OSCENITÀ! Il documento congiunto FNOMCeO-SIAARTI sulle SCELTE terapeutiche in tempi di COVID

        articolo di Stefano Biasioli

          Solo ora siamo venuti in possesso del Documento SIAARTI (Soc. Italiana Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia intensiva) del 6/03/20, in cui questa Società (che non rappresenta tutti gli anestesisti… e tanto meno tutti i medici intensivisti…) formulava una serie di RACCOMANDAZIONI per supportare i clinici coinvolti nella cura dei pazienti con COVID.

Sulla base di queste è stata istituita una Commissione FNOMCeO (ordine medici) e SIIARTI volta a scrivere un testo di possibile modifica del codice deontologico medico in tema di scelte “tragiche” in occasione di patologie sanitarie straordinarie, come il COVID.

Detto documento (scrivono) “verrà utilizzato dalla Consulta Deontologica Nazionale (CDN) della FNOM da un punto di vista codicistico “.

Sono 3 facciate di una gravità unica.

…. continua a leggere Oscenità_Scelte terapeutiche in tempo di COVID_30.10.20

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Il VACCINO ANTI-COVID, araba fenice?

di Stefano Biasioli – 27 ottobre 2020

            In medicina, esistono diverse sottospecie professionali. I medici ospedalieri (dipendenti o convenzionati), i medici di famiglia, i pediatri, i liberi professionisti, i medici universitari.

Nell’ambito delle scienze biologiche, esistono i teorici (solo insegnamento e ricerca di vario tipo) e i pratici (es. veterinari).

            Chi scrive è stato medico ospedaliero, per 45 anni e – in veste di medico nefrologo – dializzatore – ha dovuto battersi sul campo contro vari nemici, allora sconosciuti o quasi: le insufficienze renali acute e croniche, le complicanze devastanti della sindrome nefrosica, le complicanze drammatiche del diabete (ulcere, necrosi, perdite di arti). Ha dovuto inventarsi soluzioni per dializzare TUTTI i pazienti uremici terminali: dialisi extracorporea, dialisi peritoneale, plasmaferesi, terapia nutrizionale, dosi massive di cortisonici….

Tutto, per cercare di salvare i malati. Tutto, inventandosi sussidi tecnici prima inesistenti: doppia pompa del sangue; cateteri peritoneali; nuove soluzioni dialitiche; tecniche diagnostiche nuove; approcci nutrizionali. Tutto sul campo, mettendo in gioco se stessi, pur di cercare di trattare i pazienti al meglio.

In quegli anni, Noi – nefrologi italiani – abbiamo insegnato al mondo come si faceva la dialisi.

Da quelle esperienze è nata la dialisi moderna (super computerizzata e super-personalizzata), ma senza quella prassi quotidiana, non si sarebbero fatti progressi strepitosi, quelli che hanno portato alla lunga sopravvivenza dei pazienti dializzati e anche ai trapianti d’organo.

Poche risorse (economiche e di personale) ma tanto ingegno e tanta volontà, senza limiti orari.

Non eravamo degli eroi, ma dei medici che cercavano di unire la teoria alla pratica quotidiana, per curare.

QUESTA LUNGA PREMESSA per DIRE che OGGI, se siamo arrivati ai problemi di questi mesi, la COLPA È DI CHI HA VOLUTO MASSACRARE LA SANITÀ PUBBLICA: tagliando risorse (-25 Mld in 20 anni), non programmando il personale  medico e sanitario, non rispettando le scadenze contrattuali, riempiendo la sanità di assurde logiche bocconiane e di pseudo-budget…

GIÀ. QUANTO VALE UNA VITA UMANA ?

QUALI SONO STATI e SONO I DANNI PRODOTTI da UNA MANCATA PROGRAMMAZIONE SANITARIA: invecchiamento, pluripatologie, diabete, encefalopatie, cancri, VIROSI ?

Si, VIROSI !

