I CONTI “NERI” del GOVERNO GIALLO-VERDE

Articolo di Stefano Biasioli – Pubblicato su startmag.it del 10.4.19

Ancora una volta i “numeri ” spappolano le sceneggiate politiche davanti ai mass media. I numeri del governo giallo-verde sono “neri”, nemmeno grigi. Neri, come l’economia in recessione, alla faccia delle affermazione populistiche di DiMaio (“abbiamo vinto la poverta’”), la sicumera di Conte (” 2019, un anno bellissimo) e le esternazioni di Salvini ( “i gufi di Confindustria”).

Da un governo cosi’ raffazzonato, da una coppia come quella di Caino-Abele (decidete Voi chi sia Caino e chi Abele), da ministri che si fanno selfie , che finiscono su CHI per sbaciucchiamenti alle morose piu’ o meno scosciate, da gente che promette e poi non mantiene, che cosa Vi aspettavate? Un aumento del PIL dell’1-2% nel 2019 ? Un rapporto deficit/PIL del 2% ? La sterilizzazione dell’aumento dell’IVA nel 2020 ? La benedizione della UE e dei mercati ? Le vincite al lotto ? 

Peggio del previsto, il DEF 2019. La bozza circolata ieri conferma il disastro: PIL che scende, il debito/PIL che cresce (dal 132,2% del 2018 al 132,7 % nel 2019…), la disoccupazione in salita (dal 10,6% del 2018 all’11,2% del 2019)…..

Non  ci sono state conferenze stampa governative, ieri. I ministri sono fuggiti alla chetichella.

Una fuga….verso nuovi selfie, domattina ? Dubitiamo che questi ministri facciano un bagno di umiltà e dicano chiaramente agli italiani come stanno le cose. Lo dicano ora, ben prima delle europee. Lo dicano ora, senza sparare ancora su Tria che ( nonostante le topiche relative alle nomine parentali) non ha truccato i numeri.

Quota 100 e “mancia ai poveri/disoccupati” hanno prosciugato le casse statali, senza effetti sul PIL, né  a breve, né  a lungo termine. Da anni sentiamo parlare di dismissioni di immobili pubblici, per fare cassa: adesso si parla di vendere caserme, caselli ferroviari, scuole dismesse etc etc etc per circa 3 miliardi di euro. Un “sogno”, per chi – come me- ricorda uno studio del CNEL sugli immobili pubblici, validato dall’esperienza di UCKMAR. Altri anni, altro CNEL….! Chi scrive, non ha mai preso visione ( ma qualcuno lo ha fatto o no ?) della situazione degli immobili pubblici, della loro condizione immobiliare, della loro redditività e dei costi di manutenzione. In un paese normale, ma l’Italia non lo è, prima di “sparare” cifre su vendite immobiliari statali tutte da verificare (chi sarebbero i compratori e quali sarebbero le nuove destinazioni d’uso di siffatti immobili dismessi…?), occorrerebbe disporre di una banca dati adeguata ed aggiornata. A chi compete farlo ? A Toninelli, a Casaleggio, a Di Maio ?

La finiamo qui.

MA NON SENZA RICORDARE CHE QUESTO GOVERNO HA MESSO A PUNTO UN FURTO A DANNO dei PENSIONATI che, strategicamente, sarà CONCRETIZZATO DOPO LE ELEZIONI EUROPEE.

UN FURTO di 3,2 MILIARDI di EURO, a danno di TUTTI I PENSIONATI, con pensioni superiori a 3 volte il minimo INPS (1530 euro/lordi/mese). A moltissimi saranno tolti decine o centinaia di euro, a molti sarà tolto ben di più. Comunque sia, il 32% del costo del reddito di cittadinanza sarà pagato dai pensionati.

Una politica “da comunisti”, un “esproprio ” a danno dei pensionati. In un paese in cui almeno 12 milioni di persone non pagano le tasse: eppure vivono. 5 milioni di essi forse vivono malaccio, ma gli altri 7 milioni come campano ? Con espedienti legati al lavoro nero o con continue vincite al gratta e vinci ? 

La benemerita Finanza non è mai stata messa in grado di stanare il 70% degli evasori totali e di recuperare una quota significativa dei 100-120 miliardi di evasione. Per questo, i governi degli ultimi venti anni (incluso quello SALVINI-DIMAIO) hanno preferito non potenziare significativamente i controlli incrociati (tenore di vita/ denuncia dei redditi) e mettere la mani in tasca ai pensionati, per ridistribuire denaro a chi non ha, o non vuole avere, un lavoro.

NO, COSÌ NON VA. GLI ELETTORI del NORD non hanno votato LEGA per questo ! Hanno votato LEGA (in larghissima parte) per il SI-TAV, per il SI-PEDEMONTANA, per l’AUTONOMIA REGIONALE (in un’Italia federalista), per la FLAT-TAX, per la STERILIZZAZIONE dell’IVA….per la DETASSAZIONE del LAVORO, per la CHIUSURA dei CONTRATTI PUBBLICI in SANITA’, quelli bloccati dal lontano 2009…

CONCLUDENDO

Adesso, le chiacchiere stanno a zero. Alle EUROPEE i PENSIONATI LEONIDA, i PENSIONATI del FORUM PENSIONATI d’ITALIA voteranno tenendo ben presente chi li ha traditi, con promesse non mantenute, in questi 12 mesi. Tenendo ben presente le sceneggiate dei ministri e sottosegretari, i selfie, le dichiarazioni, le “parate” televisive.

Cosa succederà ?  Il futuro è sulle ginocchia di Giove, ma ciò che è successo dal 2011 al 2018 è memoria troppo recente. Certo, siamo in Italia. E, chi ha solo un lavoro legato alla politica e alle poltrone della politica, farà di tutto per resistere altri 4 anni.

Noi, pensionati, non ce lo meritiamo !