PENSIERINI di LENIN…

Stefano Biasioli – 07 dicembre 2020

     Sono nato in un lontano Natale del 1942, perciò il 25 dicembre compirò 78 anni.

Quand’ero ragazzo, sarei stato considerato vecchio, oggi la gente mi considera “anziano”. Forse lo sono dal punto di vista fisico, perché – dopo uno sforzo – il mio corpo recupera lentamente. Ma non lo sono dal punto di vista mentale, perché conservo ancora la voglia di “dire la mia”. Sono un Capricorno e si vede, si sente e si legge.

Oggi voglio esternarVi alcuni pensieri.

  • IL COVID MI HA RUBATO UN ANNO di VITA. E rubare un anno di vita ad un “anzianotto” è un latrocinio. Mi ha rubato un anno di vita perché mi ha impedito di continuare la mia routine quotidiana. Non più vita sociale (parenti, amici, associazioni varie); non più libertà di movimento ed azione ma “mascherina a go-go”, distanze interpersonali, incontri frettolosi con la gente.

Mi ha impedito di riunire le assemblee delle associazioni che guido o condivido(APS-Leonida, FEDER.S.P.eV., CONFEDIR, CNEL, Mutuo Soccorso), che sono state o “sospese” o costrette ad utilizzare strumenti come “Zoom”.

Il che significa eliminare il confronto diretto e l’importante “mimica non verbale”. Compromettendo la gestione democratica di queste, piccole e grandi, istituzioni.

  • CONTE & C. MI HANNO RUBATO UN ANNO di VITA, con una gestione pessima dell’epidemia, sia 10 mesi fa che da Agosto in poi. Una gestione basata inizialmente sull’ottimismo più sfrenato(“ andra’ tutto bene…abbiamo programmato tutto…”) e poi(a mascherine assenti o scarse, a ospedali pieni )  sull’emissione di decine di DPCM (spesso contraddittori) e su una esposizione mediatica del premier di turno, ostinatamente impegnato a fare il Churcill/Bertoldo, mentre non era neppure un Cacasenno…. continua a leggere → PENSIERINI di LENIN_7.12.20

BORBOTTII di ZAIA sulla LIBERA PROFESSIONE dei MEDICI OSPEDALIERI

…a chi può interessare. Al Presidente Zaia, di certo interessa….

Stefano Biasioli – 28 novembre 2020

PREMESSA (doverosa)
Sono il dr. Stefano Biasioli, anni 77, Primario Nefrologo ospedaliero, in pensione.
Ho lavorato negli ospedali pubblici, a tempo pieno, dal Novembre 1969 al 31 Gennaio 2008.
Ho lavorato a tempo pieno (in teoria 40 ore/settimana, nella prassi almeno 50 ore/settimana).
Ho passato 3 anni interi complessivi della mia vita ospedaliera ad essere di guardia o di pronta disponibilità (reperibilità).
Nel tempo libero ho fatto due cose:

  1. il sindacalista medico autonomo, prima in Veneto e poi a Roma, con significative cariche nazionali, inclusa  quella di Presidente Nazionale della CIMO (Confederazione italiana dei medici ospedalieri)dal 1999 al 2009;
  2. la libera professione (LP) intra-moenia (ossia all’interno dell’ospedale), in un orario aggiuntivo a quello contrattuale (le solite 40 ore, allora, poi diventate 38 teoriche..).

Ho firmato, come Presidente della CIMO, il contratto 2002-2003, quello che ha scritto le regole della libera professione dei medici ospedalieri (da fare extra-orario di lavoro e a tariffe concordate con l’ospedale): libera professione “pura” intra-moenia; libera professione extra-moenia (fuori dall’ospedale e con autorizzazione dell’ASL/ULSS); libera professione d’azienda; libera professione d’equipe.
Per inciso, quell’accordo finale, nel CCNL 2002-2003, relativo alla LP è arrivato alle 6 del mattino, dopo una notte di pesanti discussioni nella sede dell’ARAN , in Via del Corso, a Roma. La sede ARAN, quella che era prima la “casa” del PSI; quella dove la gente ha buttato le monetine a Craxi, che usciva dal portone…

