FINANZA & POLITICA – I silenzi sulla legge di bilancio nascondono una “rivoluzione”

Articolo di Giuseppe Pennisi su ilsussidiario.net – LEGGI QUI L’ARTICOLO COMPLETO

L’autunno inizia con dati economici incoraggianti sia per quanto attiene la crescita della produzione e il quadro occupazionale sia soprattutto per quanto attiene – come sottolineato questo fine settimana al consueto convegno della European House Ambrosetti a Cernobbio – gli indicatori di fiducia delle imprese. Sembra proprio che il Governo Draghi sia riuscito, o stia riuscendo, ad effettuare quella svolta nell’atteggiamento degli imprenditori rispetto alle potenzialità dell’economia italiana che mancava da oltre un quarto di secolo.

E’ ancora presto per dirlo. Se la svolta si rafforzasse, grazie all’attuazione delle riforme e degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e di resilienza (Pnrr), l’Italia potrebbe tornare, dopo 25 anni, sulla corsia di una crescita moderata (attorno al 2% l’anno) come si addice ad un Paese a demografia anziana e con un sistema produttivo maturo.

Si tratta ancora di indicazioni fragili e di prospettive che potrebbero non realizzarsi. Un banco di prova importante è la preparazione e attuazione della Legge di bilancio 2022. Le scadenze sono imminenti, anche se pare che non attirino l’attenzione della grande stampa quotidiana. Ricordiamone i punti salienti.

Da quando è in vigore il “semestre europeo” – uno strumento per coordinare le politiche di finanza pubblica degli Stati dell’Unione europea (Ue) per quanto riguarda la tempistica dei principali documenti di politica economica -, un regolamento (Ue) fissa un “calendario comune di bilancio”. Il calendario prevede la presentazione alla Commissione europea e all’Eurogruppo entro il 15 ottobre di un Progetto di documento programmatico di bilancio (Dpb) per l’anno successivo, riassuntivo dei contenuti della manovra predisposta per il triennio di riferimento con il disegno di legge di bilancio. Tale documento, che va anche trasmesso alle Camere nel medesimo termine del 15 ottobre, deve essere coerente con le raccomandazioni delle istituzioni europee.

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