Aggiornamento 21.06.18: Riforma pensioni / Quota 100, il ministro Salvini: “Entro l’anno smontiamo la Fornero”

Questa mattina su Rai3 nel corso della  trasmissione Agorà , Matteo SALVINI ribadisce l’intenzione di  “smontare la legge Fornero …” , come indicato nell’articolo pubblicato su www.ilsussidiario.net  , insieme ad altri contributi su materia previdenziale.

Riforma Pensioni 2018, ultime notizie sul Governo e Quota 100: Di Maio, “finanziarla con taglio vitalizi e pensioni d’oro”. Usb attacca Inps e l’esecutivo: tutte le novità 

21 giugno 2018 – agg. 21 giugno 2018, 10.39 Niccolò Magnani www.ilsussidiario.net 

La modifica della Legge Fornero in tema di pensioni, è sempre stata uno dei “cavalli di battaglia” del nuovo governo formato dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle. Obiettivo, stravolgere completamente la legge, introducendo la famosa quota 100, ovvero, andare in pensione a 64 anni se si hanno almeno 36 anni di contributi (64 + 36 fa 100). Una volontà ribadita anche nelle scorse ore dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che in occasione di un’intervista rilasciata al programma di Rai Tre, Agorà, in cui ha parlato anche dei migranti e della scorta di Saviano, ha ammesso: «La riforma della Legge Fornero? Entro l’anno. Ci sono dei ministri che non hanno ancora gli uffici e quindi aspettiamo che i ministri abbiano gli uffici e poi entro l’anno si comincia a smontare la legge Fornero ripartendo da quota 100». Entro la fine del 2018 è quindi molto probabile che venga introdotta una nuova legge sulle pensioni, fra le questioni più pregnanti del nuovo esecutivo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

 QUOTA 100 PER TUTTI MA CON MENO SOLDI? 

Come segnala il quotidiano “Avanti” il progetto per riformare le pensioni del Governo gialloverde potrebbe avere, oltre ai problemi di coperture e inserimento della misura in una Finanziaria già “pesante” per gli altri provvedimenti promessi dal Contratto (Flat tax, Reddito cittadinanza ma non solo), anche una decisa problematica per le cifre dell’assegno pensionistico stesso. La logica del Governo è infatti una Quota 100 per tutti, e non solo per commercialisti, avvocati e medici come lo è già nella legislazione di oggi: chi per va in pensione adesso e percepisce 1.289 euro di pensione, «con la quota 100 prenderebbe 1.089 euro. Inoltre, quota 100 non sarebbe conveniente per i giovani che hanno carriere discontinue», sottolinea il quotidiano socialista. Non solo, secondo gli ultimi studi del Sole 24 ore chi ha avuto carriere discontinue e attualmente ha avuto interruzioni al lavoro superiori ai 2 anni o per malattia o per cassa integrazione, con la Quota 100 rischierebbero di posticipare la pensione di almeno altri 3 anni. Insomma, la riforma Lega-M5s della legge Fornero per anticipare la pensione degli italiani potrebbe avere degli effetti collaterali non propriamente da “lasciare in secondo piano”.. 

RIFORMA PENSIONI, DI MAIO: “DA VITALIZI E PENSIONI D’ORO, FONDO PER LE MINIME” 

Nell’intervista rilasciata a Porta a Porta il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha spiegato a Bruno Vespa come intende finanziare un possibile supplemento di pensioni “minime”: il progetto lo ha presentato già ieri mattina al presidente dell’Inps Tito Boeri e sarò oggetto di discussione al prossimo Consiglio dei Ministri. «Pronto un provvedimento per creare un fondo in cui far confluire i tagli ai vitalizi e alle pensioni d’oro da destinare ai pensionati minimi. Vediamo quanti soldi recuperiamo, ma è un problema di giustizia sociale», ha spiegato Di Maio illustrando come da questo fondo sarebbe possibile coprire il necessario fabbisogno degli assegni minimi per i tanti pensionati italiani. Sul tema delle “priorità” del Governo in merito ai tanti provvedimenti lanciati nel Contratto, Di Maio ha anche spiegato che reddito di cittadinanza e flat tax, ove possibile, saranno inseriti al più presto nell’agenda politica forse già a partire dalla prossima Finanziaria. «Acceleriamo e spero di poterlo portare in legge di bilancio a fine anno», ha rilanciato il ministro riguardo la misura per la povertà messa in atto dal programma M5s. 

USB CONTRO GOVERNO E INPS 

Con una lunga nota pubblicata dalla sezione Toscana dell’Unione Sindacale di Base, i sindacati autonomi rivendicano un’azione forte e “pubblica” del nuovo Governo dopo che tutti i precedenti – secondo l’Usb – avrebbero fallito nel tentare di sistemare il nodo pensioni in Italia. «L’Unione Sindacale di Base rilancia la battaglia per la difesa delle pensioni e la previdenza pubblica, dopo anni di scellerati attacchi e di tentativi di smantellare l’INPS. Con la scusa del pareggio di bilancio in costituzione i Governi negano la possibilità di aumento della spesa sociale, questo significa che come già avvenuto nel recente passato, che ci saranno pesanti tagli alla sanità, alle pensioni, così come sarà quasi impossibile procedere alla revisione della Legge Fornero», scrive la nota pubblicata ieri in tutti circoli toscani. L’attacco è diretto all’Inps e anche all’attuale governo che dai primi provvedimenti ipotizzati non sembra convincere appieno neanche la sezione Usb dei sindacati autonomi. «L’INPS è sottoposta da tempo ad un processo di ristrutturazione che prevede esternalizzazione delle prestazioni, riduzione della possibilità di accesso da parte di lavoratori e pensionati, riduzione progressiva e sistematica degli operatori con scadimento voluto delle prestazioni ancora garantite non si sa per quanto. Si vuole spingere l’opinione pubblica verso la condivisione di una privatizzazione completa della previdenza pubblica di cui l’INPS è garante e simbolo», conclude l’invettiva l’Unione Sindacale di Base.