IL DDL VERDE-GIALLO CHE TAGLIERA’ LE PENSIONI: vecchie e nuove

A cura di Stefano Biasioli

PREMESSA

È stato depositato alla Camera (7/08/18) il DDL “verde-giallo”” (Molinari-D’Uva) che, secondo la volontà di DI MAIO e C. taglia le pensioni in essere per recuperare risorse da usare per “integrare le pensioni al minimo”.

Si tratta di quel furto pensionistico promesso da Di Maio ai suoi elettori, fin dai tempi della campagna elettorale. Su questa promessa i 5S hanno recuperato voti, soprattutto al Sud.

Novello Robin Hood, Di Maio toglierà, ancora una  volta, soldi ai pensionati “ricchi” per regalarli ai pensionati “poveri”. Si tratta dell’ennesimo scippo pensionistico, che dovrà essere comunque avallato e da Mattarella e dalla Corte Costituzionale. Come in precedenza, NOI dell’APS LEONIDA reagiremo a questa ennesima beffa economica, basata su presupposti solidaristici fasulli. Le nostre pensioni sono legate ai contributi quarantennali da Noi versati e non sono “regalie dei potenti”.

Faremo vedere a chi ci ha definito “parassiti” che siamo ampiamente in grado di reagire e di saperci difendere.

IL DDL (presentatori R. Molinari e F. D’Uva)

Le informazioni sul DDL in questione sono state tratte da un articolo del Sole24ore (8/08/18, pag. 15, autore Davide Colombo) che qui riassumiamo. Ancora una volta, il giornale della Confindustria ha avuto la visione di un testo legislativo in anteprima. Noi, lo pubblicheremo integralmente appena sarà disponibile alle persone normali.

Il DDL consta di 6 articoli; i presentatori sono Riccardo MOLINARI (Lega) e Francesco D’UVA (5S). Perciò, sia Lega che 5S concordano sul testo e sui tagli pensionistici. Meditate, gente, meditate…!

Il DDL IDENTIFICA 3 TIPOLOGIE PENSIONISTICHE da COLPIRE.  Le abbiamo riassunte in A, B, C.

A) NUOVE PENSIONI POST 01/01/2019

Verranno calcolate moltiplicando la QUIESCENZA MATURATA CON METODO RETRIBUTIVO per UNA FRAZIONE costituita, al numeratore, dal COEFFICIENTE di TRASFORMAZIONE all’ETA’ del PENSIONAMENTO e, al denominatore, dal COEFFICIENTE di TRASFORMAZIONE valido per l’ETA’ PREVISTA per il PENSIONAMENTO da VECCHIAIA.

In breve:   QUIESCENZA MATURATA x Coeff. trasformazione ETA’ al PENSIONAMENTO/ Coeff. trasformaz. ETA’ VECCHIAIA.

B)  PENSIONI VIGENTI PRIMA dello 01/01/1996 (Riforma Dini)

Ad esse verrà applicata una CORREZIONE ATTUARIALE, usando i vecchi coefficienti di trasformazione – ex legge 335 – in vigore fino all’anno 2009.

NB) In pratica, si ricalcolano le pensioni, retroattivamente (!!!!).

C)  PENSIONI VIGENTI POST 1/01/1996 (Riforma Dini)

Verranno RICALCOLATE sulla base di una TAVOLA costruita dalla coppia Boeri-Patriarca.

Si tratta di una tavola (che non conosciamo), ricostruita , delle ETA’ di PENSIONAMENTO da VECCHIAIA, scomputate degli ADEGUAMENTI alla SPERANZA di VITA, risalendo dal 2019 fino al 1970.

Se non abbiamo capito male, il ricalcolo riguarderà i coefficienti di trasformazione degli anni 1970-1980 e le eta’ , alla decorrenza, inferiori ai 57 anni. In sostanza:

1) IL RICALCOLO RIGUARDERA’ la QUOTA PENSIONISTICA SUPERIORE a 80.000 euro lordi annui (totale di pensione INPS più altre pensioni; esempio ENPAM).

2) Dal ricalcolo sono escluse le pensioni di invalidità, reversibilita’, terrorismo.

3) Il ricalcolo non potra’ ridurre pensioni o vitalizi sotto il valore di 80.000 euro lordi/anno.

4) In caso di pensionamenti con meno di 57 anni, il coefficiente di trasformazione non potra’ essere inferiore a quello dei 57 anni.

5) Entro 6 mesi dalla vigenza della legge, il ricalcolo verrà applicato anche ai PENSIONATI degli ORGANI COSTITUZIONALI o di RILEVANZA COSTITUZIONALE.

OBIETTIVO del DDL : recuperare 500-600 milioni annui, per integrare le pensioni al minimo.

Per l’utilizzo di questi denari verrà istituito un FONDO dedicato, non gestito dall’INPS ma dal Governo (la cifra pertanto verrà sottratta al “monte previdenziale” e trasferita altrove per fare “assistenza”.

Secondo l’Associazione TABULA (presieduta da Stefano Patriarca, amico di Tito Boeri) il provvedimento legislativo dovrebbe colpire circa 100.000 pensionati (quelli over 80.000 euro lordi annui) e servirebbe a recuperare circa 500-600 milioni annui.

Noi dell’APS LEONIDA abbiamo fatto un piccolo calcolo, grossolano:

600.000.000 : 100.000 = 6.000 euro/anno = 500 euro/mese x 12 mesi.

