ASSALTO alla DILIGENZA. La lunga lista della spesa per il Recovery Plan

di Lidia Baratta su www.linkiesta.it del 08.09.2020

Si susseguono le audizioni con le proposte su come usare i 209 miliardi europei. La posta in gioco è alta. Il 9 settembre il Ciae dovrà fare la sintesi e presentare al Parlamento un documento con le macro aree di intervento. Ma il rischio è che ci si perda in microprogetti per accontentare tutti senza interventi strutturali… continua a leggere QUI

CONVIVERE con il COVID ?

di Stefano Biasioli – 30 agosto 2020

Come medico ospedaliero (1968-2009) e come medico specialista (libero-professionista ) poi, ho ovviamente avuto a che fare con molti pazienti infetti e con molte infezioni. Ematiche, urinarie, liquorali; localizzate o multiorgano.
Dai primordi della dialisi peritoneale ed extracorporea, quante infezioni e quanti pazienti infetti, quanti pazienti immunodepressi…
Leptospirosi, epatiti B, epatiti C, HIV, TBC, infezioni da candida, da cepacia, da batteri gran negativi e da funghi…, da agenti noti e ignoti…
Infezioni guarite e infezioni mortali, sia per i malati che per i sanitari.

Perché questa premessa ?
Per far capire che non mi sono mai tirato indietro (come non si sono mai tirati indietro tutti i miei Colleghi ospedalieri) quando ho avuto a che fare con pazienti infetti. Negli anni settanta, come successo a molti nefrologi, mi sono ” beccato” una pesante epatite B facendo una fistola arterovenosa ad una dializzata portatrice del virus. Alcuni miei Colleghi vicentini hanno avuto una vita devastata e poi sono morti per una infezione HIV contratta operando pazienti drogati.

E allora, cosa c’entra il COVID ? ….. continua a leggere… CONVIVERE con il COVID_Art_Stefano Biasioli_30.08.20

AGOSTO caldo in tutti i sensi

Cari Amici dell’APS-Leonida,

siamo arrivati a fine agosto e i problemi degli italiani sono ancora tutti irrisolti.

Non si tratta solo del COVID per il quale governo e mass-media continuano a fare opera di disinformazione massiccia e di terrore mediatico, ma si tratta soprattutto sulla economia zoppicante, alla quale i denari regalati in sussidio a destra e a manca non porteranno significativi benefici.

Pensateci un po’.

Tutti coloro che diventano COVID positivi vengono additati al pubblico ludibrio, anche se positività al COVID non significa necessariamente malattia e anche se la tipologia / forza del virus attuale appare significativamente diversa da quella malefica di FEB-MAR-APR- 2020.

Pensateci un po’.

I COVID positivi sono una larghissima minoranza rispetto a tutti i soggetti tamponati. Eppure costoro sono additati al pubblico ludibrio, come non era neppure successo ai soggetti portatori di epatite B e epatite C negli anni ’70-80 e come era neppure successo agli HIV positivi negli anni ?80-90.

Attualmente i pazienti ricoverati in terapia intensiva per COVID e quelli che muoiono – purtroppo – per le complicanze da COVID sono almeno dieci volte inferiori ai pazienti che muoiono quotidianamente per scompenso cardiaco congestiono o per patologie oncologiche terminali.

Così va oggi l’Italia, in attesa che il primo starnuto di uno scolaretto/a vada a provocare il panico in quella scuola con sospensione delle lezioni e una denuncia immediata nei confronti del dirigente scolastico di turno. Tant’è …. in questa benedetta Italia la scuola non educa più e che le scuole vengano chiuse per 3-6-9-12 mesi (quando – forse – avremo il 1° vaccino) non interessa a nessuno.

Infatti, ciò che conta è il pezzo di carta finale, che viene comunque garantito al 99,8% degli studenti della scuola media.


IL FUTURO DELL’APS-LEONIDA

In tempi di COVID è difficile ancor oggi, programmare una attività assembleare con la presenza degli iscritti.

