Aggiornamenti sui ricorsi in atto

A Tutti i Leonida.

Vi aggiorniamo sullo stato attuale dei ricorsi suddivisi per regione:

VENETO – gli ultimi ricorsi sono stati depositati in data 19 e 25 novembre 2019;

FRIULI V.G. – ricorso depositato in data 12 dicembre 2019;

BOLZANO – ricorso depositato il 16 dicembre;

TRENTO – ricorso depositato il 18 dicembre;

LOMBARDIA (Brescia e dintorni) – UDIENZA FISSATA nelle date del 15 e 22 aprile 2020.

… e non finisce qui, perché a questi, seguiranno altri ricorsi riguardanti i soggetti che hanno inviato in ritardo le indispensabili diffide all’Inps.

Per Tutti costoro il ricorso sarà depositato entro gennaio 2020.

ARMATEVI DI PAZIENZA.

 

MANOVRA – Gli effetti dannosi di una “legge senza qualità”

A Tutti gli Amici e gli aderenti all’APS-Leonida.

Abbiamo detto e ridetto che un commento alla Legge Finanziaria per il 2020 e ai Decreti collegati sarebbe stato da Noi fatto solo dopo la pubblicazione di tutto il materiale in Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo, per evitare inutili sollecitazioni, pubblichiamo sul sito 3 analisi sulla Legge, scritte da tre illustri economisti: Giuseppe Pennisi, Natale Forlani e Mario Baldassarri.

Cliccando sul testo evidenziato in azzurro nell’articolo di Pennisi, avrete l’accesso immediato agli altri testi.

Per ora ci limitiamo a dire che anche questa manovra aumenta il debito pubblico e carica il cittadino di tasse e “tassette”  frutto di scelte ultracriticabili, perché prive di una finalizzazione chiara.

MANOVRA-Gli effetti dannosi di una legge senza qualità

Aggiornamento deposito ricorsi per il Triveneto

Siamo in dirittura d’arrivo!

Anche per ridurre il numero delle telefonate “curiose” alla nostra Segreteria, Vi riassumiamo la situazione relativa ai nostri ricorsi Triveneti.

Lo Studio del Professore Angiolini completerà il deposito dei ricorsi presso le Corti dei Conti di Venezia, Trieste, Trento, Bolzano e Brescia-Milano entro la settimana che precede il Natale.

La grande massa dei ricorrenti era già stata inclusa nei depositi precedenti; con questi atti si concluderà invece il percorso relativo agli ultimi mandati, ossia ai mandati di quei soggetti che hanno provveduto solo in ritardo ad inviare la documentazione completa, compresa la copia della “Diffida” all’INPS.

In definitiva, siamo alla fine della prima parte del percorso Costituzionale. Quanto durerà la seconda fase? Probabilmente non meno di 2 anni. Nel frattempo cambieranno almeno tre Presidenti della Consulta e verranno sostituiti almeno sei o otto Giudici Costituzionali.

L’augurio è che i tempi possano essere più brevi del previsto, garantendo – finalmente – al 99,8% dei Nostri Ricorrenti  la “gioia” legata ad una conclusione positiva della Nostra azione legale.

Con l’occasione, Tutto il Direttivo e la Segreteria Leonida formulano i migliori AUGURI per un Buon Natale e per un Felice Anno Nuovo.

….. peggio del 2019 non poteva esserci…. ma…. l’anno prossimo è bisesto….

 

UN PROGRAMMA PLURIENNALE PER L’ITALIA

Pubblicato anche su StartMagazine al 14.12.19

Negli anni sessanta c’erano i cantanti urlatori.

Da 3 decenni  siamo invece assordati da politici e da pseudo-personaggi che vanno in TV ad urlare, a fare sceneggiate, a insultare. Chi? I comprimari dello show e i politici. Non tutti i politici, ma quelli di centro-destra.

Infatti, nel recente passato (1980-2010)  l’insulto è passato da Craxi  a Berlusconi e alla sua “corte”….

Ora, invece,  le corde vocali dei sinistrorsi sono rivolte contro Salvini e contro la Meloni, 2 soggetti colpevoli di un reato pazzesco: quello di crescere nei sondaggi, nonostante le accuse di fascismo, di razzismo, di sovranismo.

Di crescere nei sondaggi, a spese dei 5S, del PD e della sinistra.

