Sabato 25 settembre, si è riunita a Padova – hotel Four Points – la assemblea dell’Aps-Leonida.
Come potrete trovare tra i documenti del sito, sono stati approvati i bilanci 2019 e 2020 ed è stata fatta, da parte del Presidente Mencarelli, una ampia disamina sul recente passato e sulle iniziative da intraprendere a difesa dei dirigenti pensionati.
Interessante e utile la discussione successiva, con interessanti suggerimenti per le azioni future.
Auspicio concreto: versare il 5 per mille a favore dell’Aps-Leonida, Codice Fiscale: 93278600239
“Concretezza e attenzione” questo il motto in tempi di Covid.
SALUTE & RICERCA – Io, medico vaccinato e con green pass, dico: serve più chiarezza sui dati
Il post di Stefano Biasioli, endocrinologo e nefrologo, medico in pensione.
Mi sono vaccinato (Pfizer, 2 dosi tra marzo e aprile) perché sono anzianotto e perché soggetto a rischio, sia per l’anamnesi (intervento 3 anni fa per patologia prostatica non benigna) e per l’attività medico-specialistica, proseguita dopo il pensionamento, anche nei mesi del Covid.
Mi sono vaccinato e ho il Green pass. Ma ho fatto di più: ho controllato il livello degli anticorpi IgG anti Covid sia prima che durante e dopo la vaccinazione. I livelli anticorpali sono stati: 32 (prima della prima dose); 352 (3 settimane dopo la prima dose); 1356 (3 settimane dopo la seconda dose); 530 (dopo altre 3 settimane).
Ho il Green pass, che in teoria dovrebbe essere valido fino a fine anno, ma nessuno mi ha chiesto nulla sulle IgG specifiche. Quindi ho tanti dubbi.
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I DANNI DEL CORONAVIRUS
(Intervista al Premio Nobel Luc Montagnier, La Verità, 08.09.2021, pagina 6)
PREMESSA
Abbiamo ritenuto opportuno pubblicare integralmente questa intervista sul Ns. sito perché l’illustre Premio Nobel (il virologo che ha isolato il virus dell’HIV) esprime concetti che condividiamo largamente.
… CONTINUA ⇒ Ns_commenti INTERVISTA Montagnier_8_9_21
Decisione politica?
L’Aifa ha deciso che ci vuole la terza dose di vaccino.
Lo ha deciso senza attendere il parere della EMA (Agenzia Europea) e senza valide basi scientifiche.
Pensavamo che con Palù l’Aifa potesse diventare una agenzia affidabile. PURTROPPO NON È COSÌ.
Vogliono rivaccinarci tutti, senza valutare il livello dei nostri anticorpi IgG anti Covid.
Una decisione politica come il green pass.
Non una decisione scientifica.
La pensa così anche Montagnier,
Uno molto più preparato di Speranza, ministeriali e consulenti vari del citato ministro.
Ma pensano che siamo tutti scemi?
Per l’ennesima volta lo ribadiamo. Ci siamo vaccinati (Pfizer, 2 dosi tra marzo e aprile) perché siamo anzianotti e perché ci consideriamo soggetti a rischio, sia per l’anamnesi (intervento 3 anni fa per patologia prostatica non benigna) e per l’attività medico-specialistica, proseguita dopo il pensionamento, anche nei mesi del COVID.
Ci siamo vaccinati, abbiamo il green pass. Ma abbiamo fatto di più: abbiamo controllato il livello degli anticorpi IgG anti Covid sia prima che durante e dopo la vaccinazione. I livelli anticorpali sono stati: 32 (prima della prima dose); 352 (3 settimane dopo la prima dose); 1356 (3 settimane dopo la seconda dose); 530 (dopo altre 3 settimane).
Abbiamo avuto il green-pass, che in teoria dovrebbe essere valido fino a fine anno, ma nessuno ci ha chiesto nulla sulle IgG specifiche. Quindi, si confermano tanti nostri dubbi.
- Questo governo non ha voluto “sporcarsi le mani”, rendendo obbligatorio l’obbligo vaccinale. E, invece, ha usato e sta usando un mezzo surrettizio, il green pass. Perché?
Per paura di dover pagare centinaia di milioni di euro legati agli effetti collaterali dei vaccini? Perché ci hanno fatto sottoscrivere moduli di consenso che scaricano lo Stato dalla responsabilità legata agli effetti collaterali dei vaccini? E quanti italiani si sono resi conto di quello che erano indotti a firmare?
