Un po’ di domande sui vaccini

Stefano Biasioli – 29 dicembre 2020

Dopo la sceneggiata che ha portato in camioncino il vaccino dal Brennero a Roma, per poi essere ripartito, in aereo, tra le Regioni, ma in modo virtuale, dato il basso numero “concesso” finora dalla UE.

Dopo l’ennesima fregatura che Arcuri ha dato agli italiani, perché si è fidato delle forniture europee (ossia degli acquisti fatti dall’UE) per vaccini Pfizer….mentre la Merkel ha giocato di suo, ottenendo – da subito- un numero di vaccini 10 volte superiore a quello dell’Italia e comperandone direttamente altri 30 milioni di dosi…

Dopo la sceneggiata di DE LUCA e la mancata sceneggiata (che sarebbe stata utilissima, sul piano emozionale) della vaccinazione di Mattarella.

Dopo l’annuncio di Arcuri che la programmazione vaccinale è perfetta (come quella per recuperare mascherine e banchi di scuola?).

Dopo aver capito che i primi vaccinati saranno i sanitari (medici e non) e i vecchietti nelle RSA, ci restano dei dubbi. Tante domande.

  • Con che criterio saranno vaccinati gli altri milioni di italiani? In base all’età anagrafica? In base alle patologie in atto? In base alla residenza? In base al mestiere/professione svolto/a? In ordine alfabetico?
  • Se la vaccinazione è facoltativa, chi – chiamato – non rispondesse o non accettasse di sottoporsi al vaccino, perderà il turno ? Potrà ripensarci ? Dovrà rimborsare i costi della chiamata? Dovrà presentare un certificato di esenzione: “sono allergico… sono asmatico…sono oncologico…sono… No-vax per principio…”.
  • Ma, se non mi vaccino, potrò mai andare in treno, in aereo, in un ristorante, in un teatro, in un evento congressuale?
  • La vaccinazione verrà fatta in sicurezza, ossia in presenza di medico e di farmaci anti shock, vista la gravità delle reazioni allergiche riscontrate negli USA? Quindi, la vaccinazione verrà fatta in una struttura sanitaria “adeguata” o nei tendoni “primulosi” proposti dal solito architetto Boeri ? Nomen, omen…
  • I flaconcini del vaccino, scongelati che siano, sono utilizzabili per poche ore. Si tratta di flaconcini multidose, per cui ogni vaccinazione richiederà l’uso di 0,3 ml di soluzione. Conseguenza: tante punture del tappo, almeno 5. Ma così resterà – sul fondo del flaconcino – del liquido, che potrebbe garantire altre vaccinazioni… con altre possibili contaminazioni e con possibilità che vengano usate dosi diverse, per possibile commistione di materiale tra 2 diversi flaconcini. Teoria? In pratica?
  • Si parla di archivi sanitari regionali, con tutti i dati sanitari “basilari” dei cittadini. Siamo sicuri che ciò sia vero? E, se anche fosse vero, perché taluni articoli di giornale del 28/12/20 ipotizzavano la realizzazione di un nuovo software, per classificare i vaccinandi sulla base di prioritarietà cliniche ?
  • Arcuri, Conte & C. hanno promesso di vaccinare il 70% degli italiani entro settembre 2021. Speriamo, ma siamo scettici. La promessa resterà vana se le forniture Pfeizer non saranno integrate a breve da quelle di Pomezia, di Moderna, dello Sputnik e della preparazione che ha guarito Trump (gli anticorpi specifici).
  • Se arriveranno forniture di vaccini diversi o di preparati diversi, ci sarà consentito scegliere o dovremo “accettare ciò che ci viene proposto”, senza sbuffare ?
  • È vero o no che, dal 1° luglio 2021, il prezzo del vaccino sarà libero?
  • Papa Francesco I, vecchiotto, si vaccinerà o no, adesso che ha messo tutta la cassa vaticana in mano a Galantino? La stella di Parolin non è una stella di Natale ma una stella cadente.

Stefano Biasioli
Medico in pensione, ma libero di testa