OGGI… SCIOPERO DEI MEDICI OSPEDALIERI

Era ora… sono passati 9 anni da quando è  stato sottoscritto un contratto nazionale, decente ma comunque un contratto.

Da allora è cambiata l’Italia ma i vari governi hanno fatto di tutto tranne che dare denari e organici ai medici ospedalieri e ai sanitari ospedalieri.

A nessuno, a Roma, interessano le sorti della sanità pubblica… e così si è risparmiato sul SSN e si è fatta sanità sulla pelle dei medici. Alla faccia della salute dei medici e dei pazienti e della normativa europea in tema di orario settimanale, di riposo dopo la guardia e di reparti con organici sufficienti a garantire la regolarità e la qualità del servizio.

Ma, come sempre, poco spazio è stato dato dai media alla massiccia protesta medica.

PROTESTA SACROSANTA MA IGNORATA DALLA TV DI MENTANA E MESSA IN CODA AI VARI NOTIZIARI.

GIÀ…. IN QUESTA ITALIA  di “palta”

Tutti danno retta alle “sparate” dei gialloverdi e pochi ai problemi sanitari….

E ora…. che succederà?  Noi abbiamo pietà per i Colleghi che andranno in  pensione avendo perso i benefici contrattuali di ben 3 contratti.

Un danno irreversibile che potrebbe dare avvio a azioni legali per danno contrattuale prolungato.

Un giorno di sciopero nazionale.

E adesso? Che faranno questi Sindacati ospedalieri? Si accontenteranno delle solite promesse sbrodolate dal ministero di lungo Tevere Ripa ?????

Noi, nel nostro piccolo, sapremmo cosa fare. Ma noi siamo quelli che abbiamo bruciato il fantoccio della Bindi nel lontano 1999. Altri tempi, altri sindacati, altre storie sindacali…

Ma allora c’era un unico sindacato medico realmente autonomo: la CIMO.

 

Stefano Biasioli

(Past President Confedir – Past Past President CIMO)

Pensiero del giorno…

Questa sera – lunedì 5 Novembre, su Sky 821, alle ore 20:15…. INTERVISTA a STEFANO BIASIOLI… sulle PENSIONI.

(L’INTERVISTA È STATA FATTA A VERONA al CONVEGNO di APS-LEONIDA del 20 OTTOBRE SCORSO).

Lettera inviata al Foglio di Giuliano Cazzola

Al direttore –

Oltre all’incarico di ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, a Luigi Di Maio stanno per conferire la delega alle Smargiassate e alle Parole in libertà: un ruolo che, in via di fatto, sta esercitando fin dalla formazione del governo Giuseppe Carneade Conte.

Senza perdere tempo a ricordare i casi delle tabelle apocrife, dei delitti perfetti commessi all’Ilva, dei commi virali in materia fiscale, basterebbe ricordare le sue ultime performance.

A suo avviso, grazie alle quote in tema di pensioni, per ogni lavoratore che esce anticipatamente entreranno due o tre giovani. Come se le aziende decidessero di gonfiare gli organici. Poi, di fronte all’aumento della disoccupazione (avrebbe potuto  legittimamente chiamare in causa la frenata dell’economia) ha attribuito la responsabilità al Jobs Act. Come fanno i ragazzini quando danno la colpa agli altri per il vetro dell’oratorio  che hanno rotto con un calcio al pallone.

Giuliano Cazzola

FINIANZIARIA E PENSIONI… NOTIZIE IN DATA 1.11.2018

(a cura di S. Biasioli)

Ieri, Di Maio DIXIT….. « …Riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza sono finanziate nella legge di bilancio (7 + 7 miliardi) ma le norme relative saranno varate a parte, con un decreto sùbito dopo la legge di bilancio o prima della fine dell’anno…».

Al di fuori del «dimaiolese», il significato è chiaro.

Lo ha esplicitato su “LA VERITÀ” (01/11/18, pag. 2) Claudio ANTONELLI . Ne riportiamo integralmente lo scritto.