… continua ⇒ MaPensanoCheSiamoTuttiScemi_8.9.2021
PRIMA che sia TARDI
Da medico di una certa età (78 anni) e con alcune patologie associate, mi sono vaccinato (con Pfizer), e ho spinto familiari e amici a vaccinarsi. Perciò non mi considero No-VAX ma una persona libera, un medico esperto, specialista in settori ben diversi dall’igiene e dalla microbiologia/virologia, insomma un clinico di vecchia data che ha dovuto combattere (per sé e per i pazienti affidatigli) contro l’epatite (B e C), contro l’HIV, contro strani parassiti, funghi e batteri, che devastavano i malati dializzati, i trapiantati e gli immunodepressi.
Un tizio che, in 53 anni di laurea, ha lottato con malattie strane (perché – allora – poco conosciute), con decisioni da “prendere sul campo”, spesso senza avere le spalle coperte da linee guida elaborate da istituzioni internazionali, europee o italiane.
I medici della mia età sanno quante volte le nostre generazioni mediche abbiano dovuto affrontare nuove patologie usando il “buon senso” e “ gli armamenti disponibili”.
Così, le tecniche dialitiche intra e extracorporee sono nate e si sono sviluppate grazie al genio e all’intuizione di qualche americano (Kolff su tutti, in Corea) e- poi – al genio, all’intuizione e alla prassi di decine di nefrologi italiani, con il supporto tecnologico fornito, prima, da un farmacista di Mirandola (il Dottor Veronesi) e, poi, da una comunità che ha portato all’attuale mirabile distretto biomedicale del Mirandolese e dintorni.
Ho ricordato tutto ciò non per vanagloria (ma anch’io ho inventato qualcosa, nel settore) ma solo per ribadire che “usando il cervello e la fantasia” e “lavorando in team”, anche in campo medico si possono fare “miracoli concreti, anche con pochi denari”.
CON IL COVID NON E’ STATO COSÌ !!!
Qualunque sia stata la genesi di questo maledetto virus (naturale o parzialmente artificiale, come pensa Montagnier) tutta la vicenda risulta sempre più opaca e scoordinata nelle sue componenti.
PENSATECI…
- Esercitazioni militari a Wuhan nell’Ottobre 2019;
- Esplosione di polmoniti nelle RSA italiane (Ottobre-Novembre-Dicembre 2019), in presenza di molteplici viaggi/trasporti tra Cina e Italia. Per il Veneto, si pensi a quelli legati all’industria conciaria…
- Il ritardo con cui la CINA ha dichiarato la presenza dell’infezione e l’OMS ha dichiarato lo stato di pandemia;
- Il primo brevetto del vaccino cinese anti-Covid (fine gennaio 2020);
- La pantomina del governo Conte sulla virosi, prima negata e denigrata e poi affrontata in modo caotico e improvvisato, pur con giustificazioni legate al piano pandemico (che poi si è scoperto essere bloccato al 2006!).
- L’assenza di un PIANO TERAPEUTICO “PROVVISORIO “ ma basato su presupposti clinici plausibili, con la pretesa di affidarsi alla sola tachipirina domiciliare.
- La mancata fiducia nei tentativi terapeutici alternativi, anche quando clinici illustri hanno posto l’attenzione non sulle sintomatologie prevalenti (allora quelle respiratorie) ma sulla condizione di INFIAMMAZIONE GENERALIZZATA, con attivazione della cascata delle interleuchine, con il coinvolgimento generale degli endoteli, con la frequente coagulazione intravascolare. No, gli illustri esponenti del CTS, dell’ISS, del Ministero della Salute, dell’AIFA etc hanno trascurato elementi clinici essenziali, che avrebbero consentito di ridurre gli accessi ospedalieri e lo sviluppo di forme avanzate/gravi di malattia…. CONTINUA A LEGGERE ⇒ PRIMA che sia TARDI_17.8.21
Green pass… caos o libertà?
Solo in Italia potevano mettere in piedi un caos da Green pass come quello che certamente si verificherà.
Vi immaginate i baristi, i ristoratori, gli addetti ai supermercati, i tassisti, gli autisti pubblici etc. a controllare il possesso del Green pass?
Da Bolzano a Taormina, passando per Napoli…
…ci sarà un commercio di Green pass fasulli, che riguarderà immigrati, irregolari, no vax etc.
Tante multe al nord… tante contestazioni …su autobus, treni locali e treni lenti…nei negozi..