SOSTANZA
Conosco bene le regole della LP, che sono marginalmente cambiate da allora. Nonostante i tentativi pluridecennali della Triplice di cancellare questo presunto “privilegio contrattuale ai medici”.
Ho apprezzato Zaia (voto 8/10) per come ha condotto la strategia regionale veneta contro il COVID. Ho apprezzato l’impegno pressoché quotidiano (6 gg/7) delle conferenze esplicative in quel di Marghera (Venezia), nella sede della Protezione Civile.
Ma, lo dico chiaramente, non concordo con la recente scelta di bloccare, in tempi di COVID, l’attività ambulatoriale dei medici ospedalieri. Attività, lo ribadisco, fatta al di fuori dell’orario di lavoro, su base volontaria.
Alla specifica domanda postagli da un giornalista (29/11/20, ore 13) sulle motivazioni di una tale scelta, Zaia – in chiara difficoltà – ha borbottato che:

aè una scelta temporanea legata al COVID;
b) avendo bloccato tutta l’attività ambulatoriale istituzionale ha deciso di bloccare anche quella LP per “evitare disparità tra i cittadini, tra chi può pagare e chi non può farlo”.

SIC, capite? Come se questo, in Italia, non avvenisse dal dopoguerra e come se i CCNL (contratti collettivi nazionali di lavoro) fossero scritti sull’acqua. Come se, anche nel campo della salute, non ci fossero; i soggetti protetti/coperti dal solo SSN; i soggetti coperti anche da una Assicurazione malattia privata; i soggetti disposti a pagarsi (ogni tanto ) una visita libero-professionale, per scelta, e non per bypassare semplicemente le lunghe liste di attesa.
Liste di attesa volute da chi (centro destra o centro-sinistra, gialloverdi o giallorossi) ha per decenni tagliato gli organici medici, ha per decenni tagliato i fondi sanitari/i letti ospedalieri/ i posti letto per l’emergenza. Per decenni ha considerato la sanità un“interesse minore per il Paese” con una spesa sanitaria pro-capite inferiore alla media UE. E ha bloccato la  spesa per il personale ospedaliero (tutto) a quella del 2004. Senza considerare cosa è avvenuto dei CCNL sanitari: in 20 anni, 5 CCNL non rinnovati o rinnovati in ritardo e finanziati con pochi denari. Compreso l’ultimo della serie.

I BORBOTTII di ZAIA SONO INDICATIVI
Ignorano i diritti dei sanitari ospedalieri, coinvolti o no direttamente con il COVID.
Presuppongono che tutte le strutture ambulatoriali ospedaliere siano impegnate con il COVID, ma così non è, mentre lo è – spessissimo – per i reparti ospedalieri (pneumologie, infettivi, chirurgie, geriatrie, medicine, sale operatorie, pronti soccorsi).
E, allora, perché questi“santi e eroi” medici ospedalieri non possono lavorare, nel loro tempo libero, in ospedale o nelle strutture ambulatoriali extra-ospedaliere?
“Santificati”in primavera, “cornuti e mazziati” in autunno-inverno.
Caro Zaia, ammetti il Tuo errore e togli questa folle regola.
In alternativa, copri economicamente il danno mensile subìto dai singoli medici, sulla base del fatturato fatto da loro, l’anno scorso, in questi stessi mesi.
Insomma, caro ZAIA, tratta i “tuoi medici veneti” con gli stessi criteri usati per tutti gli altri soggetti con partita IVA !!!
Né santi né cornuti.
In attesa che arrivino le solite centinaia di denunce legate ai morti per COVID.

« Quandoque dormitat Homerus !»

Siamo alla “Selezione negativa per i vecchi”….

di Stefano Biasioli – 24 novembre 2020

            Abbiamo letto con attenzione il testo elaborato da un gruppo di lavoro “misto” che fa seguito alle ben note “raccomandazioni  di etica clinica per l’ammissione ai trattamenti intensivi e per la loro sospensione”, pubblicato dalla SIAARTI il 6/3/20.
Lo commentiamo, con amarezza.

GRUPPO di LAVORO
Era costituito da 7 soggetti + 2 coordinatori: di questi, 5 anestesisti, 1 medico legale, un avvocato, un soggetto DIMEC di Bologna (medico? chirurgo?), un soggetto della U. Cattolica (con competenze non note a Noi).

OSSERVAZIONI:
Chi ha scelto i componenti di questo gruppo? Perché non sono presenti altre figure mediche comunemente coinvolte nell’emergenza? Nefrologi, Infettivologi, Pneumologi, Cardiologi interventisti, Cardiochirurghi, Neurochirurghi?
L’emergenza non tocca solo gli anestesisti-rianimatori, soprattutto in tempi di COVID.
Esempio classico: oggi, in Veneto, 320 posti letto di rianimazione (su 840) sono occupati dal Covid, ma negli ospedali Veneti ci sono altri 3000 pazienti COVID e 8.000 ricoverati non COVID.
E, allora?

continua → Siamo alla Selezione negativa per i vecchi_24.11.20

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO ? Superficiali, incompetenti o ignoranti?