Di quella estrema sinistra che fa riferimento ai centri sociali, ai No-TAV, No-TAP, No-ILVA. Di quella “media sinistra”che ha applaudito, prima, la nascita dei 5 S e che applaude, ora, il “movimento delle sardine”, come se fossero – le sardine – espressione di interessi nuovi, di neofiti, di “coscritti” attenti al bene comune.

E invece… E invece ( Libero, 9/12/19, pag.9) i capetti delle sardine ( Stephen Ogongo; Samar Zaoui; Bernard Dika; Daniele Licheri; Fabio Cavallo; Jamal Hussein; Simona Regondi; Filippo Rossi; Jasmine Cristallo; Michele Abbaticchio) sono “compagni e pro-migranti “, non vergini e verginelle.

Ormai è chiaro a molti: le  sardine possono essere  classificate per un  50% certamente a sinistra (PD, 5stelle, dintorni)  e per l’altro 50% come cittadini “agnostici”, ovvero non votanti  e non meglio identificati, come collocazione politica e come obiettivi.

Gretini e sardine sono simili tra loro. I primi manifestano a favore dell’ambiente e del clima, insozzando le strade dove passano. I secondi non le puliscono di certo, le strade, né si impegnano in attività organizzate di volontariato, in un Paese-come il nostro che di volontariato avrebbe tanto bisogno.

 Abbiamo ben capito che Mattarella e i governanti attuali faranno di tutto per ritardare il voto nazionale  al 2023,  nonostante l’evidente incapacità di questo governo di affrontare le criticità sostanziali del nostro Paese.

Infatti anche i rosso-gialli sono incapaci di  mettere in movimento la nostra economia, varando  un enorme piano Marshall che consenta di ristrutturare scuole, ospedali,  autostrade e strade statali. Che chiuda le “poste insolute” degli infiniti “post-terremoti” e delle abitazioni precarie dei terremotati.

È  molto facile dire di no ma è ancora più difficile avere una progettualità “neutra” che consenta di affrontare sul serio i problemi nazionali che si trascinano da decenni.

Leggeremo con calma la legge di bilancio 2020 e i tanti collegati alla stessa.

Ci permettiamo di pensare, di scrivere e di dire che NON È SERIO UN PAESE che:

  1. che non ha progetti “veri” sulla SANITÀ  e sulla VECCHIAIA;
  2.  che consente alla Magistratura di supplire alle carenze politiche, legiferando con “sentenze innovative”;
  3. che non concretizza la SEPARAZIONE, in magistratura, tra GIUDICANTI e INQUIRENTI;
  4. che APRE DECINE DI FASCICOLI GIUDIZIARI, che restano poi aperti per decenni, anche per banali liti familiari;
  5. che NON RESPONSABILIZZA I MAGISTRATI, costringendoli a chiudere i fascicoli aperti entro un massimo di 2 anni;
  6. che NON COLPISCE I MAGISTRATI CHE SBAGLIANO, mentre colpisce tutti gli altri professionisti che sbagliano, a partire dai medici;
  7. che NON RISTRUTTURA LA SCUOLA DALLE FONDAMENTA, ossia dalle elementari (scuola primaria), prendendo atto di quanto dimostrano le statistiche internazionali;
  8. che NON RIDÀ UN RUOLO AGLI INSEGNANTI, valorizzando il loro impegno e dando loro nuovi strumenti per gestire classi e familiari, a partire dal divieto all’uso dei telefonini negli istituti scolastici;
  9. che NON POTENZIA IL RUOLO degli ITS e del mix tra teoria e pratica, dopo aver svilito il significato (anche economico) della laurea, con pseudo-lauree brevi e con lauree prive di sbocchi di lavoro/mercato;
  10. che NON RIFORMA il SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, nato nel 1978, ricreando una graduazione delle strutture ospedaliere (gerarchia di competenze) e varando una rete poliambulatoriale sul territorio, vicina e accessibile (spostamenti e tempi di attesa) anche ai vecchi con mobilità ridotta e con risorse economiche limitate;
  11. che NON CREA e DIFFONDE STANDARDS SANITARI CONCRETI (tempistica delle prestazioni sui cronici; modalità di accesso ai CUP; semplificazione amministrativa; tessera sanitaria con chip…);
  12. che NON CONTROLLA le RSA (qualità/quantità delle prestazioni erogate; spazi individuali; alimentazione; motricità);
  13. che NON DETASSA I PENSIONATI, ma che invece li bastona con fasulli contributi di solidarietà, usati per fini assistenziali e non per fini previdenziali;
  14. che NON FISSA CRITERI “SERI” PER ASSUMERE CARICHE POLITICHE e CARICHE TECNICHE (quelle di nomina politica);
  15. che FAVORISCE LA IMMIGRAZIONE SELVAGGIA e INCONTROLLATA, chiudendo gli occhi e la mente sui “campi di concentramento dei nuovi immigrati, sulla loro qualità di vita e sulla scarsa integrazione” (nessun lavoro, nessuna dignità…);