Passata la Olimpiade giapponese inizia la Olimpiade del ” pass”.
Ma potrei usare un altro termine.
Già, da Speranza & C. non possono essere partorite idee di buon senso.
Cui prodest?
Vita «pseudo-normale» che «normale» non è…
Siamo favorevoli al vaccino, ci siamo vaccinati, assieme a parenti e conoscenti.
Ma ci siamo chiesti, da subito, perché questi 2 governi “Conte 2 e Draghi” non abbiano varato per legge l’obbligo vaccinale, in presenza di una pandemia acclarata e persistente e in presenza di una emergenza sanitaria italiana declamata dal marzo 2020 e prorogata, tante volte, fino al 31/12/21.
Decine di Dpcm e regolette ministeriali continuamente cangianti ci hanno modificato la vita quotidiana, costringendoci ad abbandonare nostre pluridecennali abitudini, in cambio di che?
Di una vita “pseudo-normale” che normale non è perché, ora e domani, saremo circondati dai no-vax ossia da un 10- 15 percento di italiani contrari al vaccino perché negazionisti o contrari ad una terapia teoricamente genica, dagli effetti imprevedibili tra 10-20-30 anni.
Per cavarsela, Draghi e Speranza sono ricorsi a un mezzucci. IL GREEN PASS, che rompe le scatole ai vaccinati più anziani ( poco tecnologici) e che costringe gli esercenti e financo i preti a fare i gendarmi, senza mezzi.
Per non parlare del dramma scolastico di Settembre.
Già…
Tutto fa questo governo, pur di non varare il vaccino obbligatorio.
Perché?
Anche per non farsi carico delle possibili complicanze del vaccino su giovani, adulti, vecchietti e vecchioni.
Morale: Draghi non è meglio del Conte 2…, in materia sanitaria
Il Green pass divide l’Italia – SCONTRI di LIBERTÀ
Migliaia di persone in piazza contestano le limitazioni per chi non si vaccina. Un popolo trasversale, infuriato e disorientato. Con qualche infiltrato e le solite stupide violenze.
… di A. Sallusti su ⇒ Libero_25.7.21_prima pagina
PNRR e SANITÀ: dopo il 2026 ci sarà un secondo step fino al 2030? – Startmag
L’intervento di Pietro Gonella, Stefano Biasioli e Michele Poerio
Adesso che la Ue ha dato il via libera al Pnrr del governo Draghi, riprendiamo il tema delle modifiche da fare al Ssn italiano. Nel precedente nostro articolo abbiamo evidenziato che le novità del Pnrr sono riassumibili in alcuni 4 elementi fondamentali:
a) “Case della Comunità” (1 ogni 20.000 abitanti) – Standard 3.010.
Ora ne sono attive 459. Ne devono essere attivate, quale primo step, altre 1.288 entro il 2026 per un totale di 1.777 “Case”.
E le restanti 1.233 “Case” per raggiungere lo Standard di 3.010? Saranno attivate entro il 2.030 quale secondo step?
b) “Ospedali di comunità” (1 ogni 50.000 abitanti) – Standard 1.205.
Ora sono attivi 3.163 posti letto. Devono essere attivati 381 “Ospedali”, per un totale di ulteriori 7.620 posti letto (381 x 20 p.l.), per complessivi 10.783 posti letto quale primo step.
E i restanti 13.317 posti letto per raggiungere lo Standard di 1.205 per un totale complessivo di 24.100 posti letto (1.205 x 20 p.l.), numero che richiede l’attivazione di altri 665 “Ospedali”? Saranno attivati entro il 2.030 quale secondo step?
c) “Cure domiciliari” (per 1.500.000 abitanti, ovvero il 10% degli over 65). Ora sono seguiti a domicilio circa 702.000 pazienti (il 5,1% degli over 65).
d) “Centrali Operative Territoriali” (1 ogni 100.000 abitanti), quindi 602 in corrispondenza del Territorio di ogni Distretto.
Il Pnrr prevede la completa attivazione dei punti c) e d) in soli 5 anni, dal 2022 al 2026 (quale primo step), mentre, per i punti a) e b) è prevista solo una attivazione parziale/intermedia.
Su quest’ultimo punto ci risulta impensabile, quasi demenziale lasciare incompiuto – a metà strada – il processo di riorganizzazione del sistema sanitario incentrato sulla creazione di diffuse reti/strutture territoriali di prossimità verso i reali e quotidiani bisogni di salute, sia individuali che collettivi…