Adesso il ministro della salute si chiama SPERANZA. “Speranza che tutto vada bene…”. Ricordate le lenzuolate di 6 mesi fa ? Dove sono, ora ?

C’è stato un ministro della sanità medico, uno dei pochi.

Si chiamava e si chiama Sirchia, un primario ospedaliero prestato alla politica. Sirchia (anni 2002-2003) si trovò a dover combattere la SARS, una  pandemia pericolosa e con una mortalità attorno al 9%. Ebbene, Sirchia mise in piedi  (istituì)il CDC(Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive), con il decreto legge 81/2003 e con la legge 138/2004. Questa legge prevedeva che il Centro fosse finanziato ogni triennio e fosse guidato da un grande epidemiologo, Donato Greco. L’obiettivo era quello di prevenire le virosi (se possibile) e di implementare una strategia difensiva contro le pandemie. Per evitare le bufere sanitarie, come quella attuale.

Ebbene, il CDC è stato finanziato fino al 2012 e poi soppresso, per colpa dei governanti di allora, di quella stessa “sinistra” che governa oggi.

Chi se ne ricorda? In nome della “spending review” sono stati TAGLIATI ORIZZONTALMENTE settori decisivi per la nostra vita: sanità, ricerca, istruzione. TAGLI ORIZZONTALI, senza pensare al futuro. Almeno quello che ci sta davanti: infezioni virali, a comparsa periodica. Virus nuovi, virus “naturali” o “artificiali”. Virus con comportamenti strani e con durate imprevedibili.

Il mondo globalizzato è un mondo esposto alle pandemie, ma l’Italia non ha un CDC o un suo equivalente. Perché ?

CONTE pensa di essere Churchill… Conte ha promesso vaccini anti-COVID, a “go go” e gratuiti.

Noi pensiamo che si tratti di un’araba fenice. Certo, molte multinazionali del farmaco sono state pesantemente foraggiate da Europa e USA, alla cieca, per creare un vaccino. Alcuni sono alla fase 3, che – di solito – dura 3-4 anni. Qui la faranno durare mesi ?

Noi, che siamo medici pratici, ci chiediamo ? Ammesso che il VACCINO anti-COVID arrivi a breve, funzionerà?

SE funzionerà, darà una copertura duratura o solo per pochi mesi ? Sarà gratuito o a pagamento (dal Luglio 2021) ?

Poche certezze, tanti dubbi. Noi, che siamo stati e siamo medici pratici, pensiamo che il futuro reale sia invece costituito dagli ANTICORPI MONOCLONALI, dal PLASMA dei SOGGETTI GUARITI e dagli ANTIVIRALI.

Per ora, assistiamo – sempre più incazzati – alle sceneggiate, insulse e pericolose, di un governo INCAPACE di PROGRAMMARE (5 mesi buttati via) e di APPRONTARE PIANI ORGANICI, da attuare su base regionale.

Assistiamo, imbesuiti, alla mancanza del vaccino anti-influenzale (e alla drammatica difficoltà nelle vaccinazioni programmate) e alla mancanza di regole chiare nei confronti dei POSITIVI al COVID, SINTOMATICI o NO CHE SIANO.

Chi va a domicilio, a visitare i positivi sintomatici? Chi va a domicilio a visitare i bambini (forse positivi) con febbre e tosse ?

PERCHÉ NON SONO STATE ALLESTITE UNITÀ TERRITORIALI SPECIFICHE, da inviare a domicilio ?

IL FALLIMENTO di IMMUNI dice tutto.

Dilettanti allo sbaraglio.

Questo sono Conte e i membri del suo fantomatico CTS.

Quelli che uccidono l’economia spicciola ma sono incapaci di gestire i trasporti pubblici e di capire che non è possibile SEMINARE IL PANICO NEL PAESE e continuare a fare promesse, che non sono in grado di mantenere…. .