Potremmo proseguire ed aggiungere altri temi.

Come il lettore può intuire, QUESTO È UN PROGETTO POLITICO PLURIENNALE, un progetto politico che manca agli attuali governanti, alle sardine, ai NO-TUTTO, a quelli che puntano alla “decrescita felice”, a quelli che NON CREDONO che la SOLUZIONE DEI PROBLEMI NAZIONALI VENGA PRIMA DEI DIKTAT UE.

Infine, una domanda retorica.

Che fine farà un PAESE (l’Italia) nel quale i VALORI (rispetto dell’altro, etica, conoscenza, aiuto reciproco) SONO STATI DILEGGIATI e PERSI, a favore del consumismo (prima della crisi) e della fake-new del  “tutto a tutti ” ?

No, pur essendo tutti persone, non siamo tutti uguali. Chi si impegna, studia e lavora non può essere uguale a chi bighellona, spaccia, ruba, aspetta un aiuto pubblico, senza darsi da fare. 

Concetti scontati, per noi vecchietti. Ma non scontati per chi non accetta che ogni persona umana sia diversa dall’altra:  per caratteri genetici, per nascita, per ambiente familiare, per volontà individuale, per impegno, per studio, per fortuna e per scelte (casuali o meditate).

Ognuno di noi ha avuto una  vita piena di bivi: la decisione se andare da una parte o dall’altra è stata frutto di scelte, ponderate o casuali. Ma di scelte…non di attese, standosene in panciolle. La povertà, individuale o collettiva, non si vince a parole (Di Maio) ma con i fatti.

È  quello che hanno fatto gli Italiani negli anni cinquanta e sessanta, è quello che la maggioranza degli italiani non fa oggi…..a partire da chi lavora in nero, non paga le tasse (il 50% !), si finge invalido, spaccia, vive attaccato al telefonino e a un mondo virtuale (il web).

Come ripartire? Con un SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO, pagato, in cui insegnare alla gente LE REGOLE DEL VIVERE CIVILE, quelle regole che si sono perse. Quanti giovani cedono il posto a un anziano ?

E i soldi, per fare tutto ciò, dove si trovano ? Si trovano, se lo si vuole….!

Stefano Biasioli
25/12/1942
Medico in pensione

I regali di Natale del governo Conte 2

di Michele Poerio

L’intervento Michele Poerio, segretario generale Confedir e presidente nazionale Federspev, sull’azione del governo Conte 2 su pensioni e non solo

“Abbiamo francamente dubbi che il “Governo degli opposti” (Conte 2, ndr) possa generare miracolosamente il bene del Paese, visto come è nato e si presenta, tuttavia non chiediamo di meglio che essere smentiti”, scrivevo nelle conclusioni di un articolo pubblicato qui su Start Magazine l’8 settembre 2019.

Ma non vedo smentite all’orizzonte perché l’inizio dell’attività legislativa non mi pare sia stato molto brillante avendo emanato, il governo giallorosso, come primo provvedimento importante, il taglio dei parlamentari senza, peraltro, il varo dei correttivi costituzionali rinviato a data da destinarsi.

Inoltre il parto della nota di aggiornamento al DEF del 30 settembre scorso, fra furiose liti, certamente non ci aiuta a credere in alcun genere di smentita. Si evince, invece, che questa manovra da oltre 30 mld (23 mld per sterilizzare l’aumento dell’IVA, 2-3 per le spese indifferibili e 5 per ridurre il cuneo fiscale) porterà all’economia solo lo 0,1- 0,2% di PIL in più mentre mancano gli investimenti, lo sblocco delle infrastrutture, la riduzione delle tasse su redditi da lavoro e da pensione e quant’altro. Infatti il Fondo Monetario Internazionale (FMI) recentemente ha previsto una crescita zero per quest’anno e solo dello 0,4-0,5 % per il prossimo anno!