Abbiamo pertanto concordato con il nostro Tributarista che l’Assemblea sui bilanci (consuntivo 2019 e preventivo 2020) verrà effettuata COVID permettendo, verso la fine di ottobre p.v. 

Per quanto riguarda la nostra richiesta di poter accedere, come Associazione di Promozione Sociale, al 5×1000 della dichiarazione Irpef, siamo lieti di annunciarVi che il percorso è in fase conclusiva e che verosimilmente sarà concretizzato per la primavera 2021.

In questi mesi, ci attendiamo modeste novità sul piano legale. Vi ricordiamo che, COVID permettendo, ci sarà comunque un’audizione della Corte Costituzionale verso la fine di ottobre, relativamente al ricorso del Prof. Luciani.

Per quanto riguarda i nostri ricorsi “triveneti” e quelli comunque gestiti dalla CONFEDIR, nessuna novità.

A Tutti un cordiale saluto.

Roberto Mencarelli – Presidente APS-Leonida
Stefano Biasioli – Segretario APS-Leonida

Settimo Report su “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2019”

Convegno di Presentazione

Giunto alla sua settima edizione, il Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori” sarà presentato a stampa e operatori di settore nel corso di due appuntamenti dedicati nelle città di Milano e di Roma.

I due convegni saranno dunque l’occasione per offrire a tutti i presenti una panoramica dell’ampio universo degli investitori istituzionali italiani. Con tale obiettivo, in apertura di ciascuno dei due incontri, i componenti del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali illustreranno le principali evidenze emerse dall’indagine relativa all’anno 2019, con focus peculiari sulla gestione dei patrimoni di Fondi Pensione Negoziali e Preesistenti, Casse di Previdenza, Fondazioni di Origine Bancaria. 

A seguire, gli spunti offerti saranno discussi dai rappresentanti degli Enti indagati nel corso di una tavola rotonda, momento non solo di confronto sui principali trend evidenziati ma anche di condivisione di esperienze e buone pratiche sulle modalità di gestione del patrimonio adottate. Come da tradizione, gli esponenti della politica e delle autorità di vigilanza concluderanno infine l’appuntamento illustrando le principali novità che interessano il settore.

LA PUBBLICAZIONE

Il Settimo Report si pone l’obiettivo di fornire un quadro approfondito relativo agli investitori istituzionali italiani. Dopo una breve analisi quantitativa per iscritti e patrimonio dei principali fondi pensione aperti e PIP del nostro Paese, il documento analizza in maniera dettagliata il mondo dei Fondi Pensione Negoziali e Preesistenti, Casse di Previdenza, Fondazioni di origine Bancaria, Compagnie di Assicurazione e forme di assistenza sanitaria integrativa, che – nonostante operino con schemi differenti – rappresentano i principali investitori istituzionali del nostro Paese.

Il Report indaga quindi dettagliatamente l’universo di questi operatori, in termini di numerosità, aderenti attivi e pensionati (per i fondi pensione e le casse previdenziali), dimensione patrimoniale, composizione e diversificazione dei patrimoni, investimenti dedicati all’economia reale italiana, e infine, cataloga i soggetti gestori ai quali tali investitori istituzionali affidano i propri patrimoni sia direttamente (tramite mandati di gestione) sia indirettamente (mediante l’acquisto di fondi d’investimento). Dalla rilevazione, si ricavano inoltre una serie di classifiche dimensionali – per iscritti e patrimoni dei singoli investitori istituzionali e per risorse affidate ai singoli gestori – che consentono di disporre in modo semplice e immediato di informazioni altrimenti non disponibili in modo aggregato.

Prosegue poi anche nella settima edizione l’analisi delle strategie di sostenibilità e dell’integrazione dei criteri ESG nel portafoglio dei principali investitori istituzionali italiani avviata lo scorso anno. Il focus fornisce una visione d’insieme delle scelte attuali e delle prospettive future in tema di investimenti sostenibili e responsabili da parte di Fondi Pensione Negoziali e Preesistenti, Casse di Previdenza e Fondazioni di origine Bancaria.