Continuano a trattarci da untori, mentre siamo persone, mediamente istruite. Non ci volevano i soloni del CTS per insegnarci banali norme igieniche, che valevano anche ai tempi della “spagnola”, cento e rotti anni fa…

LA LIBERTÀ VIENE PRIMA DELLA SALUTE.

Ma la salute va garantita a tutti, senza mettere quei tutti alla “galera domiciliare”.

Non siamo schiavi, ma cittadini consapevoli.

Finalmente  le categorie colpite ingiustamente (e irragionevolmente) dall’ultimo DPCM si sono arrabbiate.

Era ora che si muovessero, per evitare il fallimento del nostro Paese.

Stefano Biasioli
Primario Nefrologo in pensione

GRAZIE, Conte !

di Stefano Biasioli – 25 ottobre 2020

Ringrazio, di cuore, Conte e il suo governo !

Lo ringrazio per far aver fatto  capire, a me cittadino italiano -medio e di media cultura – che, SONO INCAPACE di BADARE A ME STESSO.

Che sono incapace di difendermi da un virus bastardo; che sono incapace di mettermi la mascherina, di pulirmi le mani e la cute, di osservare le banali precauzioni igieniche…. Quelle adottate dai nostri antenati durante la spagnola degli anni 1916-1918.

Per fortuna che c’è Conte, con i suoi DPCM SALVIFICI per la mia e per l’altrui salute.

Per fortuna che c’è Conte, che,  per salvare la mia salute, mi TOGLIE la LIBERTA’, ossia il bene più prezioso, per me, per tutte le persone, per la democrazia. Mi toglie un anno di vita, a me che di anni ne ho 78. Un anno di vita, per evitarmi di ammalarmi di Covid, anche se potrò morire per complicanze di un problema oncologico, di una cardiopatia, di una aritmia, di una insufficienza renale. Tutte patologie trascurate da almeno 9 mesi: ma Conte vuole così, per il mio bene.

Per fortuna che c’è Conte che, per salvare gli italiani dalla pandemia, viola il rapporto costituzionale tra stato e regioni (legge costituzionale del 2001) imponendo di fatto un nuovo lockdown, contro il parere della maggioranza delle regioni.

Per fortuna che c’è Conte, che per salvare la salute degli italiani, rovina per la seconda volta l’economia del Paese Italia, bloccando tutto il mercato della ristorazione, del turismo, della alimentazione.

Per fortuna che c’è Conte, che è riuscito  nel  riempirci di mascherine (!?), di tamponi rapidi (?!), di trasporti urbani e extraurbani, di extracomunitari infetti e di migranti in fuga (senza mascherine e senza lockdown), di banchi scolastici monoposto.

Si è dimenticato di mettere gli scanner all’entrata delle scuole e di potenziare lo spostamento degli scolari utilizzando gli autobus privati da affiancare a quelli pubblici.

Ma, volete fargliene una colpa….? Sono aspetti marginali, dati i grandi successi su tutti gli altri campi.

Ringrazio Conte, per AVERMI FATTO CAPIRE che È COLPA NOSTRA QUELLO CHE È SUCCESSO!

Non colpa sua e del suo governo (posticcio, distonico e lontano dal Paese), governo  che non ha saputo approntare un piano sanitario accettabile, prima in Inverno e poi in Estate….

MA È COLPA MIA, è COLPA dei CITTADINI “NORMALI”: noi non abbiamo capito e non capiamo… Non ci sappiamo difendere dal mostro….

Per fortuna che c’è LUI. Il CONTE… nostra guida e nostro protettore…..

Ma, c’è un grosso ma. Perché CONTE non la pensa come pochi, seri, scienziati (Palù, Remuzzi su tutti) ma si nasconde dietro le spalle del fantomatico CTS, di cui ignoriamo la composizione totale e le competenze specifiche.

Questo CTS ha detto a Conte che POSITIVITÀ al COVID SIGNIFICA NMALATTIA; che positività al COVID significa capacità infettante del positivo, di ogni positivo.

Non è così. Soprattutto se si considerano positivi soggetti testati con 33 amplificazioni del virus, ossia quando il virus è presente, ma morto.

