STATO DEI RICORSI contro la Legge 145/2018 Art. 1, c. da 260 a 268

Poiché siamo sollecitati a fornire notizie sullo stato dei ricorsi alle Corti dei Conti regionali contro i tagli previsti dalla legge citata, Vi alleghiamo una tabella riassuntiva della situazione attuale, compilata dalla CONFEDIR e integrata da noi.

Come potete vedere i 18 ricorsi hanno avuto finora questo esito:

A) 3 giudizi sospesi e in attesa di pronuncia della Corte Costituzionale (Emilia R., Lombardia, Friuli V.G.);

B) 2 ricorsi inammissibili (Veneto) con condanna alle spese;

C) 1 giudizio rigettato (Toscana) con condanna alle spese;

D) Altri 13 ricorsi sono ancora pendenti.

N.B.

La tabella allegata dovrebbe essere completata con ulteriori informazioni legate allo stato degli ulteriori ricorsi seguiti per l’APS-Leonida dallo Studio Legale Angiolini.

Lo faremo quando avremo ulteriori notizie. Per il momento ci limitiamo a ricordarVi: 

LOMBARDIA, 2 ricorsi (F.M.: udienza fissata il 23/09/20; A.: udienza fissata il 21/10/20);

TRENTO, 3 ricorsi: udienze fissate il 23/09/20; il 28/01/21; data ?

BOLZANO, 2 ricorsi: depositata una memoria più udienza al 05/02/21

FRIULI V.G.: udienza non ancora fissata.

Commento:    Sursum corda!

Schema_deposito_ricorsi 22.7.2020 aggiornato

Pensioni: ecco l’unica soluzione per evitare il taglio richiesto dall’UE

Notizia pubblicata su Money.it il 18 luglio 2020 – articolo di Antonio Cosenza

Pensioni: l’Europa chiede all’Italia di ridurre la spesa previdenziale. Ma c’è un’alternativa, ecco quale.

Recovery Fund, trattativa in stallo: l’Italia potrebbe dover cedere sul fronte pensioniper poter accedere alla risorse stanziate dall’Unione Europea per aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia.

Al momento per il Recovery Fund non c’è accordo: il Premier olandese, Mark Rutte, pretende di avere il diritto di veto sulle nostre riforme, mentre il Premier Giuseppe Conte si rifiuta di cedere su questo fronte. Quanto sta succedendo conferma che da parte di alcuni Paesi dell’Unione Europea, Olanda su tutti, non c’è fiducia riguardo all’utilizzo delle risorse che verranno stanziate.

A tal proposito, sembra che Rutte abbia dichiarato che essendo gli Eurobond uno strumento nuovi si potranno mettere delle nuove regole, dei vincoli, così da “essere certi che chi è rimasto indietro faccia le riforme”.

Nel dettaglio, sono diversi i fronti su cui l’Italia dovrà dare garanzie: si parla di una riforma del fisco, ma anche delle pensioni. Sul fronte previdenziale, infatti, l’Italia dovrà intervenire per fare in modo che i conti dell’INPS possano tornare in ordine; d’altronde è proprio questo il “peccato originale” (come definito da Vittorio Feltri) dell’Italia, la quale ha deciso di utilizzare le risorse dell’INPS – le cui casse sono finanziate dai contributi versate dai lavoratori – con altre voci di spesa, rendendone la gestione piuttosto complicata. → CONTINUA A LEGGERE QUI

AGGIORNAMENTO RICORSI

Cari Tutti, abbiamo ricevuto il 6 luglio scorso – nel tardo pomeriggio –  la notizia che annuncia la BOCCIATURA VENETA anche del secondo ricorso (contributo di solidarietà + mancata rivalutazione) relativa al 2° gruppo dei ricorrenti Leonida del VENETO.

Troverete il testo della Sentenza 85/2020 (depositata in segreteria il 25 giugno 2020) … inoltre…

il testo della Sentenza 67/2020 (depositata in segreteria il 20 maggio scorso) relativa al ricorso Veneto contro la mancata rivalutazione nella sezione “Leggi & Decreti” di questo sito. Per giusti motivi di riservatezza e privacy, abbiamo volutamente tolto le pagine con i dati sensibili dei ricorrenti.

