INCAZZATURE da LOCKDOWN – Parte 6

di Stefano Biasioli

PER COLPA di QUALCHE IMBECILLE…
Scrivo per esperienza personale. Per evitare la “sarcopenia”, ogni giorno cammino nella campagna attorno a casa. Oggi ho fatto 7,46 Km, a passo veloce. Ebbene, in 41 minuti ho incrociato 60 persone, 8 delle quali senza mascherina:
– un padre (sui 40) con un figlio di circa 4 anni;
– una coppia (sui 50), di cui lui senza mascherina;
– una coppia di amiche (sui 60), entrambe senza mascherina;
– una coppia (padre e figlia o lui e lei), sui 55-30, runner senza mascherina
– una coppia (marito e moglie) sui 70 anni, lui senza mascherina.
8/60= 13,3%.
13% di IMBECILLI. Per colpa loro, adesso mi chiudono in casa.
Per colpa loro e di tanti come loro (senza mascherina, con assembramenti mai sanzionati/bloccati) torno a fare il criceto. Si, il criceto. Perché da medico, andrò a fare lo specialista in ambulatori all’interno della mia regione. Ma dovrò – a mezzogiorno – fare come un criceto: mangiare in macchina barrette energetiche o porcherie similari. In macchina…
Grazie, proprio grazie. Grazie al pollo Amadori e a tutta quella marea di italiani che, da tanti decenni, non ha studiato educazione civica né ha imparato a rispettare il prossimo suo.
È colpa loro se siamo ridotti così e se dovremo vivere con le mascherine e farci punturare con i vaccini nel prossimo triennio.
Triennio?
Si, accetto scommesse, se non cambiamo i “manici” della giostra.

(Un vecchio medico pensionato, ma in attività)

INCAZZATURE da LOCKDOWN – Parte 5

di Stefano Biasioli

Cts: CHI?

Una serie di articoli ci ha confermato un vecchio sospetto. I membri del Cts (comitato tecnico-scientifico nazionale) hanno pochi titoli scientifici, in campo medico (ossia nel settore fondamentale in tempi di Covid).

A questo punto, immodestamente, chiediamo che siano diffusi:

  1. L’ ELENCO COMPLETO dei COMPONENTI del Cts
  2. Il CURRICULUM DETTAGLIATO di CIASCUNO di ESSI
  3. I DECRETI di NOMINA (da chi firmati, con motivazioni e durata dell’incarico)
  4. L’ELENCO dettagliato delle riunioni fatte
  5. I VERBALI integrali di tutte le stesse.

Insomma, è ora di finirla con le opacità. Chi pretende di limitare le nostre libertà deve essere trasparente come un ruscello di montagna!

Poiché siamo impietosi… chiediamo anche i nominativi di Coloro che hanno  evitato di inserire nel Cts scienziati prestigiosi come REMUZZI, GARATTINI e MANTOVANI…

DRAGHI: Chi? Cambio di passo?

Articolo di Stefano Biasioli (già sindacalista autonomo della dirigenza)
17 marzo 2021

In poco tempo la “fama” di Draghi potrebbe svanire, rapidamente, per effetto della prassi quotidiana del Presidente del Consiglio  e dei suoi ministri.
Draghi ha blindato, con uomini suoi, gli aspetti economico-finanziari, ma ha mantenuto/inserito nel suo governo personaggi di dubbia caratura (Dadone, Di Maio) o manifestamente inadeguati al ruolo (Speranza, nomen-omen).

continua ⇒ DRAGHI_CHI_17.3.21

INCAZZATURE da LOCKDOWN – Parte 4

di Stefano Biasioli

DRAGO con le ali o POLLO AMADORI?

Draghi è cambiato …abbiamo già detto dell’effetto “da cortisone”. Ma anche il suo governo è partito male. Draghi ha blindato il problema economico-finanziario, ma ha trascurato il primo fattore  che, da un anno, affossa la nostra economia.

IL COVID 19.

Infatti, cacciato Arcuri (minimo sindacale) si è tenuto SPERANZA e il problematico CTS (il fantomatico comitato tecnico-scientifico). Non ha neppure pensato di silenziarne le voci….

Non ha dato l’input di cercare VACCINI in ogni parte del mondo, fregandosene della UE e della Van… di turno.

