INCAZZATURE DA LOCKDOWN – Parte 1

di Stefano Biasioli

CONDANNATI ai DOMICILIARI
Già, lockdown, termine anglosassone per addolcire la realtà delle cose. Siamo condannati ai DOMICILIARI, senza essere stati condannati da un giudice civile o penale. Lo siamo per colpa di una serie di governi inetti, che non sono stati in grado di varare (dal 2006!) un piano nazionale antipandemia.

Governi che hanno sottovalutato (Conte2) il problema, per poi riempirci di DPCM illegittimi. Che ci hanno rinchiuso in casa per mesi (primavera 2020), poi liberati (estate), poi massacrati di mascherine e di divieti (autunno 2020, secondo picco della pandemia), che ci hanno negato la Pasqua e il Natale 2020. E che ora (marzo 2021), come se niente fosse, ci hanno nuovamente regalato l’ennesima zona rossa con l’unica novità: dopo l’ennesimo DPCM (il primo del Draghi 1) ora siamo passati a un decreto legge. Cambia la forma, ma non la sostanza! Un decreto legge può essere (o no) convertito in legge dal parlamento entro 60 gg., ossia – nel nostro caso – ben oltre la Pasqua, che passeremo rinchiusi. Trasformarlo rapidamente in legge (assieme ai denari per ristorare le categorie massacrate) no, vero? Troppo difficile…

Altre settimane da passare rinchiusi in casa, come CRICETI … sempre più agitati…