuovi tagli, che si aggiungono a quelli che i governi di questo Paese hanno imposto ai pensionati dal lontano hanno 2000 in poi. Tagli pesanti, che il Centro Studi dell’APS LEONIDA ha quantificato, fino ai centesimi. Tagli pesanti, alla faccia dei parlamentari 5S ed alla faccia dei superficialotti che asseriscono che si tratti di “pochi euro”.
Non sono pochi. Sono comunque denari sottratti ai pensionati e non ai cittadini attivi, a parità di reddito. Già, lo “Sceriffo di Nottingham” (Gigino di Maio) mette le mani in tasca solo a chi pensa non possa reagire !
Ma non è così ! Infatti il FORUM PENSIONATI d’ITALIA ha pianificato la reazione. Come primo atto sono partite, da tutta Italia, migliaia di DIFFIDE (R.R) all’INPS, diffide a non applicare i tagli previsti dalla legge 145/2018.
Migliaia di diffide, inviate – dai primi di Marzo- alla Direzione generale INPS di Roma e alle Direzioni Provinciali INPS.
(si tratta del Modulo Tipo riportato nella Sezione Modulistica di questo sito)
PRIME RISPOSTE dell’INPS
Già un anno fa gli aderenti all’APS-LEONIDA avevano mandato una analoga diffida, alle stesse sedi INPS. Nessuna risposta (nel 99,9 % dei casi) o risposta inadeguata (nello 0,1% dei casi). E, adesso ?
Per ora, pochissime risposte. Ma è emblematica quella dell’INPS di TREVISO al Dr. F.S.. La riportiamo integralmente.
Si commenta da sola. Pensavate Voi lettori, che la cosa finisse li’?
Certamente no !
LA CONTRORISPOSTA di APS-Leonida
Ed ecco quello che la Segreteria dell’APS LEONIDA ha risposto alla Direzione INPS di Treviso, con invio- per conoscenza- anche alla Direzione generale di Roma.
Lettera APS a risposta INPS TREVISO 25.3.19
COMMENTINO FINALE
Vedremo come risponderà la NUOVA DIREZIONE GENERALE INPS romana, “orbata” dalla cacciata di T. Boeri. Non ci aspettiamo nulla di buono, data l’anamnesi personale dei nuovi “capi dell’INPS”.
Sia comunque chiaro a tutti, tecnici INPS e politici del governo gialloverde, che NOI PENSIONATI (NOI del FORUM PENSIONATI e dell’APS-LEONIDA, NOI 800.000 pensionati) continueremo a tutelare le nostre pensioni, in tutte le sedi giuridiche, visto che la politica ci ha iniquamente colpito, per l’ennesima volta.
ADESSO LE DIFFIDE. A MAGGIO, le CAUSE : alle Corti dei Conti Regionali e ai Tribunali civili.
ADESSO le DIFFIDE, A MAGGIO le CAUSE e IL NOSTRO VOTO COME PRIMA, civile, protesta CONTRO CHI CI HA NUOVAMENTE TARTASSATI, per dare i denari – rubati a Noi, che abbiamo pagato contributi per decenni – a gente che non ha mai lavorato e mai lavorerà, impigrendo su divani e poltrone !
No, adesso basta !
Pensioni, pronti i tagli: ad aprile c’è il ricalcolo
Scatta la mannaia sulle pensioni. Ad aprile e a giugno scattano le sforbiciate. Il prossimo mese scatta il conguaglio per le rivalutazioni.
Ad annunciarlo è stato la direttrice generale dell’Inps, Gabriella Di Michele: “Le pensioni di aprile saranno adeguate alla nuova perequazione per il recupero dell’inflazione e che probabilmente a giugno vi sarà il ricalcolo delle pensioni d’oro, con conguaglio”. Paole molto chiare che di fatto aprono le porte ai tagli che arriveranno in prima battuta proprio ad aprile. Come ha ricordato la De Michele il prossimo mese si parriurà col conguaglio sulle rivalutazioni. La rivisitazione della perequazione degli assegni è stata introdotta con la legge di Bilancio approvata alla fine di dicembre 2018.