Si è tenuto SPERANZA (nomen omen),uno sfigato già nell’aspetto. Un laureato in scienze politiche (ai miei tempi dicevamo: scemenze politiche), un tizio che è arrivato in parlamento con 4.000 voti e come rappresentante di un partito che – oggi – non arriverebbe al 2% dei votanti. Un tizio che nulla sa di sanità e che nulla ha imparato in questi anni, al Ministero Salute.

Nulla, a tal punto da aver pubblicato (e poi, ritirato) un libro dedicato alla vittoria sul Covid!  Si vittoria sul Covid, come i 5S hanno sconfitto la povertà…!

Nomen, omen.

Quindi, Draghi ha già fatto un errore strategico. Da Draghi a draghetto a pennuto Amadori, il passo è breve.

Soprattutto in tempi di Conte, Letta, Renzi e affini….

INCAZZATURE DA LOCKDOWN – Parte 3

di Stefano Biasioli

ARTICOLO 13 e ARTICOLO 32 della COSTITUZIONE: quale ha la priorità?

Ai più deve essere sfuggito che il Tribunale di REGGIO EMILIA (dott. De Luca, GIP, sentenza 54/2021) ha sentenziato che: “l’autocertificazione falsa in zona rossa non è reato”.

“L’autocertificazione è incompatibile con lo stato di diritto nel nostro paese…”….. “la libertà personale è inviolabile, recita l’art. 13 della nostra Costituzione… e può essere limitata solo dalla autorità giudiziaria…”.

La sentenza si riferisce ad una certificazione (falsa) prodotta da una signora ex DPCM 8/03/2020, relativo alle zone rosse al Nord.

Secondo il GIP la tutela della libertà personale (art. 13 della Costituzione) non ha un valore sociale inferiore alla tutela della salute personale e collettiva (art. 32), funzione che – anzi – la stessa Costituzione pospone alla prima (art. 32 verso art. 13) e non viceversa!

DEDUZIONE: se la pandemia produce condizioni che portino a restrizioni della libertà personale (ma come motivate e giustificate? L’Italia è diversa dalla maggioranza dei paesi occidentali, che hanno normato diversamente?), allora IL PARLAMENTO DEVE MODIFICARE la COSTITUZIONE (con doppia votazione parlamentare).

Insomma, secondo il GIP De Luca (e Noi siamo con Lui) un DPCM, un DECRETO LEGGE, una LEGGE NON POSSONO LEGITTIMAMENTE OBBLIGARE I CITTADINI ALLA CLAUSURA DOMICILIARE !

INCAZZATURE DA LOCKDOWN – Parte 1

di Stefano Biasioli

CONDANNATI ai DOMICILIARI
Già, lockdown, termine anglosassone per addolcire la realtà delle cose. Siamo condannati ai DOMICILIARI, senza essere stati condannati da un giudice civile o penale. Lo siamo per colpa di una serie di governi inetti, che non sono stati in grado di varare (dal 2006!) un piano nazionale antipandemia.

Governi che hanno sottovalutato (Conte2) il problema, per poi riempirci di DPCM illegittimi. Che ci hanno rinchiuso in casa per mesi (primavera 2020), poi liberati (estate), poi massacrati di mascherine e di divieti (autunno 2020, secondo picco della pandemia), che ci hanno negato la Pasqua e il Natale 2020. E che ora (marzo 2021), come se niente fosse, ci hanno nuovamente regalato l’ennesima zona rossa con l’unica novità: dopo l’ennesimo DPCM (il primo del Draghi 1) ora siamo passati a un decreto legge. Cambia la forma, ma non la sostanza! Un decreto legge può essere (o no) convertito in legge dal parlamento entro 60 gg., ossia – nel nostro caso – ben oltre la Pasqua, che passeremo rinchiusi. Trasformarlo rapidamente in legge (assieme ai denari per ristorare le categorie massacrate) no, vero? Troppo difficile…

Altre settimane da passare rinchiusi in casa, come CRICETI … sempre più agitati…

EUROPA MATRIGNA

Da un lato il clamoroso flop Vaccini. Ormai tutti vanno in ordine sparso. Sì comperano fialoidi dove si può e qualche volta anche dove non si dovrebbe.

Che aspetta Roberto Speranza a prendere utili iniziative?

Poi, da qualche ora, l’incresciosa vicenda della Banca Popolare di Bari. Nel lontano 2014, l’istituto barese con l’aiuto del Fondo Interbancario, si attivò per salvare l’agonizzante FER CAS, Cassa di Risparmio di Fermo e provincia.