Il problema è costituito dalle risorse limitate e dalla necessità di non aumentare le tasse che, comunque, aumenteranno, come sostenuto dal Centro studi di Confindustria.

Dove recuperare i fondi?

CONTINUA A LEGGERE QUI

PENSIERI IN LIBERTÀ di “Uno del 1942”

Caro Direttore,

sono un medico in pensione, un Capricorno del 1942 (25/12/1942) che non ha mai voluto tessere partitiche ma che ha  fatto politica sindacale a favore dei medici ospedalieri, sempre fuori dal coro e sempre dall’altra parte rispetto a quelli della Triplice.

Dopo tutta questa acqua ho cominciato a pensare. I giornaloni sono pieni di ILVA, di Mose, di acqua alta a Venezia, di antisemitismo (vero o presunto). Benone….ma Qualcuno è stato capace di qualche pensiero autonomo ?

1) MOSE – 78 paratie 78 contro l’acqua alta. Lavori completati per il 93%, costo (finora) superiore a 6 miliardi di euro. Idea partorita nel 1984; progettazione del 1994; lavori pluridecennali; tangenti, scandali….opera incompleta nel 2019. Ma, prima dell’acqua alta, non si potevano alzare almeno 72 paratie (78% del totale) per cercare di contenere i danni ? Perché non lo si è fatto ? Per paura di dimostrare che il Mose non funziona e non può funzionare? E chi avrebbe potuto prendere l’iniziativa ? Certamente né Zaia né Brugnaro, perché trattasi di OPERA DI INTERESSE NAZIONALE….

2) I DANNI PRODOTTI DALL’ACQUA ALTA…. – L’acqua alta non ha solo danneggiato la bellezza di San Marco e delle Procuratie, ma ha fatto danni incalcolabili da Venezia fino alla Sacca di Scardovari. Negozi e attività commerciali in ginocchio, danni incalcolabili. E Conte e C. hanno promesso di far arrivare solo 20 milioni di euro.

Un pensiero per i pescatori della Sacca di Scardovari che hanno visto distruggere dall’acqua più di cento CASETTE da PESCA, con un danno complessivo di circa 5 milioni di euro, cui vanno aggiunti i mesi di inattività pescatoria.

3) ZAIA CHE FA ? – MI chiedo perché la Regione Veneto non abbia attivato un FONDO di RACCOLTAper tamponare questa catastrofe. Sono convinto che i veneti risponderebbero con generosità, ben prima dell’arrivo dei fantomatici denari governativi.

4) ILVA – Ma Qualcuno mi spiegherà perché la Procura di Milano abbia aperto un fascicolo sull’ILVA di Taranto ? Forse che Taranto fa parte della Lombardia ? Una azione di questo tipo quanto costerà alla collettività italiana, se ingiustificata nella sostanza ?

5) MAGISTRATI e MEDICI – Un medico che sbaglia per “imperizia, dolo o colpa grave” viene additato al pubblico ludibrio e paga. Solo i magistrati sono esenti da colpe, anche se sbagliano. E (sono esseri umani) sbagliano spesso. Ma i magistrati che sbagliano sono come gli arbitri che sbagliano : i loro errori sono coperti dalla consorteria, Mai sentito un magistrato che ammetta di “essersi sbagliato”. Mai.

6) SINISTRE e ISRAELE/israeliani/Shoa –  Da quando sono maggiorenne, ho ricordi vivissimi di una sinistra filo-palestinese e anti-israeliana. Di una sinistra che considerava “razzista” il popolo israeliano, l’invasore illegittimo della Palestina. Adesso cosa devo vedere ? Che gli amici di Arafat e C. considerano i sovranisti dei soggetti razzisti ed anti-israeliani?

Sono abbastanza vecchio da aver visto come la sinistra abbia trattato i poveri profughi istriani, come per decenni abbia nascosto la triste verità delle FOIBE; ho ancora abbastanza memoria da aver visto manifesti contro gli istriani nella “civile Torino della Appendino”. Manifesti passati ” in cavalleria”…

7) AUTONOMIA VENETA – Due anni dopo il plebiscito veneto a favore dell’autonomia veneta, non si è fatto un solo passo in  avanti. La musica non è cambiata, passando dal Conte 1 al Conte 2.