AMARE RIFLESSIONI sull’ITALIA di OGGI

di Stefano Biasioli – martedì 1 luglio 2020

La vicenda del COVID ha mostrato anche ai ciechi che l’Italia di oggi è  simile ad un’auto affidata ad un bambino di 10 anni.

Un’auto senza una guida reale. Un bastimento guidato da un meccanismo automatico, puntato sugli scogli, per la tragedia finale.

Abbiamo a che fare con un governo che NON RISOLVE MAI NULLA.

Un governo basato sull’ANNUNCITE CRONICA, seguita da pochi fatti (DPCM e Decreti Legge), che restano disapplicati nella sostanza per assenza di centinaia di circolari interpretative, che – quando promulgate- sono spesso in contrasto tra loro.

Un governo che fa ammuina, confondendo le carte e spostando continuamente i temi in discussione per confondere le idee ai “poveri cittadini”, con il consenso della “grande” stampa e delle TV di stato e di Cairo.

Il Covid è stato gestito male da Roma, nonostante il Comitato tecnico-scientifico e la spocchia dei “rappresentanti italiani dell’OMS” (nominati da chi?) e delle sceneggiate di molti virologi e igienisti.

Per fortuna, non di tutti. Ad esempio dei consulenti della Regione Veneto, di quelli che si sono battuti per “chiudere” Vo’ Euganeo e per fare i tamponi a tutti i soggetti a rischio, sanitari in primis.

Quelli di Roma ci hanno chiuso in casa per 75 giorni, ma puntavano a bloccare l’Italia fino a Natale.

Non ci hanno fatto votare, uno alla volta. Ma adesso stanno zitti sulla folla al mare. Non ci hanno fatto andare in Chiesa, come se le Chiese fossero più pericolose dei bar o dei ristoranti. 

Adesso ci ossessionano con la RECIDIVA AUTUNNALE del COVID, anzi puntano su questa, per mantenere gli italiani in uno stato di sudditanza: “Io sono io….e voi non siete…”. ” Fate come dico….anche se non so cosa vi dico…”.

Certo, la salute va protetta. Ma, come? Quali sono le linee guida in caso di recidiva autunnale o di mix tra influenza “solita” e ripresa del Covid?

Ancora: domiciliari, mascherina, tamponi a gogo? Quali farmaci: Remdesivir? Plaquenil? Anticoagulanti? Cortisone? Plasma?

Certo, sono arrabbiato.

Da medico specialista nefrologo e endocrinologo sto visitando gente post-Covid e non-post Covid. Ammalati COVID quasi abbandonati a domicilio e ammalati cronici NON-COVID, trascurati per mesi. Infartuati, oncologici, insufficienti renali, ipertiroidismi e ipotiroidismi etc etc etc.

Tutti costoro, oggi, si vedono proiettati i loro controlli abituali a distanza di mesi, sono in balía della buona volontà di alcuni ma anche della rigida imbecillità dei CUP, centri unici di prenotazione. Che hanno cancellato il cancellabile, senza programmare il futuro.

Non so se ci sarà una recidiva COVID, so che nei prossimi mesi e anni avremo a che fare con altre virosi.

Quindi … Quindi occorrerebbe programmare, non aspettare i soldi europei per la sanità. Altre volte ho scritto su cosa farei Io, medico dal 1967 e con tanta esperienza dietro le spalle. Di certo, cambierei i percorsi degli accessi alla medicina territoriale, generica e specialistica; modificherei l’accesso all’ospedale; ridisignerei la gerarchia ospedaliera; rimpinguerei gli organici medici e sanitari; farei i contratti (CCNL) nei tempi corretti e con finanziamenti adeguati.

Ma, lo so, nessuno si prenderà “la rogna” di cambiare. Non certamente questo governo pieno di incompetenti, osannati da giornalisti di comodo- Non tutti. Ma stamattina (Radio RAI 1, ore 8-9,30) ne ho avuta l’ennesima conferma.

EVASIONE FISCALE ?

Se il 50% degli italiani non paga le tasse, cosa fa Conte? Abbassa il tetto del contante e pretende il pagamento con bancomat.

