«GRAFFIO» di Leonida

14 giugno 2022

La bassa partecipazione degli italiani ai quesiti referendari sulla GIUSTIZIA e alla TORNATA AMMINISTRATIVA dimostra, per l’ennesima volta, la DISTANZA che INTERCORRE TRA IL PAESE REALE e LE ISTITUZIONI PUBBLICHE.
Il PARLAMENTO e il GOVERNO  non trovano il tempo di sistemare definitivamente il dramma di una GIUSTIZIA messa sotto scacco da frequenti comportamenti “discutibili”, con continui rinvii dei processi, con circa 1000 persone incarcerate ingiustamente ogni anno, con distonia tra Corte Costituzionale (che pretende di legiferare) e Parlamento che (invece di legiferare su temi vitali come il fine vita e di fissare regole chiare contro l’aumento della criminalità) decide di vivacchiare, fino alla primavera 2023. “Salviamo la carèga (sedia)”  è il motto di decine di deputati e senatori “moribondi”, come l’attuale legislatura.

Il PAESE REALE è alle prese con l’inflazione galoppante e con il costo crescente dei beni (alimentari e non) e dei servizi (luce, gas, acqua, rifiuti), e conseguente riduzione del potere d’acquisto di stipendi e pensioni.

Il PAESE REALE vive quotidianamente il CROLLO del WELFARE, a partire da quello SANITARIO, con la sanità pubblica che da “esemplare” (nei decenni precedenti) è diventata “accidentata” (dal 2011 al 2019) per poi crollare drammaticamente, prima sotto i colpi della pandemia e ora sotto la spinta terribile dell’accoppiata  guerra + inflazione.

Noi, che sentiamo quotidianamente i pareri della gente, sappiamo bene quanto alte si levino le critiche dei cittadini “normali” contro lo SPID, contro la barriera telefonica posta spesso dai MMG, contro l’azzeramento delle visite domiciliari, contro la lungaggine delle liste di attesa, contro i tempi infiniti al Pronto Soccorso.
Già, la gente sa che mancano medici e infermieri. La gente sa che la sanità è sottofinanziata. Sa tutto questo ma sa anche che questo governo ha rifiutato i denari europei per la sanità e che questo governo getta soldi nel “reddito di cittadinanza e in varie voci assistenziali”. Con denari regalati a chi non se lo merita e a chi non vuole lavorare, pur potendolo fare.
SA TUTTO QUESTO.
E, COME REAGISCE?
BRONTOLANDO e ASTENENDOSI dal VOTO.

Brontolando, per ora.

L’ambiguità politica ci porterà al caos finanziario del 2011?

Da formiche.net  –  Di Giuseppe Pennisi, 14/06/2022ECONOMIA  

L’Unione europea ci ha teso una mano rendendoci i principali beneficiari del Next Generation Eu. La Bce ci ha dato un vero e proprio abbraccio allestendo uno strumento fatto proprio per l’Italia che in effetti ne è stato il principale Paese beneficiario. E da parte nostra? 

I timori e i tremori dei mercati finanziari (soprattutto di quello italiano) mostrano lo spettro del 2011, quando il Capo dello Stato dovette chiamare Mario Monti a formare un governo prevalentemente tecnico per formulare ed attuare un programma molto severo di finanza pubblica dato si temeva un’insolvenza che avrebbe potuto portare l’Italia fuori dal perimetro dell’unione monetaria europea…

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Le PROSPETTIVE e i RSCHI di una NUOVA RECESSIONE

Di Giuseppe Pennisi, 9 giugno 2022

L’incertezza avvolge l’imminente riunione del Consiglio della Bce. Riguarda soprattutto se ci sarà una recessione, da dove verrà innescata e quali politiche monetarie sarebbe utile adottare.  Occorre distinguere tra incertezza e rischio. Il secondo può essere stimato facendo ricorso al calcolo delle probabilità, dalle sue versioni più semplici a quelle elaborate come le “simulazioni di Montecarlo”. Molto più difficile cogliere l’incertezza….

… continua a leggere ⇒ Avvenire_20220609_A21_8 recessione

Incontro tra APS-Leonida e Associazione Pensionati Bancari di Verona

Questa mattina il Presidente Dott. Mencarelli e il Segretario Dott. Biasioli, hanno presenziato all’Assemblea dei Pensionati Unicredit di Verona che ha deciso all’unanimità di confluire nella Nostra APS-Leonida.

Si tratta di un passo estremamente importante che, per concludersi, avrà bisogno di un supporto notarile (speriamo a breve!)

Comunque sia questo auspicio è stato formulato, di cuore, da Mencarelli e Biasioli.

Ad maiora!

La recessione non viene dall’Ovest. Ecco perché

formiche.net – Di Giuseppe Pennisi, economia – 06/06/2022

Non c’è da temere per l’Unione europea di una recessione che venga dall’Ovest. Ci sono, però, preoccupazioni dall’Est e dalla stessa Ue. Il commento di Giuseppe Pennisi

L’America – scrive l’ultimo fascicolo di The Economist – sarà fortunata ad evitare una recessione nei prossimi due anni. Poiché la Federal Reserve sta aumentando in modo aggressivo i tassi di interesse per contenere l’inflazione, la pressione al ribasso sulla crescita sarà intensa. Non ci sono due recessioni uguali. Le due più recenti in America – la crisi finanziaria globale del 2007-09 e l’inizio da brividi della pandemia di Covid-19 – sono state forti…

…continua a leggere ⇒ Formiche_La recessione non viene dall’Ovest_6.6.22

CONGIUNTURA o INFLAZIONE PROGRESSIVA?

