Zaia farà i miracoli anti Covid?

L’intervento di Stefano Biasioli

Non siamo più cattivi del solito, ma questa volta non possiamo tacere.

Martedì scorso (nella solita conferenza stampa a Marghera) Luca Zaia ha dato, tutto trionfante, due annunci.

Il primo riguardava il netto calo della pandemia COVID-OMICRON in Veneto, attribuito da Zaia all’elevato numero dei vaccinati veneti (89% nella fascia adulta) e, non – per esempio- anche alle temperature elevate (rispetto alla media stagionale). Nessun commento sull’andamento della curva infettiva negli altri Paesi Europei, anche in quelli senza l’obbligo di green-pass…

Quisquilie.

Il secondo, molto più eclatante. L’ANNUNCIO che “IL VENETO RECUPERERÀ in BREVE TEMPO le 280.000 prestazioni ambulatoriali ospedaliere rimandate a causa della pandemia”  (!!!)

Giornalisti esultanti, ma ascoltatori TV perplessi. Tra costoro, anche NOI , che nella sanità lavoriamo da una vita e che ben conosciamo i danni che la pandemia ha fatto sui pazienti NON COVID negli ultimi 2 anni. Noi conosciamo le “irritazioni” (ma dovremmo usare un termine più crudo) dei pazienti, con visite e attività di day-hospital rinviate per mesi…

Poiché le affermazioni di Zaia sono state seguite da UN TESTO SCRITTO (Nota n° 55826/2020 , data 8/2/22), a firma del Dr. Luciano Flor (Direttore Area Sanità e Sociale della Regione Veneto) – su carta intestata della Giunta Regionale – che, in modo non chiarissimo, riafferma la riapertura dell’attività ambulatoriale e di day hospital (pur con limitazioni legate al non uso delle rianimazioni per le stesse) …

SIAMO COSTRETTI A PORRE ALCUNI QUESITI al Governatore e all’Assessore LANZARIN …

1)    Come si possono fare promesse di tal genere, quando sono di pochi giorni fa le PESANTI LAMENTELE dei PRINCIPALI SINDACATI dei MEDICI OSPEDALIERI (ANAAO e CIMO) che hanno -ancora una volta- rimarcato gli INSOSTENIBILI RITMI di LAVORO in OSPEDALE, dovuti sia al COVID che alla CRONICA CARENZA di MEDICI OSPEDALIERI VENETI ?

2)   Come si possono fare promesse di questo genere, a fronte delle recenti manifestazioni di protesta degli infermieri veneti , per le stesse ragioni?

3)   Come si possono fare promesse di questa fatta, quando i MEDICI OSPEDALIERI IN SERVIZIO sono stati costretti per 2 anni ad un PLUS-ORARIO (mai pagato in modo adeguato) e a PESANTI RITARDI nella fruizione delle FERIE ?

4)   IN DEFINITIVA, CHI ACCETTERÀ di AUMENTARE VOLONTARIAMENTE ULTERIORMENTE i PROPRI CARICHI di LAVORO, in assenza di regole scritte – CONCORDATE con le OOSS MEDICHE OSPEDALIERE – che prevedano garanzie assicurative (maggiori rischi generati dal plus-lavoro) e una chiara integrazione economica, con fondi regionali ?

Perché ZAIA, prima di fare promesse da marinaio, NON HA APERTO UN TAVOLO CON I SINDACATI dei MEDICI OSPEDALIERI per TROVARE una SOLUZIONE al CRONICO PROBLEMA delle LISTE di ATTESA, esploso in tempi di Covid?

No, caro Zaia, per ottenere un risultato in questo campo, non è sufficiente dire ai  “dirigenti regionali subordinati” di inviare una letterina a tutti i direttori generali delle ASL venete !!!