Grazie, CONTE. Per averci rovinato la vita fino alla fine di Novembre, per ora. In attesa di rovinarci il Natale, santo Stefano, Capodanno e l’Epifania.

CONTE ha promesso che ne saremo fuori solo con il Vaccino, ipotizzandone l’uso già dalla fine dell’anno.

Non sarà così… Si accettano scommesse… Se arriverà il vaccino, a quanti sarà dato e per quanti mesi darà protezione ?

Ah, solo Conte lo sa. Solo Speranza ha scritto un libro sulla sua vittoria sul COVID… esattamente come Di Maio ha cantato vittoria contro la povertà…

Ma CONTE SA TUTTO. SA che IL COVID GLI GARANTIRÀ di RESTARE a CAPO del GOVERNO FINO al 2023.

LO FA PER IL NOSTRO BENE……

Grazie, CONTE. Non Ti dimenticheremo….. mai !

Sei il General Badoglio degli anni 2000 !

Stefano Biasioli
Primario Nefrologo in pensione

Da Uff. Stampa della Corte Costituzionale

Comunicato del 22 Ottobre 2020

Comunicato_Corte_cost_del 22.10.20

E, VOILÀ !  La Corte Costituzionale ha esaminato oggi le questioni di LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE sollevate dal Tribunale di Milano e da parecchie Sezion i regionali della Corte dei Conti (tra le quali, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna e Toscana) in relazione ai TAGLI della SPESA PREVIDENZIALE PREVISTI dalla Legge 145/2018 (art. 1, c. da 261 a 269).

Per dirla in parole povere “i tagli relativi alla perequazione delle pensioni lorde INPS (da 1540 euro/mensili/lordi in su)” e un  “contributo obbligatorio di solidarietà” per le pensioni lorde superiori a 100.000 euro/anno.

Pochi lettori si ricorderanno che la mancata rivalutazione era prevista per 3 anni (2019-2020-2021) mentre il furto relativo al contributo di solidarietà era previsto addirittura per 5 anni (dal 2019 al 2023) ossia per un biennio eccedente la durata della legge triennale di bilancio.

Si tratta di tagli previsti per l’ennesima volta, ossia di una stangata che ha colpito ripetutamente i “pensionati ricchi” negli ultimi venti anni !

Pensionati ricchi ? Voi pensate che, oggi, una pension e lorda superiore a 5 volte il minimo INPS sia una pensione ricca ?  Voi NO, ma la C. costituzionale Si.  Nel comunicato del 22 Ottobre le ha definite tutte «di importo elevato».

Voci di corridoio ci hanno detto che la decisione della Corte è stata presa dopo una discussione prolungata e serena. Sarà stata anche serena, ma la decisione finale (si veda il Comunicato Stampa della Corte) È STATA PILATESCA.

La corte infatti ha ritenuto «LEGITTIMO il raffreddamento della perequazione, in quanto RAGIONEVOLE e PROPORZIONATO».

Capite ?  «ragionevole e proporzionato»

Articolo del Prof. Michele Poerio e Dott. Stefano Biasioli su www.startmag.it  inerente alla decisione della Corte Costituzionale

GOVERNO FASCISTA, adesso basta

di Stefano Biasioli – 10 ottobre 2020

Solo un governo fascista ha pensato e pensa di governare a colpi di DPCM (siamo al 43°), che molti costituzionalisti ritengono contrari alla prassi costituzionale, ma per i  quali il Presidente di turno (Mattarella) ha steso una maxi-mascherina sugli occhi.

Ci hanno chiuso in casa per almeno tre mesi; poi ci hanno fatto uscire di casa con la mascherina obbligatoria negli assembramenti e nei locali pubblici; ora ci hanno imposto la mascherina  anche se siamo da soli in piena campagna e se siamo in casa, con persone non legate a Noi da vincoli di parentela.

