Cosa fa il SEMAGLUTIDE contro l’obesità?

Il post di Stefano Biasioli, già primario in reparti di Nefrologia-Emodialisi

Per i soggetti diabetici, in sovrappeso o obesi, stanno arrivando notizie positive.

Un recente studio (STEP, in fase III) pubblicato di recente sul NEJMed ha dimostrato come la somministrazione settimanale di Semaglutide sottocute consenta alcuni risultati fondamentali: un buon controllo glicemico e dell’HbA1c (emoglobina glicata) e un calo ponderale importante, dopo oltre un anno di terapia.

A lungo l’industria ha cercato di produrre farmaci efficaci contro l’obesità. Quelli al momento disponibili hanno però pesanti effetti collaterali che ne limitano l’uso (dose e durata). La più efficace, la fentermina, provoca un calo ponderale di circa il 7,5%, che viene ampiamente recuperato quando la terapia viene sospesa, anche per gli effetti collaterali.

A oggi i risultati migliori si ottengono con la chirurgia bariatrica (perdita ponderale del 25-30% del peso iniziale), soluzione peraltro invasiva, con alterazioni permanenti dell’apparato gastrointestinale e con necessità di monitorare l’eventuale comparsa di malnutrizione. Secondo alcune statistiche, solo una netta minoranza dei potenziali operandi si sottopone ad un atto chirurgico, ma preferisce soluzioni di altro tipo (dietetiche e fisiche) con risultati frequentemente deludenti e certamente costosi... continua a leggere ⇒ SEMAGLUTIDE e CALO PONDERALE di S. Biasioli e su StartMag.it