“Come in Cina…” ha detto stamattina tale Loquenzi, alla radio citata. La Cina, come un esempio di equità fiscale. Cosa importa se il contante è “normale” in paesi poco democratici come: USA, UK, Nuova Zelanda, Australia, Germania, Olanda , Austria ?

Scusate… e lo dico da pensionato pubblico che ha sempre pagato le tasse alla fonte, fino all’ultima lira/centesimo.

Se guadagno denaro, quel denaro e mio e pretendo di gestirlo IO, fino in fondo. Perché devo regalare soldi alle banche?

Non solo, ma volete mettere il bavaglio “sul contante” a me, che da decenni pago l’IVA su tutto, senza mai poter scaricare nulla?

A me -e a quelli come me- che sono additati al pubblico ludibrio perché hanno un certo reddito pensionistico e, quindi, sono taglieggiati dalla legge 145/2018, per ben 5 anni. Oltre ai tagli pluriennali precedenti.

No, caro governo giallorosso. La guerra agli evasori si fa in altro modo, semplicissimo. Costringendo ogni guidatore ad avere nel cruscotto una copia della denuncia dei redditi, da far vedere ai vari poliziotti ad ogni controllo stradale.

Una cosa semplice, per questo non si fa. Come non si perseguitano tutte le manifestazioni “di ricchezza sfrontata”, senza controllarne la fonte. Chi può onestamente credere che il 50% degli italiani viva male?  8 milioni di italiani sono poveri…sia pure. Ma gli altri 22 milioni residui, come vivono ? Non certo di particole….

FIGURE INADEGUATE

A proposito di particole. Non ci voleva un papa come questo, per il mondo di oggi. Non ci voleva un populista, ambientalista, terzomondista.

Lo Spirito Santo era addormentato, quel giorno.

Mi aspetto ancora che, dopo anni, Francesco parli e creda in : “DIO UNO e TRINO; nella santa chiesa cattolica , apostolica, romana; nel morte-giudizio-inferno e paradiso.

Questo è un papa che non vuole ricristianizzare l’occidente, ma pensa solo a convivere con la Cina, nonostante quei martiri.

Per fortuna, anche questo papa passerà, ma la Chiesa è più forte di un Bergoglio qualunque. Uno cieco: sull’omosessualità nel clero, sul maluso del denaro cattolico. Cieco e ambizioso.

Francesco inadeguato. Ma molti sono inadatti al ruolo. Anche il Presidente della Repubblica, frutto di un patto “strano” tra sinistre varie e Berlusconi.

Già, il Berlusconi nemico pubblico n° 1, ieri e oggi. Come Salvini, oggi.

Nemico pubblico perche “la magistratura è intoccabile”, nonostante le falle di ieri e di oggi.

Perché la “sinistra” è maestra di verità e gli altri sono tutti incolti e incapaci.

Questa è l’Italia di oggi. E non sono convinto che il domani sarà migliore !

Stefano Biasioli
Primario medico in pensione
Capricorno assoluto

 

Sintesi di notizie recuperate da vari quotidiani del 26 giugno 2020

Perché è stato annullato il taglio dei vitalizi

È ancora Paniz a spiegare cosa è avvenuto:

“La delibera è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell’Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera.

In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; 

in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera;

in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere ‘erga omnes’, mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari;

in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l’8% degli importi;

infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente”.

La decisione della commissione contenziosa del Senato

Pani parla di una soddisfazione professionale, “ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. È un risultato che mi ripaga dell’impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti”. Giacomo Caliendo, senatore di Forza Italia che presiede la commissione, conferma: “La commissione contenziosa del Senato ha accolto in parte i ricorsi e ha annullato la delibera sui vitalizi in alcune parti. Ora aspettiamo di leggere le motivazioni e vediamo se ci saranno eventuali impugnazioni”.