Mascherine di ogni tipo, per evitare la RECIDIVA del COVID…. ⌈continua⌋ Governo fascista_Adesso basta_10.10.20 – e ancora su startmag.it   Perché è folle pensare a un nuovo lockdown. Parola di medico

Salvini, un Don Chisciotte

di Stefano Biasioli – 22 settembre 2020

           Per mia fortuna, non ho fatto il politico ne’ ho vissuto di politica. Ho fatto e faccio il medico, con tante gratificazioni (anche morali), anche in questi tempi bui. Ho fatto il sindacalista medico autonomo, a livello regionale e nazionale – per circa 30 anni, con poche soddisfazioni, più che altro personali. Sono stato segretario nazionale di una confederazione autonoma, con qualche riscontro positivo. Ora sono consigliere CNEL, la quarta istituzione dello stato italiano, quella che viene considerata il “cimitero degli elefanti”. Anche se, oggi, il CNEL è molto più vivo e propositivo di 10 anni fa.

            Questa premessa mi porta al succo dell’articolo. Dai numeri e dalla sostanza di questo passaggio elettorale emergono poche certezze:

– ha vinto il SI, perché il sentimento anticasta ha prevalso sulla realtà delle cose (pochi risparmi dai tagli, molta incertezza sulle future regole elettorali; minor “peso” dei territori);

– hanno vinto i governatori uscenti, che hanno dimostrato di gestire bene  il bubbone COVID;

– ha stravinto Luca Zaia, che si è impegnato allo spasimo, in prima persona, con una scelta difficilissima iniziale (blindare Vo’ Euganeo) e con conferenze quotidiane, in cui ha concretamente raccontato i fatti e i misfatti della pandemia, in Veneto. Molti fatti concreti e pochi errori. Oggi lo possiamo dire, a distanza di 8 mesi dall’inizio “ reale” della virosi in Italia;

– ha vinto la Meloni, conquistando le Marche.

Allora chi ha perso ?

Innanzitutto Matteo Salvini che, per l’ennesima volta, ha sbagliato strategia, tempi-modi-toni.

 Ha sbagliato strategia, come quando ha messo in piedi il governo giallo-verde. Come quando non ha ottimizzato, subito, il risultato irripetibile delle europee. Come quando ha chiesto per se’ “pieni poteri”. Come quando ha rotto in ritardo con i 5 stelle, nella convinzione che Mattarella gli desse una mano. In questi mesi ha continuato a parlare di “spallata al governo”, di vittoria 5-1; 4-2. E ha portato a casa un pareggio, 3-3, per merito di Zaia, di Toti e della Meloni. Perdendo, ancora una volta, in Puglia, Campania e Toscana.

Risultato ? Ha rafforzato questo governo malaticcio, che – adesso- resisterà fino al 2023 e potrà nominare il nuovo Presidente della Repubblica. Un Mattarella bis o un altro sinistrorso qualunque.

Salvini ha dei grossi limiti. Non è uno stratega ma un Don Chisciotte, che lotta – fuori tempo – contro i mulini a vento, che hanno ancora il vento favorevole.

Troppi errori, che non gli hanno insegnato nulla. E, per sua fortuna, Luca Zaia non vuole avere un ruolo nazionale. Ma, nei fatti, la lega di Zaia è ben diversa da quella di Salvini. Nei fatti, la concretezza di Zaia è ben diversa dalla fantapolitica di Salvini. Che , se non  cambierà, affosserà la “sua” Lega, durante i prossimi, lunghissimi, 30 mesi prima delle nuove elezioni politiche.

CONVIVERE con il COVID ?

di Stefano Biasioli – 30 agosto 2020

Come medico ospedaliero (1968-2009) e come medico specialista (libero-professionista ) poi, ho ovviamente avuto a che fare con molti pazienti infetti e con molte infezioni. Ematiche, urinarie, liquorali; localizzate o multiorgano.
Dai primordi della dialisi peritoneale ed extracorporea, quante infezioni e quanti pazienti infetti, quanti pazienti immunodepressi…
Leptospirosi, epatiti B, epatiti C, HIV, TBC, infezioni da candida, da cepacia, da batteri gran negativi e da funghi…, da agenti noti e ignoti…
Infezioni guarite e infezioni mortali, sia per i malati che per i sanitari.