Pensierini di Stefano Biasioli – 23 novembre 2020

Sono un CAPRICORNO, nato a Natale, 77 anni fa.

            Faccio il medico da una vita: 40 anni passati in ospedale (Assistente, Aiuto e Primario in reparti di Nefrologia-Emodialisi) e, da pensionato INPS, libero professionista in nefrologia e endocrinologia.

Nella mia vita di medico ne ho viste di tutti i colori: dai primordi della dialisi alla dialisi computerizzata, dai  trapianti su scimmie (a Lione) ai trapianti da cadavere e da vivente; dalle tecnologie “fatte in casa” alla capitale mondiale della dialisi (a Mirandola).

Ho imparato ad affrontare i problemi clinici, i problemi del malato anche in assenza di linee-guida chiare e certe.

Per questo non capisco e non accetto quello che sta succedendo con questa pandemia, soprattutto in questi mesi autunnali.

In primavera, era giustificata la confusione terapeutica, per la stranezza e la violenza di questo virus…. continua → DILETTANTI ALLO SBARAGLIO__23.11.20 – LINK

PENSIONI INPS, che cosa ha stabilito la Corte Costituzionale

di Michele Poerio 12/11/2020

Tutte le sorprese e le ambiguità della decisione della Corte costituzionale sulla rivalutazione automatica delle pensioni di importo elevato. L’intervento di Michele Poerio, presidente nazionale FEDER.S.P.eV. e segretario generale CONFEDIR.

 La Corte costituzionale ha sentenziato “che il legislatore può raffreddare la rivalutazione automatica delle pensioni di elevato importo e imporre a carico delle stesse un prelievo di solidarietà, a condizione che osservi i principi costituzionali di ragionevolezza e proporzionalità, anche in ordine alla durata della misura” (come si legge nel comunicato stampa del 9 novembre 2020 della Corte stessa). 

 Vediamo se le condizioni di ragionevolezza, proporzionalità, temporaneità (il comunicato dimentica adeguatezza) sono presenti nei provvedimenti previdenziali delle leggi che abbiamo, da ultimo, contestate (leggi 145/2018 e legge 160/2019, leggi di bilancio rispettivamente per il 2018 e 2019). 

…continua → Articolo Poerio_Start Magazine – Link della pubblicazione

 

Da Marco Perelli Ercolini:   Notizie in Breve n 044-2020 – Più allegati: 270 CORTE CONTI delibera_90_2020_sardegna – 271 Min_Salute a Presidente FNOMCEO_ecc – 272 Articolo Brambilla – 273 Corte_Cost sent_234_2020 – 274 DL_149-2020-Ristori-bis – 275 Lettera Presidente FNOMCeO – 276 Brochure_oncologici_nuova – 277 Il giuramento professionale – 278 INPS Mess_4157 del 09nov2020

COVID e Palù

Stefano Biasioli – 10 novembre 2020

“Il COVID è mutato, in Italia gira un ceppo simile a quello spagnolo, ma la mutazione della proteina S lo differenzia dal virus uscito da Wuhan”….sono parole del Prof. Giorgio Palù, virologo prestigioso e “cauto”.

Il genoma dice che il COVID-19 gira tra noi da Settembre e che si è adattato all’uomo.
Ma SARS, MERS, Vaiuolo hanno avuto tassi di mortalità superiori anche al 30% mentre il Covid ha una letalità media dell0 0,3%. Gli uomini si adatteranno a lui o viceversa…
– Tutti i CORONAVIRUS sono ZOONOTICI (virus del raffreddore comparsi mille anni fa dal topolino o dal pipistrello)
– H1N1, comparsa nel 1977, circola ancora….
– H3N2, comparsa nel 1968, ha causato UN MILIONE di MORTI. Circola ancora….
– l’INFLUENZA, in Italia, colpisce ogni anno 10 milioni di persone e fa 10.000 morti (0,1%).
– Nella Bergamasca il 45% della popolazione ha sviluppato gli anticorpi… quindi si è sviluppata una certa immunità…e, oggi, ci sono meno contagi….
– Invece nel Centro Sud, meno colpito 6 mesi fa, ora l’epidemia è molto diffusa….