E invece. Invece se ci fosse stata l’autonomia, NOI VENETI AVREMMO AFFRONTATO DA SOLO LA RICOSTRUZIONE DOPO IL DILUVIO di questi giorni. Senza dover aspettare la “mano pelosa” di questo governicchio. Governicchio perché peggiore di quello Tambroni.

8) TAGLI AI PENSIONATI – La Triplice ha portato in piazza 60.000 pensionati, in “difesa” delle loro pensioni. Li ha portati in piazza tardi, perché la legge 145/2018 (Finanziaria del 2019) è stata varata dal governo Conte 1 ben 11 mesi fa e ha fatto danni dall’1/1/19. Protesta inutile.

Noi, del FORUM PENSIONATI d’ITALIA e dell’APS-LEONIDA siamo stati più concreti. Abbiamo raccolto migliaia di firme/documenti contro i tagli e abbiamo attivato decine di Corti dei Conti regionali e molti Tribunali civili, chiedendo ai giudici di rimettere le cose a posto, perché  si trattava e si tratta  di “tagli incostituzionali”. Ci sarà pure un giudice equo, a Roma o a Strasburgo !

E mi fermo qua.

Stefano Biasioli

medico in pensione

segretario APS-LEONIDA.

PENSIONATI ….. in MOVIMENTO…

Per quanto l’Italia e gli Italiani siano stati distratti dalle controversie politiche sulla costruendo legge di bilancio e dalle recenti “ballotellate”  Noi dell’APS-Leonida ricordiamo a tutti che nel testo attuale della legge di bilancio sono previsti ben 4 euro/anno per la rivalutazione delle pensioni lorde tra i 1.500 e 2.000 euro.

Nei fatti – anche questo governo – come tutti quelli precedenti dal 2008 in poi, continua a tartassare i pensionati INPS mentre continua a regalare denari ai nullafacenti e a buttare miliardi per un’azienda che dovrebbe essere già fallita , come l’Alitalia.

Invece, in questo clima da basso impero romano, Noi dell’APS-Leonida continuiamo nella tutela dei nostri iscritti pensionati e di quanti vorranno unirsi a Noi per difendere le nostre pensioni ingiustamente taglieggiate anche dal governo Conte 1 e Conte 2.

Il nostro legale, Prof. Vittorio Angiolini, sta inviando alle Corti dei Conti regionali (Venezia e Trieste e a quelle di Trento, Bolzano e Milano) la ricca documentazione da Noi raccolta contro i ben noti tagli (mancata/parziale rivalutazione e contributo di solidarietà).

In un prossimo futuro inseriremo nel sito il testo completo del ricorso del Prof. Angiolini, che contiene peculiari elementi innovativi rispetto al testo discusso a Trieste dal Prof. Luciani e da quello redatto, a nome del Forum Pensionati d’Italia, dagli Studi Legali Prosperetti  e Tomassetti.

Di tutto ciò discuteremo in modo approfondito nella prossima Assemblea dei Leonida il 23 novembre prossimo presso l’Hotel Four Points di Padova (uscita PD-est) ore 10:00 – 12:00.

Vi aspettiamo numerosi !!

Tagli delle pensioni: bocciati dalla Corte dei Conti

Finalmente una buona notizia!

La Corte dei Conti di Trieste con l’ordinanza 17 ottobre 2019, condividendo i nostri rilievi, ha trasmesso alla Consulta, sollevando la questione di illegittimità, gli atti relativi ai commi 260-269 dell’art. 1 della legge di bilancio 145/2018 in quanto non rispettano fondamentali principi costituzionali in tema di  previdenza e precisamente: ragionevolezza, adeguatezza,  affidamento.

In particolare relativamente al taglio delle pensioni over 100.000 € lordi anno (art. 1 commi 261-268 legge 145/2018) in quanto in contrasto con gli art. 3 e 53 della Costituzione perché tale prelievo “grava su alcune categorie di pensionati e non su tutti i cittadini” risultando “ingiustamente discriminatorio e non rispettoso di canoni fondamentali di uguaglianza a parità di reddito e di universalità dell’imposizione”.

Inoltre il prelievo non è giustificato da “alcuna condizione di eccezionalità e/o di specifica crisi del settore previdenziale cui si debba far fronte con il tributo de quo”.