Perché questa premessa ?
Per far capire che non mi sono mai tirato indietro (come non si sono mai tirati indietro tutti i miei Colleghi ospedalieri) quando ho avuto a che fare con pazienti infetti. Negli anni settanta, come successo a molti nefrologi, mi sono ” beccato” una pesante epatite B facendo una fistola arterovenosa ad una dializzata portatrice del virus. Alcuni miei Colleghi vicentini hanno avuto una vita devastata e poi sono morti per una infezione HIV contratta operando pazienti drogati.

E allora, cosa c’entra il COVID ? ….. continua a leggere… CONVIVERE con il COVID_Art_Stefano Biasioli_30.08.20

AGOSTO caldo in tutti i sensi

Cari Amici dell’APS-Leonida,

siamo arrivati a fine agosto e i problemi degli italiani sono ancora tutti irrisolti.

Non si tratta solo del COVID per il quale governo e mass-media continuano a fare opera di disinformazione massiccia e di terrore mediatico, ma si tratta soprattutto sulla economia zoppicante, alla quale i denari regalati in sussidio a destra e a manca non porteranno significativi benefici.

Pensateci un po’.

Tutti coloro che diventano COVID positivi vengono additati al pubblico ludibrio, anche se positività al COVID non significa necessariamente malattia e anche se la tipologia / forza del virus attuale appare significativamente diversa da quella malefica di FEB-MAR-APR- 2020.

Pensateci un po’.

I COVID positivi sono una larghissima minoranza rispetto a tutti i soggetti tamponati. Eppure costoro sono additati al pubblico ludibrio, come non era neppure successo ai soggetti portatori di epatite B e epatite C negli anni ’70-80 e come era neppure successo agli HIV positivi negli anni ?80-90.

Attualmente i pazienti ricoverati in terapia intensiva per COVID e quelli che muoiono – purtroppo – per le complicanze da COVID sono almeno dieci volte inferiori ai pazienti che muoiono quotidianamente per scompenso cardiaco congestiono o per patologie oncologiche terminali.

Così va oggi l’Italia, in attesa che il primo starnuto di uno scolaretto/a vada a provocare il panico in quella scuola con sospensione delle lezioni e una denuncia immediata nei confronti del dirigente scolastico di turno. Tant’è …. in questa benedetta Italia la scuola non educa più e che le scuole vengano chiuse per 3-6-9-12 mesi (quando – forse – avremo il 1° vaccino) non interessa a nessuno.

Infatti, ciò che conta è il pezzo di carta finale, che viene comunque garantito al 99,8% degli studenti della scuola media.


IL FUTURO DELL’APS-LEONIDA

In tempi di COVID è difficile ancor oggi, programmare una attività assembleare con la presenza degli iscritti.

Abbiamo pertanto concordato con il nostro Tributarista che l’Assemblea sui bilanci (consuntivo 2019 e preventivo 2020) verrà effettuata COVID permettendo, verso la fine di ottobre p.v. 

Per quanto riguarda la nostra richiesta di poter accedere, come Associazione di Promozione Sociale, al 5×1000 della dichiarazione Irpef, siamo lieti di annunciarVi che il percorso è in fase conclusiva e che verosimilmente sarà concretizzato per la primavera 2021.

In questi mesi, ci attendiamo modeste novità sul piano legale. Vi ricordiamo che, COVID permettendo, ci sarà comunque un’audizione della Corte Costituzionale verso la fine di ottobre, relativamente al ricorso del Prof. Luciani.

Per quanto riguarda i nostri ricorsi “triveneti” e quelli comunque gestiti dalla CONFEDIR, nessuna novità.

A Tutti un cordiale saluto.