« Il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni saranno esaminati DOPO la LEGGE di BILANCIO, con iter diversi e tempi più lunghi. Probabilmente saranno inseriti in un COLLEGATO, che non avrà un iter ordinario ma userà la DELEGA (Art.76 della Costituzione, potere legislativo al governo). Si tratta di una DELEGA PREVENTIVA che consente al governo di muoversi senza sorprese o agguati… Di solito lo si fa per le leggi fiscali. Lo schema ha però un lato negativo: i TEMPI.  L’iter del collegato durerà almeno 4 MESI… non solo ma il DECRETO COLLEGATO richiederà  numerosi DECRETI DELEGATI… per cui il reddito di cittadinanza potrebbe essere erogato a partire da Luglio 2019…

…A slittare (il 31/10/18) è stato anche IL TAGLIO alle PENSIONI D’ORO, che (secondo fonti governative) rientrerà tramite un EMENDAMENTO o uno dei DECRETI COLLEGATI alla finanziaria….

Forse per recuperare un parere di costituzionalità, forse per una scelta politica… In ogni caso, sembrerebbe accantonato il “calcolo Boeri” (NdR= taglio retroattivo basato sul delta tra età al pensionamento e nuova età pensionabile) ma RESTA LA MINACCIA del TAGLIO PENSIONISTICO che… partirebbe dai 2.800 euro netti/mese, creando un pericoloso precedente:              lo schema applica infatti una logica progressiva. Va inoltre ricordato che, dall’1/1/19, scatterà  l’adeguamento ISTAT delle pensioni… con un costo di 2 miliardi…

Per recuperare questi costi, il Governo potrebbe usare uno SCHEMA PROGRESSIVO, per TAGLIARE la RIVALUTAZIONE delle PENSIONI proprio partendo dalla SOGLIA di 2.800 euro. Sebbene, fino ai 3.000 euro netti/mese, si tratterebbe di pochi euro/mese, lo scherzetto  consentirebbe di risparmiare una cifra attorno al  MILIARDO e MEZZO…. ».

FIN QUI Claudio ANTONELLI (La Verità).

Ma, aggiungiamo NOI LEONIDA,

DEVE ESSERE BEN CHIARO AI PENSIONATI (attuali e futuri) che il GOVERNO GIALLO-VERDE HA INTENZIONE di COLPIRE 2 VOLTE i PENSIONATI:

  1. Con la MANCATA RIVALUTAZIONE delle PENSIONI, che continuerà anche dopo l’1/1/019, e che avrà un CARATTERE PROGRESSIVO (per tamponare la Corte Costituzionale), a partire dalle pensioni superiori a 5 volte il minimo INPS (circa 2.580-2.800 euro/mese);
  2. Con il NUOVO CONTRIBUTO di SOLIDARIETÀ QUINQUENNALE, che COLPIRÀ le PENSIONI over 90.000 euro lordi/anno, con tagli che (ipotesi A) saranno a partire dal REDDITO ZERO o (ipotesi B) saranno a partire da 90.000 EURO IN SU (per fasce).

In ogni caso, scatteranno nuovi furti pensionistici, più  lunghi e più pesanti dei precedenti.

Pietro Gonella li ha quantificati (si vedano al proposito, in questo sito, le TABELLE GONELLA…- Sez. Notizie – data 29.10.18).

DI FRONTE alle CIFRE CHE CI SARANNO TOLTE, OGNI PENSIONATO DOVRA’ DECIDERE: restare “passivo” o ” ricorrere a massicce azioni legali” ?

NOI dell’APS-LEONIDA, di certo, RICORREREMO…..

VOI PENSIONATI, UNITEVI a NOI !!!!!!

Manovra economica per il 2019

Come   Nostre   precedenti  previsioni il DDL Bilancio 2019 passa  da 73 articoli a 115 articoli , come indicato nel Testo che verrà inoltrato  alle Camere entro domani 31 ottobre. Nell’articolo  si evidenziano alcuni  capitoli  della manovra, mentre  per pensioni e reddito di cittadinanza si conferma la predisposizione di due DDL Collegati.

A cura di Giorgio Landi e Stefano Biasioli… 

Manovra Economica per il 2019_30.10.18

A proposito dei tagli ai pensionati

Solo i pensionati perennemente  «distratti» ed i pensionati dal perenne  «nessuno me l’ha detto….» possono pensare che il governo giallo-verde non  attenti alle loro sudate pensioni.

DE MAIO VULT !  Mentre  Salvini non organizza alcuno sbarramento a tutela  delle “cosiddette pensioni d’oro”.