Proprio per questo motivo nei primi mesi del 2019 gli assegni hanno avuto una rivalutazione piena per poi subire un conguaglio a partire da aprile. Per le pensioni superiori a 3 volte il minimo e inferiori a 4 la rivalutazione sarà del 97%, del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo, del 52% tra 5 volte e 6 volte il minimo, del 47% oltre 6 volte, del 45 oltre 8 volte e solo del 40% oltre 9 volte il minimo. Insomma gli assegni ad aprile saranno più leggeri. Subito dopo, a giugno, arriva il taglio degli assegni d’oro. La stangata più pesante ci sarà solo dopo le Europee…
http://www.ilgiornale.it/news/economia/pensioni-pronti-i-tagli-ad-aprile-c-ricalcolo-1665909.html
L’AMMUINA si è diffusa: dal Regno delle 2 Sicilia all’intero Nord
Articolo pubblicato anche su www.startmag.it
Fateci caso. Da circa 2 mesi, le cronache italiane (politiche, pseudopolitiche, fantapolitiche) sono zeppe di 2 soli temi: la TAV e Icardi. – Poiché non siamo interisti, di Icardi, della sua moglietta e dei rapporti difficili entro lo spogliatoio neroazzurro non ci importa un fico secco.
Alla TAV Lione-Torino ed all’alta velocità verso Kiev siamo sinceramente interessati, come cittadini, come popolo del Nord e come fruitori quotidiani delle autostrade da Torino a Trieste.
Comunque sia, 2 soli temi. Soprattutto l’ammuina sulla TAV ha creato una nebbia intensa che OSCURA I TAGLI PENSIONISTICI PRODOTTI DALLA LEGGE FINANZIARIA 2019 (145/2008, art.1, c. da 260 a 269). TAV qui, TAV là…. TAV SI, TAV NO, TAV NI, TAV tra 6 mesi… TAV mai.
La TAV è stata rinviata, ma non sono stati rinviati i tagli pensionistici, che colpiranno tutti i pensionati, con PENSIONI LORDE SUPERIORI a 1530 euro/mese.
La TAV è incerta, ma i tagli sono certi.
Quando scatteranno? Nei cassetti dell’INPS c’è una circolare pronta. I tagli possono partire da Aprile (difficile) o da Maggio (più facile).
Ma se partiranno da Maggio, i pensionati si renderanno conto di quanti denari saranno sfilati dalle loro tasche, come effetto della MANCATA PIENA RIVALUTAZIONE delle PENSIONI.
Al proposito, si sprecano le fake news. Sottosegretari vaganti per le TV e amanti dei social hanno ripetutamente affermato che, “…in fondo…si tratta di pochi euro…”.
Noi, che pignoli siamo, abbiamo fatto i conti al centesimo e possiamo assicurarVi che:
A) per le pensioni sui 2500 euro lordi, il taglio sarà di 43,94 euro/anno, per 36 mesi = 131,82 euro nel triennio 2019-2021.
Ma questi tagli si cumuleranno a quelli degli anni precedenti per un totale di 590,34.
B) per quelle sui 2.600 euro lordi, il taglio sarà di 91,65 euro/anno, per 3 anni= 274,95.
Ma questi tagli si cumuleranno a quelli degli anni precedenti, per un danno totale di euro 985,14.
C) -per quelle sui 3.400 euro lordi, il taglio sarà di 179,53 euro/anno, per 3 anni=538,59 .
Ma questi tagli si cumuleranno a quelli degli anni precedenti, per un danno totale di euro 2.592,98.
D) calcoli analoghi abbiamo fatto per le fasce superiori, per le quali nel triennio i tagli salgono a 717,22 – 879,39- 1.077,18- 1.256,58 (fasce 4.500-5.500-6.800-8.015) con un danno complessivo 2000-2019, rispettivamente, di : 456,05- 4.319,51- 4.999,79 – 6.049,68.
Vi sembrano cifre piccole ? A Noi, no. Non solo ma si tratta di cifre illegittimamente sottratte a pensioni pubbliche (INPS ex INPDAP) e private, maturate da soggetti che sono stati tassati alla fonte (al momento dello stipendio mensile), che sono stati ritassati al momento dell’erogazione pensionistica mensile e che sono stati taglieggiati ulteriormente dalle leggi finanziarie dall’anno 2000 in poi. E stiamo parlando solo di PARZIALE RIVALUTAZIONE PENSIONISTICA e non di contributo di solidarietà, imposto anch’esso per legge. Di questo, tratteremo un’altra volta.