500.000.000 : 100.000 = 5.000 euro/anno = 416 euro/mese x 12 mesi.

È però evidente che il DANNO PENSIONISTICO PERPETUO sarà in realtà minore o maggiore:

-minore per i redditi da 80 a 100.000 euro lordi anno

-maggiore per quelli superiori ai 100.000 euro lordi anno.

COMMENTO FINALE 

Per un commento completo, Vi preghiamo di leggere le amare considerazioni espresse dal “nostro Leonida” Pietro Gonella.

In sintesi: ennesimo scippo – pesante e perpetuo scippo -, a danno dei pensionati “che hanno pagato quarantennali contributi per avere  una pensione equa”, ed a favore di gente che non ha pagato contributi pensionistici o li ha pagati in minima parte.

Si tratta di milioni di persone (almeno 4.000.000 dei 5.060.000 con pensione di vecchiaia inferiore a 1000 euro netti/mese; ossia dei 4 milioni con “pensioni sociali” al minimo INPS) ossia di gente “assistita” che non ha mai lavorato, ha lavorato poco, ha evaso…..quindi non ha versato contributi sostanziosi come Noi. Non ha versato contributi, quindi vive di assistenza statale.

Ebbene, costoro dovrebbero essere “aiutati” in altro modo: con TASSE PROGRESSIVE di SCOPO, a carico – in modo proporzionale ed uguale, a parità di reddito – di TUTTI I CONTRIBUENTI (attivi o pensionati) e NON SOLO dei PENSIONATI di una certa fascia.

Se il contributo di solidarietà ha colpito la fascia sopra i 90.000 euro lordi/anno negli anni 2014-2016, adesso il Governo Verde-Giallo abbassa il tiro fino alla fascia 80.000 euro lordi/anno. Ci chiediamo inoltre se dal 01.01.2019 ripartirà o meno la rivalutazione totale delle nostre pensioni, bloccata – come sapete – dal 2012 al 31.12.2018.

Questo DDL è significativo del POPULISMO di QUESTO GOVERNO, che disconosce chi ha lavorato per favorire/proteggere/ottenere il voto di un “mondo tributariamente opaco”.

NOI IMPUGNEREMO LA LEGGE, in tutte le sedi costituzionalmente possibili.

NOI PENSIONATI ABBIAMO GIA’ DATO : dal 2008 in poi (soprattutto dal 2012 ad oggi) siamo gia’ stati taglieggiati in nome di oscuri “favori assistenziali”.

NON STAREMO ZITTI !

N.B.

Per ulteriori dettagli leggere l’intero articolo del Sole 24Ore del del 08.08.18 dedicato al tema. Vedi: SEZIONE “DOCUMENTI” . Per leggere il testo completo del DDL verde-giallo vedi: SEZIONE “Leggi e Decreti” di questo sito.

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Di seguito inseriamo il commento al DDL scritto dal nostro iscritto APS-Leonida, Dott. Pietro Gonella

Primi commenti sul PdL per il taglio delle c.d. “Pensioni d’oro”

Gli estensori dell’operazione di Ricalcolo Contributivo a POSTERIORIcercano di superare il sicuro futuro vaglio della legge in fieri da parte della Corte Costituzionale con un’articolata argomentazione che ritiene/considera la stessa conforme ai “principi di solidarietà, eguaglianza, proporzionalità, ragionevolezza”

Sono queste soltanto enunciazioni prive di validità sostanziale per i seguenti motivi:

  1. Perché non si prendono a riferimento tutte le posizioni pensionistiche in essere, ad esclusione di quelle di importo al minimo?;
  2. Perché 1.700.000 pensionati baby e simili, che hanno versato contributi nemmeno per il 20-30% rispetto alle prestazioni ricevute, non vengono toccati (eppure godono di oltre 1.000 euro di pensione al mese. Un prelievo di 50 euro/mese, pari a 600 euro/anno, comportano un risparmio di 1 miliardo!)?
  3. Perché non vengono toccate le pensioni non superiori a 80.000 euro annui, senza previo accertamento dello squilibrio tra contributi versati e prestazioni rese (hanno versamenti contributivi mediamente non superiori al 50/60%)?
  4. Perché si continua a mischiare Previdenza e Assistenza, andando a contaminare la destinazione specifica dei contributi versati verso la Previdenza (l’Assistenza è, e deve essere, a carico della fiscalità generale con la quale vanno coperti anche gli squilibri tra contributi e prestazioni di cui ai precedenti punti 2. e 3.)?

Il PdL non è affatto “improntato sulla solidarietà e sulla equità sociale” come afferma il Capogruppo della Lega a Montecitorio. Il PdL crea ulteriore e ancor più pericolosa confusione tra Previdenza e Assistenza ed alza le pensioni minime a chi ha versato zero, o quasi, contributi: esempio davvero virtuoso verso la tanto decantata, e forse troppo abusata, “meritocrazia” assunta a bandiera dai grillini fin dai primi tempi del loro apparire!

Rileggere comunque le mie riflessioni del 18 e 26 luglio u.sc. sull’argomento.

Prepariamoci da subito per la battaglia, anzi per la guerra.

Pretendiamo di avere, come abbiamo chiesto con Racc. A.R. all’INPS, l’estratto contributivo relativo alla intera vita lavorativa.

8 agosto 2018                                               Pietro Gonella