Noi della Federspev, dei Leonida, della Confedir, dei Pensionati uniti d’Italia siamo invece sul limitare del bosco, a controllare il nuovo attacco e a organizzare il contrattacco.

PER CHI NON HA MEMORIA

Noi pensionati  della fascia superiore a 5 volte il minimo INPS (circa 2.560 euro) ABBIAMO GIÀ DATO. Si, abbiamo già dato, perché – forzosamente- le nostre pensioni sono state abbattute, dal 1993 al 2018,  per 11 anni su 26. Siamo stati costretti dallo Stato a versare «contributi forzosi» per il 46,15%  dei citati 26 anni.

Vi ricordiamo le leggi che hanno danneggiato i pensionati: 41/1986; 448/1988; 438/1992; 449/1997; 388/2000; 127/2007; 214/2011; 147/2013;  109/2015.  Nove leggi e…forse…ce ne siamo perse anche alcune altre.  CONTINUA A LEGGERE

Tabelle di P. Gonella:

TABELLE dei PRELIEVI FORZOSI

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA Tab_1_IPOTESI_1°

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_2_IPOTESI_2°

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_3_IPOTESI_1°_12%

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_4_IPOTESI_2°_10%+14%

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA Tab_5_IPOTESI _1°_14%

CONTRIBUTO_SOLIDARIETA_Tab_6_IPOTESI_2°_10%+14%+16%

Le decisioni del Direttivo FEDERSPeV

Il Direttivo FEDERSPeV, riunito ieri nella sede di Via Ezio, 24 – Roma, ha approvato all’unanimità la relazione del Presidente Prof. Michele Poerio (Presidente anche del Forum Pensionati d’Italia) che ha in sintesi ricordato:

  1. le iniziative del Forum, della FEDERSPeV e dei Leonida degli ultimi mesi, nei confronti del PdL 1071;
  2. i documenti sul tema pensionistico scritti da molteplici pensionati (tra cui Poerio, Sizia, Biasioli, Gonella…) e da esperti in tema di pensioni (in primis G. Cazzola). Detti documenti sono presenti sul sito FEDERSPeV e APS-Leonida;
  3. il successo della Tavola Rotonda svoltasi a Verona sulle pensioni (N.B. trovate ampi riferimenti sul sito APS-Leonida);
  4. l’azione di proselitismo tra i pensionati, in previsione di nuove iniziative legali contro la prossima legge di stabilità.

Tavola Rotonda sulle Pensioni. Verona 20.10.18

È stato un successo la TAVOLA ROTONDA SULLE PENSIONI, organizzata dall’APS-LEONIDA, sabato 20/10/2018, a Verona.

La Sala Convegni dell’Unicredit (Via Garibaldi, 2 – Verona) si è infatti riempita, un po’ alla volta, fino a raggiungere la ragguardevole cifra di 189 presenti. A tutti, è stata distribuita una cartellina con prezioso materiale informativo relativo al tema, tra cui i testi significativi del Dr Giuliano Cazzola (Un regime pensionistico speciale e punitivo), del Dr. Pietro Gonella (Dati conoscitivi macroeconomici dell’INPS), della Dottoressa Antonella Mundo (Memoria sul PDL Camera 1071 e sui PdL collegati) e del Dr. Stefano Biasioli (I nuovi ebrei).

Coordinata dal giornalista economico Antonio Quaglio, la tavola rotonda è iniziata puntualmente alle 10,30.

Dopo il “benvenuto ai presenti” – dato dal Presidente dell’APS Leonida, Dr. Roberto Mencarelliche ha ricordato– “APS-LEONIDA fa parte integrante del Forum Pensionati d’Italia, di cui vedete il logo sul manifesto della Tavola Rotonda. Il Forum è rappresentato qui dal Prof. Michele Poerio, Presidente del Forum stesso, che svolgerà la sua relazione alla fine della giornata…. Del Forum si parla altresì nelle slides di questa Tavola Rotonda, slides che verranno inviate – a richiesta – ai partecipanti alla giornata odierna”, la parola è passata al Prof. Alessandro MAZZUCCO (già Rettore dell’Università di Verona ed attuale Presidente della Fondazione Cariverona) che ha ribadito alcuni concetti, familiari per chi lo conosce…. CONTINUA A LEGGERE