CURE:
– in attesa del vaccino, funzionano gli ANTICORPI-MONOCLONALI (Regeneron, combinazione di 3 anticorpi, ha curato Trump in 48 ore…)
– remdesivir + eparina + cortisone (Berlusconi).
Gli Anticorpi monoclonali non sono prodotti in grande quantità ma hanno dimostrato che questo virus dà l’immunità.
Il COVID-19 è più virulento di una normale influenza, certo; ha una letalità maggiore. Ma non è minimamente comparabile a quella provocata da altri  virus .
– ETÀ MEDIA DECESSI: è di 81 anni, esattamente come la media di vita di un maschio adulto italiano. Chi muore, purtroppo, ha 2 o 3 comorbidità.

FUTURO
Non ce ne libereremo, il virus diventerà probabilmente endogeno alla specie umana.

PANDEMIA
Questa è la prima pandemia provocata da un Coronavirus.
La Sars e la Mers sono passate dal dromedario, alla civetta delle palme, al pipistrello e poi all’uomo. Si sono affievolite rapidamente perché avevano una mortalità elevatissima, dal 10 al 36%.
Con il Covid19 dobbiamo solo dire “sappiamo di non sapere (Socrate)”
Spagnola (1918), Asiatica (1957), Hong Kong (1969), H1N1 (2009) sono passate in un paio di anni.
Questa (del COVID autunnale) non è una seconda fase ma una seconda ondata, ossia  una riacutizzazione autunno-invernale dopo la mitigazione estiva.
Ora sembra ci si avvii verso una stabilizzazione…se si adopererà la mascherina…. Ma la gente si riversa oggi nei PS perché ha più paura di ieri….

(testo liberamente tratto da Libero del 10/11/20, pag. 3) Libero_10.11.20_pag_1-3

FINANZA / OLTRE LE POLEMICHE, IL PIANO SULLA SANITÀ CHE ANCORA MANCA IN ITALIA

di Giuseppe Pennisi su ilSussidiario.net 

Si parla dei risparmi che si possono ottenere con l’accesso al Mes, ma manca un piano per investire seriamente sulla sanità, specie sul territorio.

L’accesso dell’Italia allo sportello sanitario del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) comporta un risparmio di 5 miliardi nell’arco di dieci anni (come stimato dall’Osservatorio dei Conti Pubblici dell’Università Cattolica diretto di Carlo Cottarelli) ovvero, secondo una procedura leggermente diversa, di 600-700 milioni l’anno (come stimato da Carlo Stagnaro e Luca Fava dell’Istituto Bruno Leoni). Se avessimo fatto ricorso al Mes sanitario la scorsa primavera, avremmo potuto potenziare la sanità ospedaliera e rafforzarla con la sanità militare già questa estate; saremmo stati meglio pronti all’ondata autunnale della pandemia, che ora sta decimando centinaia di italiani e ne sta buttando sul lastrico milioni. Una responsabilità etica prima ancora che politica per chi ha il compito di governare il Paese… continua a leggere QUI

Sciocchezzuole in TEMPI di COVID

di Stefano Biasioli 07 novembre 2020

Oggi, nella consueta conferenza stampa sul COVID 2 + 2 (= recidiva del COVID 2) Zaia ha, come al solito, elencato i nuovi numeri della pandemia in Veneto, quelli che porteranno il Veneto sanitario alla “sua” fase 4, entro 7-10 gg.

Da ciò, l’annuncio che – negli ospedali HUB (ovvero nei 7 ospedali capoluogo di provincia) da MARTEDÌ della SETTIMANA PROSSIMA (10/11/20) si bloccherà tutta l’attività ordinaria, per dedicarsi agli ospedalizzati per COVID.

Ovviamente, il personale – medico e sanitario tutto – verrà riciclato nell’assistenza ai pazienti COVID,  fatte salve le urgenze, per tutti gli altri.

            Ciò che Zaia non ha detto, e che è toccato a Manuela Lanzarin (Assessore alla Sanità) esplicitare in modo sofferto è che “da martedì prossimo viene bloccata l’attività specialistica ordinaria, in tutti gli ospedali del Veneto, pubblici o privati convenzionati” .

C’è scritto nella circolare 6/11/20 (n° 0474775, G 900.01.01) che è stata inviata a tutti i Direttori Generali delle 9 AULSS venete, alle aziende integrate di VR e PD, allo IOV nonché ad ARIS, ANISAP, AIOP, Confindustria, CUSPE, ANSOC, SUMAI.