 

Stefano Biasioli, medico – 7 giugno 2022

Pur non essendo economisti, riteniamo che possa essere utile a Qualcuno il riassunto della relazione tenuta, nei giorni scorsi, al CNEL dal Prof. Fedele DE NOVELLIS (Ricerche Prometeia, CER).

Dopo il varo del NADEF sono avvenuti importanti eventi che hanno drammaticamente cambiato lo scenario economico mondiale. Il cambiamento è stato veloce, per la contemporaneità di 3 fattori: la guerra, il Covid in Cina, la crisi energetica. Alcuni elementi  vanno sottolineati:

  • in Cina, il crollo della produzione industriale e della fiducia delle imprese, con riduzione dei semilavorati, di cui il mondo ha bisogno;
  • l’aumento del costo dei GAS NATURALI, con uno shock energetico del tutto asimmetrico (soprattutto nella UE e meno negli USA), con indebolimento di tutti i paesi UE;
  • l’aumento del costo del PETROLIO (120 dollari al barile) anche se ne è stata aumentata la produzione;
  • l’aumento del costo di MAIS e GRANAGLIE (significativo negli ultimi 8 mesi);
  • l’impatto dei cambiamenti sui PAESI POVERI , con conseguente crisi alimentare;
  • una lieve riduzione (da marzo 2022 in poi) del prezzo dei metalli (alluminio in primis);
  • la scarsità, nella UE, di materiali essenziali  (chip…) e di energia.

Conseguenze di tutto ciò? … 

… continua a leggere ⇒ CongiunturaoInflazioneProgressiva_Biasioli_7.6.22

A proposito dell’IVA

 

Stefano Biasioli, Medico – 6 giugno 2022

IO, medico dipendente in pensione, settantanovenne,  sono arrabbiato perché – per me – l’IVA ha sempre rappresentato un  “puro” costo, che il mio tributarista non mi ha mai concesso di scaricare.
Mi sono preso uno sfizio.  Dopo 55 anni dalla laurea, ho deciso di verificare quanto pesi l’IVA sulla mia pelle, in aggiunta alle tasse ordinarie ( IRPEF valutabile sul 47%), legate ad una buona pensione INPS, maturata versando per oltre 40 anni fior di contributi. Contributi che non recupererò anche se arrivassi a 110 anni di vita. 110, non 120 , come quelli promessi da Don Verzè a Silvio Berlusconi…

Bando alle ciance.

Nel corso del mese di maggio 2022 ho pignolescamente tenuto conto di tutte le mie spese quotidiane, escludendo quelle legate all’alimentazione familiare.
Sono arrivato così ad identificare queste uscite (MAGGIO 2022): …

…continua a leggere ⇒ APropositodellIVA_6.6.2022

CAOS SANITÀ – Eccoi i soldi che mancano per finanziare il nostro Servizio Sanitario – 3/06/2022

Da ilSussidiario.net, di Antonello Zangrandi

Ma quante risorse sono necessarie per rendere sostenibile il nostro Servizio Sanitario Nazione (SSN)?  Molto si è scritto durante la pandemia sullo stato di sotto finanziamento della sanità e anche di alcune regole nate durante la crisi economica per ridurre le spese delle organizzazioni sanitarie, come fattori che hanno inciso negativamente sulla capacità del SSN di rispondere alle emergenze…

CONTINUA A LEGGERE ⇒ ilSussidiario.net_CAOS SANITÀ_3.6.22

La riforma della sanità territoriale e le scadenze del Pnrr 2 giugno 2022

Scrive Pennisi – Formiche.net del 02/06/2022

Non c’è ancora un testo definitivo della proposta di riforma che dovrà essere vagliata dal Consiglio dei ministri e dal Parlamento, ma esiste uno schema avanzato già studiato dal Consiglio di Stato e discusso con le maggiori categorie della professione. L’analisi di Giuseppe Pennisi

Nelle polemiche su balneari, magistrati, catasto e taxi, pare dimenticato, quanto meno sulla stampa cartacea, che il 30 giugno c’è una scadenza per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che tocca la vita di un numero molto maggiore di italiani di coloro che gestiscono le concessioni balneari, hanno a che fare con i tribunali o con il catasto, guidano taxi o simili. La scadenza riguarda la sanità sul territorio, le cui carenze, esplose con la pandemia, vengono toccate ogni giorno da anziani, donne e uomini e bambini. È un tema che riguarda un bene pubblico essenziale: la salute… CONTINUA A LEGGERE ⇒ Formiche_riforma della sanità territoriale e le scadenze del Pnrr_2.6.22

Chi e come vuole rivoluzionare i medici di famiglia – Startmag

di Giulia alfieri, 01.06.2022

La riforma dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr passa anche dal nuovo ruolo dei medici di famiglia. Ecco cosa ipotizza la norma allo studio del ministero della Salute.

Il lavoro dei medici di famiglia non sarà più quello di una volta. Da liberi professionisti, regolati da una convenzione con il Servizio sanitario nazionale (Ssn), a “para-subordinati”.
Ecco cosa prevede la norma allo studio del ministero della Salute che potrebbe essere inserita come emendamento nel decreto Pnrr 2.
Per ministero della Salute e Regioni, affinché i medici di famiglia si integrino con la riforma dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr – dalla quale nasceranno le Case della Comunità – è necessario rivedere il loro ruolo….

continua a leggere ⇒ StartMag.it_Chi e come vuole rivoluzionare i medici di famiglia_Sanità_1.6.22