Per quanto riguarda il blocco più o meno parziale della rivalutazione delle pensioni (art. 1 c. 260 legge 145/2018) per il giudice contabile ci troviamo di fronte ad “una sequenza ininterrotta di provvedimenti …. che hanno sistematicamente compresso (e talora del tutto escluso) la perequazione” e, prosegue il magistrato, presenta “due significativi profili di criticità: non risulta sorretto da specifiche esigenze di contenimento della spesa pubblica… ed insiste su un arco temporale difficilmente riconducibile sull’alveo della  nozione di transitorietà”. Quindi conclude “si dubita della legittimità costituzionale della norma all’esame,per violazione degli art. 3, 36 e 38 della Costituzione”.

La Federspev, la Confedir ed il Forum dei pensionati hanno da tempo presentato migliaia di ricorsi in tutta Italia contro tali tagli: uno contro il taglio delle pensioni più elevate (over 100.000 € lordi anno) ed un altro contro il blocco della perequazione.

Dopo la decisione della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, restiamo in attesa delle decisioni delle altre sezioni regionali e dei tribunali ordinari per i dipendenti privati.

Sentenze omogenee di vari tribunali amministrativi ed ordinari testimonieranno sicuramente di fronte alla Consulta la fondatezza delle tesi da noi sostenute.

Michele Poerio
Presidente Forum dei Pensionati
Segretario Generale Confedir
Presidente Nazionale Federspev

Ci hanno pensato tutta la notte ! …. Poverini….

In attesa di conoscere il testo definitivo del NADEF, quello con i “numerini” di entrata e di uscita, articolato per singole voci, ci limitiamo a esprimere il Nostro parere sintetico sulla manovra economica di questo governo comunista al cubo.

Si tratta di una manovra di 32 MLD circa, largamente in deficit, perché sovrastima le entrate (presuppone circa 7 MLD di recupero dall’evasione fiscale e un paio di miliardi per vendita di patrimonio pubblico) e sottostima le uscite, come se non dovessero essere rinnovati i contratti pubblici  e non dovesse essere data una scossa all’economia.

Ancora una volta si tratterà di un “furto programmato” a danno dei soliti “noti”:

  1. i pensionati, che – se nella fascia dai 1500 ai 2000 euro/lordi/mese, otterranno un “regalo” di 6 euro lordi/anno ossia 4 euro netti. Nel frattempo costoro saranno colpiti (come i lavoratori attivi) da una riduzione delle esenzioni parziali  e totali e da un aumento delle accise.
  2. I commercianti ed i professionisti con partita IVA che si vedranno caricati di nuove incombenze che aumenteranno i loro costi e li faranno diventare “attori tributari” con beneficio delle banche (carte di credito) e del fisco.
  3. Tutti gli Italiani onesti, ai quali non si vuole applicare un meccanismo di contrasto di interessi e di riduzione dell’aliquota fiscale principale:
  4. in definitiva si tratta di una manovra definibile come “esproprio proletario” a danno dei soliti noti, pensionati in primis. Nonostante ciò siamo convinti che gli Italiani si limiteranno a borbottare o fianco a fare gorgorigmi.

Noi dell’APS-Leonida e del Forum Pensionati d’Italia abbiamo già fatto una prima mossa – attivando migliaia di ricorsi contro la Legge 145/2018 (finanziaria 2019).

COSA CI ASPETTIAMO DALLE NOSTRE AZIONI ?…

…CHE ALCUNE CORTI dei CONTI e ALCUNI TRIBUNALI CIVILI …. CI DIANO RAGIONE E RINVIINO IL PROBLEMA DEGLI ESPROPRI PENSIONISTICI ALLA CORTE COSTITUZIONALE.

CI SARÀ PURE UN GIUDICE EQUO IN PIAZZA DEL QUIRINALE, 41  (RM)

….pissi pissi … bau bau… le solite “voci di corridoio” ci hanno sussurrato che la Corte dei Conti di Trieste abbia accolto il ricorso presentato dal Prof. Luciani, rimettendolo alla Corte Costituzionale…..

E UNO !

Alleghiamo articoli di oggiLaVerità_16.10.19  –   Libero_16.10.19

Tutta la manovra (in pillole) di M5s-Pd-Leu-Iv. I numeri di Conte e Gualtieri