Capite? È una circolare identica a quella del 7 Marzo 2012!!

Conclusioni? Siamo nel mezzo della bufera….

Ancora.

La circolare non è stata inviata alle Segreterie Regionali dei Medici Ospedalieri… Perché?  Sgarro istituzionale o ennesima dimenticanza?

Secondo Zaia e Lanzarin, chi effettua le visite ambulatoriali, in Veneto? Babbo Natale o i medici specialisti, in attività come dipendenti o come convenzionati ?

MASCHERINE:  c’è in giro uno zoccolo di ignoranti/imbecilli.

Oggi, come al solito, ho fatto una passeggiata vicina a casa: Monticello Conte OTTO, paesino a 5 Km da Vicenza. È durata un’ora. Il tempo giusto per incontrare 30 persone: 25 con mascherina e 5 senza mascherina o con mascherina abbassata. In percentuale, il 16,6% di imbecilli.

Ai primi 2 non ho detto nulla. Alla terza (bionda, 38 anni, portati male) ho detto “mascherina!”. Risposta: “sono vicina a casa…”; ho ribattuto “….perché vicino a casa Sua il virus non gira? Forse che Monticello non ha decine di positivi e almeno 8 morti di COVID ?…. Silenzio…”.

Agli ultimi 2 (2 ragazzotti sui 18 anni) ho fatto solo un gesto (additando la mascherina), cui uno dei due ha risposto con un sorriso di compatimento. Sono sbottato…..“No cari, …sono un medico… volete che Vi accompagni in Rianimazione a vedere qualche malato ..?”.  Il sorriso è scomparso ed è sceso il gelo.

IMBECILLI. CONTRO GLI IMBECILLI NON SI PUÒ FARE NULLA.

Neppure mettendo in giro l’esercito, visto che i vigili (polizia locale) non si vedono per strada. E, se raramente si vedono, girano in macchina, senza mai scendere, se non per fare qualche multa agli automobilisti della zona.

VACCINI ANTINFLUENZALI

            A Vigardolo (paesetto a 3 Km dal mio) nei giorni scorsi una folla ha atteso in piazza la vaccinazione. Dopo un’ora (di promiscuità) i vaccini sono finiti e ricompariranno a fine novembre.

SI PUÒ ???

Ammesso poi che arrivino (a Luglio 2021 o giù di lì) i vaccini anti-COVID, come saranno trasportati  (CATENA del FREDDO) e distribuiti ?

Pensaci, Giuseppino !

Stefano Biasioli
Primario Nefrologo in pensione
Specialista in attività…(fino a martedì 10.11.20)

PIL E LOCKDOWN – Il giallo dei 21 indicatori prolunga il 30ennio perduto dell’Italia

articolo di Giuseppe Pennisi su ilsussidiario.net

Le previsioni autunnali della Commissione europea non sono certo confortanti per un’Italia che in alcune regioni torna in lockdown.

Le previsioni autunnali della Commissione europea, pubblicate ieri, indicano per l’Italia che, dopo un rimbalzo nel 2021 (una crescita del 4,1% del Pil), ci sarà un secondo rallentamento nel 2022 (una crescita del 2,8% del Pil) e solamente nel 2024 si tornerà ai livelli del Pil del 2019. Dato che il Pil pro-capite del 2019 era più o meno ai livelli di quello di 23 anni prima, siamo alla prese con un trentennio perduto (ben più grave del decennio perduto di cui si parlava in America Latina negli ultimi anni del secolo scorso). Un handicap gravissimo per le giovani generazioni che si affacciano sul mercato del lavoro, per i giovanissimi che si approcciano alla scuola e anche per coloro che vanno in pensione dato che il trattamento dipende da un montante figurativo molto reattivo alla crescita economica… continua a leggere QUI

Invito alla lettura del nuovo libro do Paolo Guerrieri e Pier Carlo Padoan  –Avvenire_20201106_A17_5 guerriri padoan

 

Da Marco Perelli Ercolini:   Notizie in Breve n 043-2020 – Più allegati: 263 INPS guida_in_7_passi_per_pensionati_pensionecitt_agg_3_12_2019  –  264 INPS Circ_116 del 02ott2020 – 265 DOCUMENTO-FINALE-FNOMCEO_SIAARTI_22-OTTOBRE-2020_x – 268 INPS Mess_4078 del 03nov2020 – 269 FUNZ_PUBB Decreto-19ott2020-SW-nella-PA