Roberto Mencarelli – Presidente APS-Leonida
Stefano Biasioli – Segretario APS-Leonida

AGGIORNAMENTO RICORSI 5 agosto 2020

Vi alleghiamo una tabella riassuntiva (aggiornata al 5.08.20 – sulla pubblicazione del 22.07.20) della situazione attuale, compilata dalla CONFEDIR e integrata da noi.

La tabella allegata dovrebbe essere completata con ulteriori informazioni legate allo stato degli ulteriori ricorsi seguiti per l’APS-Leonida dallo Studio Legale Angiolini.

Lo faremo quando avremo ulteriori notizie. Per il momento ci limitiamo a ricordarVi: 

LOMBARDIA, 2 ricorsi (F.M.: udienza fissata il 23/09/20; A.: udienza fissata il 21/10/20);

TRENTO, 3 ricorsi: udienze fissate il 23/09/20; il 28/01/21; data ?

BOLZANO, 2 ricorsi: depositata una memoria più udienza al 05/02/21 – in attesa della pronuncia della Corte Cost.

FRIULI V.G.: udienza non ancora fissata.

VENETO: in attesa di aggiornamento sulle adesioni all’appello.

Commento:    Sursum corda!

Schema_deposito_ricorsi 5.08.2020 aggiornato

Vi RACCONTIAMO QUALCOSA sul CNEL

di Stefano Biasioli – mercoledì 29 luglio 2020

In questo periodo di COVID 1 e “quasi” COVID 2, il governo ha convocato decine di esperti, ha financo fatto 2 settimane di “studio in villa” per cercare raccattare idee sulla situazione generale dell’Italia, quasi alla fine della pandemia.

I “saggi” hanno prodotto centinaia di pagine di proposte (si pensi a quelle della Commissione Colao), tutte gettate nel cestino.

Conte, la settimana scorsa, si è presentato in Europa con il cappello in mano, chiedendo soldi ma senza un foglio di carta scritta.

Un foglio riassuntivo per spiegare ai “soci europei”, soprattutto a quelli “cattivi” del Nord UE, a cosa sarebbero serviti quei denari: ipotesi di progetti concreti e non mance e mancette assistenzialistiche.

Adesso l’UE ha dato a Conte i “compiti da fare a casa”: dovrà presentarsi, entro settembre, con progetti CONCRETI e DETTAGLIATI. Non solo titoli generici, ma dettagli analitici su progetti, sotto-progetti, tempi di realizzazione, nomi dei responsabili dei progetti stessi.

Se non lo farà, non arriveranno i soldi europei, sia quelli “regalati” che quelli “in prestito”, da restituire poco per volta. In quanti anni ? 10-20-30 ? Fino al 2058?

Non solo, ma – concessi  pochi milioni di euro di anticipo (10 entro dicembre ?)- gli altri milioni di euro verranno scuciti un po’ alla volta, previ i controlli europei, apparentemente affidati ai ” soggetti ostili del Nord”, presenti in commissione tecnica e in Consiglio UE, con voti “pesanti” all’interno delle strutture europee (anche se marginali nel parlamento europeo).

Adesso, Conte vuole varare l’ennesima commissione, per elaborare le proposte italiane, commissione fatta forse di un mix di politici e tecnici, o forse di un mix tra maggioranza ed opposizione. Chissà.

Passano i giorni e, come di consueto, si perde tempo.

Per fortuna… Per fortuna che, in questa Italia pigra e lassa di oggi, Qualcuno ha già fatto una parte del lavoro.

Si tratta del CNEL, del vituperato CNEL, l’organismo in cui sono presenti tutte le parti sociali importanti di questo Paese. Confindustria, sindacati maggiori (triplice) e minori, dirigenti e dipendenti della P.A., professionisti di varia estrazione.

CNEL, organismo in cui sono presenti sia le parti sociali che specifiche competenze tecniche.

