QUI CI VUOLE UN COMMISSARIO ALL’ENERGIA!

Stefano Biasioli 04/04/2022

Stamattina ho sentito (Radio 24) una intervista al ministro Cingolani. Alle domande, stringenti, del giornalista, il ministro (ma non si tratta di un tecnico?) ha risposto sempre in modo vago ….“vedremo…faremo…decisioni UE… c’è un problema di rapporti con le Regioni e con i provveditori alle belle arti e ambientali… etc etc”.
Insomma, una marea di “decisioni future e futuribili” come se la guerra Russia-Ucraina non abbia dimostrato con chiarezza la drammaticità della questione energetica in Italia.

Decenni di “NO a TUTTO” (NO TAV, NO TIV, No TIP)… decenni di no al pompaggio di gas in Adriatico, di no alla estrazione di metano in Basilicata, di no a nuove centrali idroelettriche, di no al carbone, di no al nucleare…. hanno – al dunque – messo in crisi, in Italia, la produzione (prima) e la fornitura (poi) di energia, per la quale oggi siamo larghissimamente dipendenti dall’estero. A partire dal 43% del gas russo, per finire con l’energia da fonte nucleari, che importiamo dai paesi UE che ci circondano. Il tutto, a caro prezzo e con un ricatto continuo, non solo russo.

Siamo IN TEMPO di GUERRA. Dopo la guerra al COVID (quasi conclusa…) è ora TEMPO di GUERRA ENERGETICA.
La guerra al Covid è svoltata grazie al Commissario Figliuolo e ai suoi vaccini. Non certamente grazie a Speranza, ad Arcuri e al fantomatico CTS….
La guerra energetica va affrontata nella stessa maniera: con un COMMISSARIO ENERGETICO cui spetti una totale autonomia di manovra, che impedisca le solite misure ostruttive da parte di Regioni, Comuni, Sovraintendenze, movimentini ecologici e “compagnia cantando”….

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