Dall’Europa tuoni fulmini e frustate a sangue: non dovevate, è aiuto di Stato! Da quel momento, disastrose conseguenze a catena. Ricordate la vicenda di Banca Etruria e dintorni? Migliaia di risparmiatori sedotti e abbandonati con le banche rase al suolo. 

Qualche ora fa dalla Corte europea una sentenza agghiacciante: non fu aiuto di Stato. Perché i giornaloni oggi non ne parlano? Perché coprire questa mostruosa vergogna? Si può essere europeisti oltre ogni limite? Ora i danni, economici e politici, chi li pagherà?
L’opus

Ma che governo è?

articolo di Stefano Biasioli, 13 febbraio 2021

Per tutta la durata della crisi ce ne siamo stati zitti, ma adesso no. Adesso proprio no.

Siamo passati dai conti ai draghi. Da un governo giallo-verde (prima) a un governo giallo-rosso (poi) a un governo giallo-bianco (ora). Con un bianco quirinalizio che rischia di diventare grigio, abbastanza rapidamente.

         Draghi ha messo sotto controllo dei suoi tecnici i ministeri a valenza economica, come programmazione e come spesa. Gli altri ministeri li ha indicati Mattarella… ai partiti sono rimaste solo le briciole: ministeri senza portafoglio o ministeri solo teoricamente importanti.

         Chi ha vinto e chi ha perso ? Hanno perso i partiti che hanno detto si all’ennesimo governo imposto dall’alto e ha vinto il Quirinale, che ha imposto l’ennesimo governo di sinistra, anzi di centro-sinistra. In cui il centro-centro è dato dai brandelli di Forza Italia e da un lega salviniana, con Salvini che ha perso la bussola.

“L’amico Draghi”ha concesso a Berlusconi solo frattaglie: il redivivo Brunetta torna alla Pubblica Amministrazione (dove aveva già creato il caos con le sue norme premiali incasinate); la Gelmini va alle Autonomie (vedremo se darà l’autonomia al Veneto!), in chiaro contrasto con la collega Gelmini (che dovrà invece favorire il SUD!). Quindi, litigi in casa.

E la LEGA? Si è sistemato Giorgetti (l’amico di Draghi!) cui compete il ministero dello sviluppo economico, comunque condizionato dagli uomini di Draghi nei settori essenziali.

Paradossale è l’assegnazione alla veneta Stefani (avvocato!) della delega alla disabilità, di cui costei non sa nulla. A Garavaglia un ministero tutto nuovo (e da creare da zero), quello del turismo. Con o senza lo sport?

E la Lega dovrà masticare duro, perché restano ai loro posti la Lamorgese (Interno) e Speranza (Sanità)… nonostante i borborigmi leghisti…

Il PD si è tenuto 3 caselle pesanti: Difesa (Guerini), Lavoro (Orlando), Franceschini (immarcescibile, ai Beni Culturali).

Di Maio si è tenuto la Farnesina;a D’Incà (rapporti con il parlamento), Dadone (retrocessione alle politiche giovanili), Patuanelli (politiche agricole) vanno ministeri marginali, come ci ha dimostrato la prassi degli ultimi 36 mesi. Ma enorme è stata la fregatura! Infatti il fantomatico ministero della transizione economica è andato ad un fisico estraneo alla Lega, Cingolani. Veramente un bel successo per Grillo e per chi ha votato si, sulla piattaforma digitale.

Per Matteo Renzi, solo le pari opportunità (Bonetti), con la Boschi rimasta a terra.

Per la Triplice, un governo “non amico” (nonostante le loro speranze): basta solo un nome, Brunetta !

È un governo maschilista (alla faccia di Zingaretti), un governo giallo-bianco. Draghi avrà la fiducia del parlamento (tutti appecorati, tranne la Meloni e frange dei 5S), ma questo governo avrà una vita difficile, a partire dalle scelte sui migranti e dalla prosecuzione della caotica gestione della pandemia.

Noi siamo sempre più convinti che Salvini abbia sbagliato strategia, per la terza volta su tre.Doveva lasciare che il Berlusca amoreggiasse con Draghi e prendere le distanze dall’ennesimo governo condizionato dalla sinistra e da chi pensa che la UE sia madre e non matrigna!

AMEN !