Ebbene, in questi “strani mesi” del 2020, il CNEL ha lavorato, elaborando una serie di documenti tecnici, parte dei quali il Presidente TREU ha presentato lunedì, in audizione alle Camere.

Si tratta, in sintesi, di PROPOSTE CONCRETE in tema di SEMPLIFICAZIONI, SVILUPPO e WELFARE.

Il documento sulle SEMPLIFICAZIONI (scritto in parte prima del decreto governativo) è stato di recente aggiornato, proprio alla luce del decreto stesso. Si tratta di un centinaio di facciate, vero e proprio piano per l’Italia nella UE, con idee e progetti specifici e con una analitica comparazione tra il PNR italiano e quello dei principali paesi europei.

Un secondo documento del CNEL riguarda la FINANZA LOCALE, messa in crisi dalla pandemia. 4 i filoni analizzati: gli stabilizzatori automatici, il crollo analitico delle entrate, il ruolo del decisore politico, le differenze tra realtà urbane e turistiche. Il dissesto comunale (circa 3 miliardi) toccherà almeno 400 realtà comunali, con netta riduzione dei servizi ai cittadini. All’interno del documento, tre gli scenari possibili: il peggiore, il migliore, il medio (realistico).

Un terzo documento riguarda le OSSERVAZIONI e PROPOSTE su ENERGIA e CLIMA. Un tema di grande interesse, per l’UE. Una commissione CNEL ha, nei mesi scorsi, contattato e sentito tutti i maggiori “PLAYERS” (protagonisti) del settore, con audizioni specifiche.

Una cosa è certa: nel 2030 sarà ancora elevata la percentuale di combustibili “classici” in uso. Il MEF, a quanto detto ieri al CNEL(assemblea CNEL, via Zoom) ha chiesto al CNEL stesso la ulteriore elaborazione di proposte dettagliate sulle energie alternative. Non solo batterie, ma anche idrogeno e fonti idriche.

Un quarto documento riguarda le SEMPLIFICAZIONIEsso parte dal decreto legge 76/2020, integrando un precedente documento CNEL, già approvato dall’assemblea CNEL e specificando le parti del decreto su cui il CNEL concorda o non concorda. Il problema base resta il solito: l’amministrazione pubblica deve interloquire a tutti i livelli, perché le norme scritte diventino effettive nella prassi.

Si tratti di sportelli unici, di registri della P.A. e di registri sanitari, si tratti di revisione delle procedure…. perché le riforme non restino sulla carta (quante volte è successo?), occorre condivisione, formazione, convincimento. Le informazioni vanno diffuse, così come i progressi realizzati, passo dopo passo.

Il CNEL ritiene che il problema vada affrontato in 4 sezioni/temi: esigenze della P.A. e risorse attuali (uomini e mezzi); interventi da fare a breve (attivazione delle infrastrutture); digitalizzazione (punto critico); revisione dei “processi attuali”, ossia delle procedure in atto nella P.A.

Ma… c’è un ma, grosso come una casa. Il decreto 76/2020 è il quarto decreto sulle semplificazioni, in venti anni! Ovvero, è facile scrivere le cose, ma è difficile passare dallo scritto ai fatti!

Infine, il CNEL ha in elaborazione un documento sulle PROSPETTIVE del TURISMO, in Italia e nel mondo, con tabelle analitiche e con progetti che utilizzino parte delle risorse del recovery fund, per l’Italia.

Insomma il CNEL lavora, con testi e proposte concrete, elaborati congiuntamente dalle parti sociali e dai tecnici dei vari settori.

CONTE & C. vorranno utilizzare questi testi ? Vorranno capire che il CNEL è un braccio importante dello Stato, sempre che lo si voglia utilizzare concretamente, evitando inutili “ingorghi di task force dalla composizione casuale e non strutturata ” ?

Ah, saperlo !
ALEA JACTA EST !

Stefano Biasioli
Primario medico in pensione
Sindacalista medico in pensione
Consigliere Cnel

Vi racconto qualcosa sul Cnel