AGGIORNAMENTO RICORSI 5 agosto 2020

Vi alleghiamo una tabella riassuntiva (aggiornata al 5.08.20 – sulla pubblicazione del 22.07.20) della situazione attuale, compilata dalla CONFEDIR e integrata da noi.

La tabella allegata dovrebbe essere completata con ulteriori informazioni legate allo stato degli ulteriori ricorsi seguiti per l’APS-Leonida dallo Studio Legale Angiolini.

Lo faremo quando avremo ulteriori notizie. Per il momento ci limitiamo a ricordarVi: 

LOMBARDIA, 2 ricorsi (F.M.: udienza fissata il 23/09/20; A.: udienza fissata il 21/10/20);

TRENTO, 3 ricorsi: udienze fissate il 23/09/20; il 28/01/21; data ?

BOLZANO, 2 ricorsi: depositata una memoria più udienza al 05/02/21 – in attesa della pronuncia della Corte Cost.

FRIULI V.G.: udienza non ancora fissata.

VENETO: in attesa di aggiornamento sulle adesioni all’appello.

Commento:    Sursum corda!

Schema_deposito_ricorsi 5.08.2020 aggiornato

Vi RACCONTIAMO QUALCOSA sul CNEL

di Stefano Biasioli – mercoledì 29 luglio 2020

In questo periodo di COVID 1 e “quasi” COVID 2, il governo ha convocato decine di esperti, ha financo fatto 2 settimane di “studio in villa” per cercare raccattare idee sulla situazione generale dell’Italia, quasi alla fine della pandemia.

I “saggi” hanno prodotto centinaia di pagine di proposte (si pensi a quelle della Commissione Colao), tutte gettate nel cestino.

Conte, la settimana scorsa, si è presentato in Europa con il cappello in mano, chiedendo soldi ma senza un foglio di carta scritta.

Un foglio riassuntivo per spiegare ai “soci europei”, soprattutto a quelli “cattivi” del Nord UE, a cosa sarebbero serviti quei denari: ipotesi di progetti concreti e non mance e mancette assistenzialistiche.

Adesso l’UE ha dato a Conte i “compiti da fare a casa”: dovrà presentarsi, entro settembre, con progetti CONCRETI e DETTAGLIATI. Non solo titoli generici, ma dettagli analitici su progetti, sotto-progetti, tempi di realizzazione, nomi dei responsabili dei progetti stessi.

Se non lo farà, non arriveranno i soldi europei, sia quelli “regalati” che quelli “in prestito”, da restituire poco per volta. In quanti anni ? 10-20-30 ? Fino al 2058?

Non solo, ma – concessi  pochi milioni di euro di anticipo (10 entro dicembre ?)- gli altri milioni di euro verranno scuciti un po’ alla volta, previ i controlli europei, apparentemente affidati ai ” soggetti ostili del Nord”, presenti in commissione tecnica e in Consiglio UE, con voti “pesanti” all’interno delle strutture europee (anche se marginali nel parlamento europeo).

Adesso, Conte vuole varare l’ennesima commissione, per elaborare le proposte italiane, commissione fatta forse di un mix di politici e tecnici, o forse di un mix tra maggioranza ed opposizione. Chissà.

Passano i giorni e, come di consueto, si perde tempo.

Per fortuna… Per fortuna che, in questa Italia pigra e lassa di oggi, Qualcuno ha già fatto una parte del lavoro.

Si tratta del CNEL, del vituperato CNEL, l’organismo in cui sono presenti tutte le parti sociali importanti di questo Paese. Confindustria, sindacati maggiori (triplice) e minori, dirigenti e dipendenti della P.A., professionisti di varia estrazione.

CNEL, organismo in cui sono presenti sia le parti sociali che specifiche competenze tecniche.