TRIDICO mente sulla povertà e il premier ripete le bugie

L’Istat smentisce il presidente dell’INPS: poveri in calo di 0,6 punti non del 60%. Per Conte «risultato straordinario»di Giuseppe Marino  IlGiornale_18.6.20_pag_2

… inoltre…

Tutti i flop del verboso Tridico. Che annuncia sempre e non paga maidi Riccardo Mazzoni  IlTempo_18.6.20_pag_6

… ed ancora, notizia di ieri:

I dati inventati di Tridico. Guai per Tridico. L’Istat conferma che il Rdc non ha affatto ridotto la povertà assoluta del 60%. Che dice ora l’INPS?di Luciano Capone – IlFoglio_17.6.20_pag_1

Aggiornamenti AZIONI LEGALI al 15 giugno 2020

Gentili Tutti,

Vi scrivo per aggiornarvi sulle recenti iniziative legali, che vanno ad integrare le azioni da noi promosse.

La Corte dei Conti sezione giurisdizionale del Veneto ha emesso un’altra pronuncia, relativa ad un ricorso patrocinato dallo studio Angiolini, purtroppo a noi contraria.

Il Giudice ha emesso, infatti, una pronuncia secondo l’Avvocato incredibile, oltre che errata, con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile per una pretesa insufficiente illustrazione e documentazione della situazione pensionistica dei singoli ricorrenti, come legittimante al ricorso. La situazione di ogni singolo ricorrente, invero, è stata illustrata e documentata, per quel che serviva alla legittimazione al ricorso, e quindi quanto all’applicazione dei “tagli” contestati alle pensioni, con documenti raccolti e controllati per ciascuno dei ricorrenti stessi. Per diversi altri motivi, una tale inammissibilità non ha ragion d’essere per cui si è deciso di reagire proponendo appello alla Corte dei conti centrale.

Una buona notizia è che anche il Tribunale di Milano ha rimesso alla Corte Costituzionale la questione di costituzionalità dell’art.1 comma 260/1 della L.145/2018.

Ciò consente di proporre intervento dinanzi alla Consulta per i ricorrenti il cui giudizio innanzi alla sezione giurisdizionale regionale della Corte dei conti è stato sospeso in attesa della definizione della pronunzia di costituzionalità. Secondo costante giurisprudenza della Corte costituzionale non sono ammissibili gli interventi senza la previa verifica della rilevanza e della non manifesta infondatezza della questione da parte del giudice a quo, per tale motivo gli Avvocati hanno deciso di proporre intervento per i ricorrenti del Veneto in quanto l’ordinanza di sospensione del giudizio è ben motivata ed articolata, e conseguentemente ci permette di ben sperare nell’accoglimento dell’intervento.

Un caro saluto

Michele Poerio
(segretario Generale Confedir)

Roberto Mencarelli
(Presidente APS-Leonida)

Il decreto è legge: crediti Ecm già acquisiti Legge 41 del 06/06/2020 di conversione del Decreto Legge 22 del 08/04/20

Per medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti impegnati nell’emergenza Covid nessun altro credito da conseguire.

Con 245 voti favorevoli e 122 contrari la Camera ha definitivamente convertito in legge il decreto per la conclusione dell’anno scolastico, l’avvio del prossimo e lo svolgimento degli esami di maturità.

Per medici, odontoiatri, infermieri, veterinari e farmacisti previste alcune novità in tema di Ecm e modalità di svolgimento dell’esame di Stato.

I 50 crediti da acquisire, per l’anno 2020, da medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti in qualità di dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle unità sanitarie locali e delle strutture sanitarie private accreditate o come liberi professionisti, attraverso l’attività di formazione continua in medicina (Ecm), si intendono già maturati da coloro che, in occasione dell’emergenza da Covid-19, abbiano continuato a svolgere la propria attività professionale.  Inoltre, qualora necessario a causa del protrarsi dell’emergenza Covid-19, per gli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, si apre alle modalità a distanza.

Nel corso dell’esame da parte dell’Assemblea, ricordiamo che è stato approvato anche l’ordine del giorno a prima firma Andrea Mandelli (FI) che punta ad estendere l’acquisizione dei crediti Ecm per il 2020 a tutti i operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid-19.  Il testo impegna dunque il Governo a far sì che i 50 crediti Ecm da acquisire per l’anno 2020, si intendano già maturati per tutti gli operatori sanitari che hanno continuato a svolgere la propria professione in questi mesi di emergenza Covid-19, e non solo per medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti come invece previsto dal testo del decreto.

http://www.anma.it/news-anma/assolto-lobbligo-formativo-ecm-per-il-2020/