Ebbene, in questi “strani mesi” del 2020, il CNEL ha lavorato, elaborando una serie di documenti tecnici, parte dei quali il Presidente TREU ha presentato lunedì, in audizione alle Camere.

Si tratta, in sintesi, di PROPOSTE CONCRETE in tema di SEMPLIFICAZIONI, SVILUPPO e WELFARE.

Il documento sulle SEMPLIFICAZIONI (scritto in parte prima del decreto governativo) è stato di recente aggiornato, proprio alla luce del decreto stesso. Si tratta di un centinaio di facciate, vero e proprio piano per l’Italia nella UE, con idee e progetti specifici e con una analitica comparazione tra il PNR italiano e quello dei principali paesi europei.

Un secondo documento del CNEL riguarda la FINANZA LOCALE, messa in crisi dalla pandemia. 4 i filoni analizzati: gli stabilizzatori automatici, il crollo analitico delle entrate, il ruolo del decisore politico, le differenze tra realtà urbane e turistiche. Il dissesto comunale (circa 3 miliardi) toccherà almeno 400 realtà comunali, con netta riduzione dei servizi ai cittadini. All’interno del documento, tre gli scenari possibili: il peggiore, il migliore, il medio (realistico).

Un terzo documento riguarda le OSSERVAZIONI e PROPOSTE su ENERGIA e CLIMA. Un tema di grande interesse, per l’UE. Una commissione CNEL ha, nei mesi scorsi, contattato e sentito tutti i maggiori “PLAYERS” (protagonisti) del settore, con audizioni specifiche.

Una cosa è certa: nel 2030 sarà ancora elevata la percentuale di combustibili “classici” in uso. Il MEF, a quanto detto ieri al CNEL(assemblea CNEL, via Zoom) ha chiesto al CNEL stesso la ulteriore elaborazione di proposte dettagliate sulle energie alternative. Non solo batterie, ma anche idrogeno e fonti idriche.

Un quarto documento riguarda le SEMPLIFICAZIONIEsso parte dal decreto legge 76/2020, integrando un precedente documento CNEL, già approvato dall’assemblea CNEL e specificando le parti del decreto su cui il CNEL concorda o non concorda. Il problema base resta il solito: l’amministrazione pubblica deve interloquire a tutti i livelli, perché le norme scritte diventino effettive nella prassi.

Si tratti di sportelli unici, di registri della P.A. e di registri sanitari, si tratti di revisione delle procedure…. perché le riforme non restino sulla carta (quante volte è successo?), occorre condivisione, formazione, convincimento. Le informazioni vanno diffuse, così come i progressi realizzati, passo dopo passo.

Il CNEL ritiene che il problema vada affrontato in 4 sezioni/temi: esigenze della P.A. e risorse attuali (uomini e mezzi); interventi da fare a breve (attivazione delle infrastrutture); digitalizzazione (punto critico); revisione dei “processi attuali”, ossia delle procedure in atto nella P.A.

Ma… c’è un ma, grosso come una casa. Il decreto 76/2020 è il quarto decreto sulle semplificazioni, in venti anni! Ovvero, è facile scrivere le cose, ma è difficile passare dallo scritto ai fatti!

Infine, il CNEL ha in elaborazione un documento sulle PROSPETTIVE del TURISMO, in Italia e nel mondo, con tabelle analitiche e con progetti che utilizzino parte delle risorse del recovery fund, per l’Italia.

Insomma il CNEL lavora, con testi e proposte concrete, elaborati congiuntamente dalle parti sociali e dai tecnici dei vari settori.

CONTE & C. vorranno utilizzare questi testi ? Vorranno capire che il CNEL è un braccio importante dello Stato, sempre che lo si voglia utilizzare concretamente, evitando inutili “ingorghi di task force dalla composizione casuale e non strutturata ” ?

Ah, saperlo !
ALEA JACTA EST !

Stefano Biasioli
Primario medico in pensione
Sindacalista medico in pensione
Consigliere Cnel

Vi racconto qualcosa sul Cnel